ESPLODE IL GIRO Casagrande, fuga e maglia rosa Pantani soffre: arriva a 7 minuti di Giorgio Viberti

ESPLODE IL GIRO Casagrande, fuga e maglia rosa Pantani soffre: arriva a 7 minuti Trionfo solitario del corridore fiorentino nella prima tappa di montagna vera e nel giorno dedicato a Bartali ESPLODE IL GIRO Casagrande, fuga e maglia rosa Pantani soffre: arriva a 7 minuti Giorgio Viberti inviato all'ABETONE Dopo una settimana di semplici schermaglie, finalmente il Giro ha trovato il suo primo signore. Si chiama Francesco Casagran�de, fiorentino di 29 anni, domi�natore ieri della nona tappa, la prima di montagna vera, con arrivo sull'Abetone. Nessuno ha saputo resistergli lungo i terribi�li tornanti di San Pellegrino in Alpe, né nella successiva disce�sa e poi sull'ultima ascesa, quel�la che porta all'Abetone. Francesco Casagrande sem�pre nome e cognome, per distin�guerlo dai fratelli Filippo, pre�sente anche lui al Giro, e Stefa�no, a sua volta ex corridore conferma cos�la sua straordina�ria condizione, già messa in mostra poco più di un mese fa in Belgio, quando vinse per distac�co la Freccia Vallona isolandosi lungo lo spaventoso muro finale di Huy. Per lui è il primo succes�so di tappa in un Giro e anche la prima maglia rosa di una carrie�ra che era sembrata promettentissima già da dilettante, quan�do conquistò il Giro d'Italia di categoria precedendo un certo Marco Pantani. Francesco fu invece frenato e condizionato prima dal suo carattere impulsi�vo e un po' ribelle, poi da una complicata vicenda di doping che lo costrinse nel '98 a uno stop di nove mesi per uso di nandrolone, un ormone steroideo. Francesco si sent�perduto. Gettò la bicicletta nel garage di casa, deciso a ritirarsi definitiva�mente dall'attività agonistica. Solo la moglie Debora e la figlio�letta Camilla entrambe festan�ti e piangenti ieri sul podio tutto rosa lo convinsero a riprende�re una carriera che gli ha consen�tito di ottenere ben 32 vittorie, fra le quali due classiche di San Sebastian, un Giro di Svizzera, una Tirreno-Adriatico, un Giro del Paesi Baschi e l'ultima Frec�cia Vallona. Resta un solo gran�de rammarico nella storia uma�na e sportiva di Casagrande: il Mondiale su strada dello scorso anno a Verona, quando tentò l'iniziativa solitaria nei chilome�tri conclusivi ma rimase infine giù dal podio, malinconicamen�te^. Quella bruciante sconfitta, co�me l'anno prima la vicenda del doping, devono aver fatto scatta�re qualcosa nel cuore di France�sco, che da allora si è buttato con ancora maggior abnegazio�ne e fachirismo nello sport che aveva ereditato dal fratello mag?;iore Stefano e trasmesso al rateilo più giovane Filippo. A costo di grandi sacrifici ha cos�perso altri chili di peso, in una sorta di «autocannibalismo» che di recente ha rigenerato anche il dimagritissimo spagnolo Ciano. Addio ai dolci, un assaggio sol�tanto ai formaggi e poi centinaia e centinaia di chilometri alla settimana, tanto che persino Giosuè Zenoni, ds del team Caldirola per il quale gareggia Fran�cesco, l'ha spesso dovuto frena�re e disciplinare perché non rischiasse il superallenamento. «Non pensavo di restare in testa da solo cos�presto ha detto Casagrande dopo il trionfo e per me è stata una soddisfa�zione doppia, perché ho anche vestito la maglia rosa. Conosco bene queste strade, per cui mi sono potuto scatenare anche in discesa. Per un fiorentino come me è davvero il massimo trionfare sull'Abetone e proprio nel giorno in cui il Giro ha voluto ricordare la memoria di Gino Bartali». Alle spalle dello scatenato Casagrande, hanno limitato i danni solo nove corridori, fra i quali Simoni, Gotti, Tonkov e i sorprendenti Di Luca, Garzelli e Frigo, tutti giunti entro i 2' di ritardo. Più indietro, invece, Savoldelli (a 3'43") e fuori gioco ormai Marco Pantani, arrivato a quasi 7' tenendo il proprio rit�mo. Commovente infine Cri�stian Moreni, che in questo Giro aveva già indossato il rosa: il lombardo della Liquigas è vola�to fuori strada lungo la discesa dopo San Pellegrino in Alpe, restando esanime al suolo e con una profonda ferita sulla testa. All'arrivo del medico, che ne consigliava il trasporto in ospe�dale per gli accertamenti e le cure del caso, lo stoico Moreni si è però ribellato e ha ripreso subito la sua bici, raggiungendo in qualche modo il traguardo con 19'55" di ritardo dal vincito�re, ma comunque davanti ad altri 14 corridori. LA TAPPA DS OGGI Kmprogr. 24,129,1 42.0 51,8 64,6 74,0 ffiO S9,1 97,4 111,1121,412110 14221417 150,4 175.0 187^155,9 201.8 212,6 223,0 233.!) Ancora montagne, ma soltanto nella parte iniziale. Poi una lunga strada piatta fino a Padova, che darà un'altra possibilità ai velocisti prima della gara a coronometro di domani

Luoghi citati: Abetone, Belgio, Italia, Padova, Paesi Baschi, Svizzera, Verona