Il primo passo verso un mondo senza atomiche

Il primo passo verso un mondo senza atomiche Il primo passo verso un mondo senza atomiche Lo storico accordo all'Onu sottoscritto dai Cinque Grandi Andrea di Robìlant cornspomlentr; da WASHINGTON Per la prima volta le cinque potenze nucleari che siedono nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unito Siali Uniti, Russia, Gran Bretagna, Prancia e Cina si sono impegnate «in maniera inequivocabile» ad eli�minare i loro arsenali atomici. Alla fine di una maratona nepoziale conclusa all'alba di domenica al palazzo di vetro, 187 Paesi firmalari del Trattato di non proliferazio�ne, inclusi i Cinque Grandi, hanno soiioscriUo ..n documento che mi�ra al disarmo nucleare «totale». Il documento non fissa né una tabella di marcia né scadenzi! specifiche. Ma le Grandi potenze non avevano inai accettalo un linguaggio cosi esplicito in un documento interna�zionale, «Per questo l'accordo rap�presenta un passo avanti significati�vo nella marcia verso un mondo finalmente liberalo dalla minaccia nucleare», ha detto il segretario generale dell'Onu Kofi Annan. L'accordo e sialo in forse fino all'ultimo a causa di una disputa Ira Stali Unili e Iraq sul programma nucleare di Baghdad. Ma dopo 24 ore di serrale trattative Ira la diplo�mazia americana e quella irachena, anche quest'ultimo ostacolo é sialo rimosso. E' ovviamente troppo presto per sapere se si tratta davvero, coinè ha esclamato poco prima dell'alba il presidente dell'assemblea, l'algeri�no Abdallah Baali, «l'inizio di un grande ^orno per il disarmo nuclea�re». India o Pakistan, i due nuovi membri del club nucloaro, non han�no ancora nemmeno firmato il Trat�tato anti-proliferazione, e dunque non hanno sottoscritto il documen�to approvalo ieri notte. Anche Israe�li;, Paese .sospettato di avere l'atomi�ca, è fuori del Traila to. Ma l'impor�tanza del documento sta soprattut�to nell'impegno politico dei Cinque Grandi, Due settimane fa, su pres�sione degli Stati non nucleari, i cinque avevano proposto una for�mula che prevedeva «l'impegno inequivocahile verso l'ohiellivo ultimo di una eliminazione completa delle anni nucleari». Troppo vago, aveva�no risposto i non nucleari: il disar�mo devo essere un obbligo, non «un obiettivo ultimo». E così, dopo un'al�tra tornala negoziale, si è arrivati alla formula definii iva che prevede appunto «l'impegno inequivocabili.' all'eliminazione di tulli gli arsenali atomici». Ma il cammino da fan; è ancora mollo lunfjo. Le due maggiori poten�ze nucleari Siali Uniti e Kussia hanno un totale complessivo di 35 mila tesiate nucleari lira testate dispiegate e in stoccaggio». Lo sfor�zo diplomatico rimane concentralo sulle armi nucleari strategiche, cioè i missili a lunfjo raggio. V. molli hanno criticato le due potenze per la lentezza con la quale si sono mossi; dalla fine della Cuerra fred�da. Stati Uniti e Russia si sono impegnali ad attuare tempestiva�mente gli accordi START II, che prevedono la riduzione delle testale nucleari a lungo raggio da 6000 a 3S00 per parte. Tagli ancora più drastici sono previsti dagli accordi START III che Bill Clinton e Vladi�mir Putin cominceranno ad affron�tare a Mosca ai primi di giugno. Ma alla vigilia del viaggio fonti della Casa Bianca sono sceniche sulle prospettive di far rapidamente brec�cia su quel fronte e invitano a non l'arsi troppe illusioni. A complicare il quadro diploma lieo sulla non proliferazione si è aggiunto il piano americano per la costruzione di un sistema di difesa anti-missili basalo in Alaska. Il Presidente Clinton ha detto che deciderà entro la fine dell'anno se procedere con l'iniziativa, che se�condo russi, cinesi e molli europei indebolirebbe il Trattalo anti-baliStico ( 1972) su cui si ò retta la pace nucleare. Gli Stali Unili insistono che devo�no cominciare a difendersi dalla minaccia missilistica di Paesi come la Corea del nord o l'Iraq. Ma la loro lesi non convince nemmeno gli alleali europei. Molli vedono que�sta iniziativa come il primo passo verso un più ampio sistema di difesa anti-missili che potrebbe de�stabilizzare la comuniia intemazio�nale ed avviare una nuova corsa al rianno nucleare. Insieme ai membri permanenti del Consiglio di sicurezza, hanno firmato il documento per «eliminare inequivocabilmente» gli arsenali atomici 182 Paesi del Trattato di non proliferazione Mancano India Pakistan e Israele IL NUCLEARE NEL MONDO Gran Bretagna Ha 100 testate nucleari strategiche Canada strategiche Francia Ha 482 testate nucleari strale» Ha 20 mila testate nucleari strategiche vii*—■«'^«'v-«--iSs*5s^ nn Potenze nucleari riconosciute dal •TNP r"*~l Altri Stati che hanno l'arma nucleare l^yJ Paesi in condizione di costruire in pochi mesi l'ordigno L';.! Stati canaglia san ;^"s^ v-^r-;: ^ igiche /«fn^ t: h : : ti .^tJ Algeria Israele y Iran1 ' Pakistan t. Giappone Corea del Nord Corea del Sud India JZ-rc . Iraq Cina (dati non riscontrabili) Ha 434 testate nucleari strategiche •TNP: fattalo di non proliferajione nucleare Nota: il Brasile e l'Argentina hanno rinunciato bilateralmente ai loro programmi di ricerca nucleare II Sudafrica e l'unico Stato ad aver distrutto il suo arsenale nucleare ( 1989)

Persone citate: Abdallah Baali, Bill Clinton, Clinton, Grandi Andrea, Kofi Annan, Putin, Vladi