«L'Europa fa qundrato sul fisco «Tagli solo con i conti a posto» di Francesco Manacorda

«L'Europa fa qundrato sul fisco «Tagli solo con i conti a posto» «L'Europa fa qundrato sul fisco «Tagli solo con i conti a posto» Francesco Manacorda corrispondenti; da BRUXELLES Tagliare le t,asse per aumentare l'occupazione in Europa, ma lagliarle senza abbassare di un centi�metro la guardia sulla riduzione del debito pubblico, anzi facondo nuovi sforzi per un risanamento dei bilanci «che è lungi dall'essere terminato». li' questo il messaggio che arriva da Bruxelles, dove do�mani il Commissario responsabile della moneta unica Fedro Solbes presenterà il primo rapporto sulle finanze pubbliche nell'Unione eu�ropea. Ma soprattutto il rapporto rive�la per la prima volta un passo decisivo fatto dai ministri dei Quindici verso un coordinamento delle loro politiche fiscali. Per ridurre le lasse senza compromet�tere il risanamento di bilancio, si legge nel documento, «il consiglio Ecofin del 20 febbraio scorso ha ampiamente sostenuto quattro cri�teri», presentati dalla stessa Com�missione, «che dovrebbero guida�re le decisioni di politica fiscale»: Il Possono ridurre le tasse senza ridurre in modo almeno proporzio�nale le spese solo quei Paesi che rispettano il l'atto di stabilita, cioè che hanno un saldo di bilan�cio «prossimo al paréggio 0 in attivo»; 2) Gli sgravi fiscali non devono essere prociclici, cioè non si possono tagliare le tasse lascian�do inalterata la spesa pubblica quando l'economia va già bene, «puvchu que»U) può portare un BUiriscaldnmento e pressioni infla�zionistiche»; 3) i l'aesi che hanno un «alto livello di debito pubblico 0 affrontano una forti; pressione sul bilancio per l'invecchiamento della popolazione» cornee appun�to il caso dell'Italia dovranno avere «obiettivi di bilancio ambi�ziosi» ed è «sconsigliabili;» che taglino le tassi; senza tagliare le spese prima di aver raggiunto (mesti obiettivi; 4) la riduzione delle lasse «dovrebbe essere parte tli un pacchetto ili riforme com�plessivo», specie nel settore delle Indennità d�disoccupazione e del�le pensioni, perché «i benefici saranno maggiori se il taglio delle tassi; è accompagnato da riduzio�ni nei trasforimenti correnti» Sono novità importanti perchè dimostrano che tra i Quindici si stanno facondo i primi passi verso la delega della sovranità fiscale agli onanismi comunitari e per�ché sulla base di questi criteri la Commissione intende esercitare un controllo non solo sulla quanti�tà, ma anche sulla qualità della spesa pubblica nel singoli Stati, Non a caso ieri la Gran Bretagna, che vedo come il fumo negli occhi tutto lineilo che assomiglia a un coordinamento fiscale, ha cercato di «smarcarsi» dall'interpretazio�ne data dalla Commissione. Le regoli; sulla riduzione delle tasse, ha detto un portavoce del Tesoro da Londra, sono in linea con quelle adottate dal governo britan�nico, ma non rappresentano «nuo�vi criteri o qualcosa che vincola la capacità degli Stati membri di prendere le proprie decisioni in campo fiscale». Per l'Italia, gravata dal debito pubblico più allo deli'Ue e in procinto di affrontare nuove ele�zioni politiche tra meno di un anno, il messaggio che arriva da Bruxelles ha una chiave di lettura molto chiara. Sarà più arduo tenta�re una classica politica della spesa facile, tipica delle fasi preeletlorali, o puntare sulla riduzione delle tasse per raccogliere consensi. E anche dopo le elezioni chiunque si ritrovi al governo sarà sottoposto a questo nuovo «vincolo estemo», derivante dagli impegni prosi in sede europea, che subordina qual�siasi riduzione delle tasse a ridu�zioni almeno equivalenti della spe�sa pubblica e pone come obiettivo primario il raggiungere l'equili�brio delle finanze pubbliche. Più in generale il documento della Commissione invita i Quindi�ci ad essere più ambiziosi nel risanamento delle loro finanze, approfittando di una congiuntura migliore del previsto: «Laddove la crescita si rivelerà più dinamica di quanto ipotizzato nei program�mi di stabilità e di convergenza dice il rapporto gli Stati membri dovrebbero proporsi di andare al di là degli obiettivi convenuti per il saldo di bilancio» e puntare sulla qualità della finanza pubbli�ca che oggi invece «non ò sempre soddisfacente», visto che le spese si riducono soprat'.u: ..o per effetto del «calo della spesa per interessi, mentre il ritmo dell'alleggerimen�to della pressione fiscale sarà prevedibilmente assai lento». E la riduzione delle tasse, sempre che sia compatibile con il Patto di slabilità ricorda Bruxelles po�trebbe avere effetti molto positivi sull'occupazione: «Uno sgravio ge�neralizzato pari ad un punto per�centuale del Pil potrebbe dar vita a circa 750 mila posti di lavoro» in Eu ropa, mentre un calo delle tasse della slessa entità, ma «mirato unicamente ai redditi da lavoro», darebbe addirittura un milione e mezzo di nuovi posti. Il Consiglio dei ministri economici deli'Ue ha approvato il 28 febbraio un documento che, per la prima volta, pone dei limiti alla sovranità dei singoli Paesi europei in materia impositiva. Ci saranno controlli qualitativi, oltre che quantitativi, sulla spesa il ministro del Tesoro Vincenzo Vrsco Come responsabile delie Finanze è stato lui a firmare il patto europeo per il coordinamento fiscale

Persone citate: Solbes, Vincenzo Vrsco

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Gran Bretagna, Italia, Londra