Il silenzio blindato dei vicini di casa

Il silenzio blindato dei vicini di casa Il silenzio blindato dei vicini di casa «Gli Spadafora? Si sono fatti una posizione lavorando sodo» Gianni Armand-Pilon MONCALIERI Unirà sarà anche slata rapila, ma davanti al cancello della villa a schiera dove vive la sua famiglia non c'è nulla, assolutamente nulla, die lasci trapelare il dramma del sequestro di una ragazzina di 15 anni. Non ci sono carabinieri. Non c'è la polizia. Non ci sono neanche giornalisti, né operatori. C'è solo un gran silenzio rollo ogni tanto dal ronzio di una lapperolla elettrica, e questo complesso di case moderne uguali una all'altra. Due ingressi (garage e piazzolal, esterni in paramano, gerani sui balconi. Contro la cancel�lata c'è una bella siepe di lauro: le foglie hanno il verde acceso della primavera, non ancora scurito dal sole. Dentro, la siepe serve anche a separare le villette, ad alzare un muro tra una proprietà e l'altra. Questo è un posto dove si conoscono tutti, e dove tulli non vogliono avere nulla a che fare con nessuno. Ma non un ixisto blindato: l'unica traccia che testimonia una certa insicurezza sono le sirene arancio sui balconi. Il Comune è quello di Moncalieri. una cittadona attaccata a Torino. La casa degli Spadafora si trova dietro la strada che sale in collina, direzione Hevigliasco e l'eccito. Si svolta per una stradina interna e si prosegue per qualche decina di metri. fmo allo sterrato che porta a una cascina. Il complesso è subito prim^, costruito nella seconda metà dogli Anni '80 su un terreno dove una volta c'erano altre due cascine. Adesso ci abitano nove famiglie. Commercianti, avvocati, dirigenti indùstriali. Tutta genie fuggita dalla città, e che nella città toma lutti i giorni, anche se solo pr lavoro. Come gli Spadafora. «Gente che si è falla una posizione lavorando sodo», ci tiene a precisare un vicino, l'unico che accetta di scambiare due parole in questo lunedi di apparente quiete. E prima di rintanarsi in casa, aggiunge: «Neanche in questi giorni hanno lasciato d bar. Fanno la solita vita, con gli orari pazzeschi di sempre, come se nulla fosse successo». Inutile cercare di parlare con gli altri inquilini. Nessuno vuole saperne. Le porle non si aprono. Una donna che rientra a piedi si appella alla legge sulla privacy, e minaccia addirittura di chiamare i carabinieri. Altre, che rincasano in auto dopo aver fatto la spese o raccolto i figli a scuola, mostrano dietro il finestrino la stessa aria di fastidio. Di negozi, in zona, neanche l'ombra. 1 più vicini si trovano lungo la statale di Trofarello e Santcna, ma i titolari gli Spadafora non li conosco�no neanche per nome, «saranno di ({uelli che lavorano a Torino, fanno la spesa all'ipermercato e a Moncalieri vengono solo per dormire», dicono come se parlassero di forestieri. L'altro luogo dove sarebbe possibile socializzare è la parrocchia Santa Maria di Testone, ma anche qui nessuno sa dire niente su Laura e la sua famiglia di strada Revigliasco, se non che proprio la scorsa settima�na il parroco è andato a benedire quelle case, «e dopo ha recitalo una messa nel cortile, presenti molti condomini». Ieri sera, finito il lavoro ai bar, il padre e i fratelli di Laura sono tornati in questa casa di strada Revigliasco. A un cliente che il mattino era passalo a prendere un cafle, il fratello di Laura aveva detto: «Spero che questo strazio finisca presto. Soprattutto per mia madre. Non so quanto a lungo può resistere, con tutta questa angoscia addosso». Abitano in un gruppo di ville a schiera sulla collina torinese «Qui vengono solo a dormire»

Persone citate: Gianni Armand-pilon, Testone

Luoghi citati: Moncalieri, Torino, Trofarello