Ciampi: la riforma elettorale va fatta comunque di Aldo Cazzullo

Ciampi: la riforma elettorale va fatta comunque Ciampi: la riforma elettorale va fatta comunque Il Presidente al seggio: «Votare è una conquista democratica» Aldo Cazzullo invialo a GENOVA Indipendentemente dall'esito del referendum, ora il Parla�mento dovrà porre mano alla riforma elettorale, non importa se in senso maggioritario o proporzionalista, purché dalle Camere esca una nuova legge che consenta ai cittadini di indicare direttamente il pre�mier e la coalizione di maggio�ranza, e ne garantisca la stabili�tà. Con questa convinzione Car�lo Azeglio Ciampi ò andato a votare, ieri mattina, alle 8 e 35, nella scuola elementare «Giu�seppe Mazzini» di Roma, tra i disegni degli scolari 0 i sorrisi imbarazzati dogli scrutatori. E questa convinzione esprimerà stamattina a Genova, dov'è arri�vato ieri pomeriggio per una visita di tre giorni in Liguria. Quel che pensasse del refe�rendum elettorale, Ciampi l'aveva detto chiaramente già tre mesi fa, parlando a Forlì: «Qualsiasi strumento democra�tico» può rivolarsi utile, pur di dare al Paese quelle riforme di cui ha bisogno. Durante la cam�pagna elettorale, il presidente della Repubblica si è guardato dal pronunciarsi sui quesiti. Il referendum, nella visiono del Quirinale, non è mai stato un fino, ma solo uno dei possibili strumenti in vista del traguar�do della stabilità. In ogni caso, il percorso avrebbe richiesto un ulteriore passaggio parla�mentare; che ora, dopo il falli�mento del quorum, diventa a maggior ragione necessario. Che sarebbe andato a votare («come del resto ho sempre fatto dal '46 ad oggi, dal mo�mento che considero il voto una conquista democratica da esercitare»), il capo dello Stato l'aveva anticipato già la setti�mana scorsa, durante la visita in Brasilo. Ma aveva anche voluto puntualizzare che l'astensione è da considerarsi «scelta legittima», opzione poli�tica. Ora che l'astensione ha vinto, non per questo l'urgenza delle rifonne si farà sentire di meno. Sarà questo il messaggio che Ciampi lancerà alla politica da Genova, dove ieri, accolto dagli applausi della folla, ha visitato a Palazzo Ducale la mostra sul «Siglo de los Genoveses»; restando molto impressio�nato, racconta chi ha seguito il presidente e la signora Franca, di fronte alla galleria dei ritrat�ti dei dogi: numerosissimi, vi�sto che cambiavano ogni due anni, a un ritmo appena meno frenetico dei presidenti del Con�siglio di oggi. Stamattma Ciampi parlerà in prefettura e vedrà il sindaco Pericu e il neoprcsidente della Regione Biasotti. Dopo aver visitato la mostra su Stendhal e la Fondazione Ansaldo, il presi�dente salirà al cimitero di Staglieno, sulla tomba di Giuseppe Mazzini. A pranzo, come d'abi�tudine, Ciampi vedrà gli uomi�ni dell'economia: Victor Uckmar, il presidente degli indu�striali Riccardo Garrone, il pre�sidente della Piaggio Piero Fer�rari. La sera, concerto di Uto Ughi al teatro Carlo F'elice, e cena con personaggi della cultu�ra e dello spettacolo, tra cui sono annunciati Paolo Villag�gio e Gino Paoli. Dopodomani Ciampi sarà a Savona, a visita�re il porto, il museo Pertini e a rendere omaggio alla tomba del suo predecessore. Ciampi e la moglie visitano la mostra «Il secolo del genovesi» a Palazzo Ducale

Luoghi citati: Forlì, Genova, Liguria, Roma, Savona