RIVIVE IL PIEMONTE NEI SUOI PROVERBI

RIVIVE IL PIEMONTE NEI SUOI PROVERBI RIVIVE IL PIEMONTE NEI SUOI PROVERBI Raccolta di 1500 detti popolari che Bassignana racconta e spiega N! ELL'EUROPA unita si sen�te sempre più forte l'esi�genza di valorizzare la cul�tura del territorio, fatta di memo�ria e particolarità che arricchi�scono il cittadino, lo aiutano a mantenere la propria bussola e a non disperdere le tradizioni che lo hanno formato. Senza per questo rinnegare il suo essere cittadino europeo. Un conto è la polìtica e l'economia, un conto è l'identità culturale delle genti. Un gustoso contributo al recupe�ro di una parte particolare del patrimonio culturale piemonte�se lo ha raccolto Enrico Bassigna�na con «Sapiensa antica dia nò�stra gent» (Friuli e Verlucca, pp. 143, L. 30 mila), ovvero oltre 1500 proverbi e modi di dire piemontesi raccontati e spiegati. Nei proverbi, nelle particolari espressioni dialettali risiede quella filosofia di vita e di com�portamento che si sono data i nostri antenati. Sono i frutti dell'osservazione della natura e del comportamento umano. Tan�ti piccoli frutti dell'esperienza, in buona parte della civiltà con�tadina e quindi lontani e poco utilizzabili dagli inurbati ma adottabili quando intervengono sui temi universali: le donne, l'educazione dei figli, la fami�glia, la salute, la morte, il lavoro, gli interessi. Una lettura divertente, gusto�sa, anche sorprendente. Che in molti casi consente di recupera�re parole ed espressioni che non siamo più abituati a sentire, come in genere la particolare musicalità del nostro dialetto. Come nel caso d�«Na masnà tròp poponà ai dà ed fastidi a chi ch'a l'ha anlevà» (Un bambino troppo coccolato dà dei fastidi a chi 'ha allevato) o «A j'é tre cose che l'Diao a peud nen capì; la sej dij forgiairon, la fam dij magnin e la malissia die fomne» (Ci sono tre cose che il diavolo non può capire: la sete dei forgiatori, la fame dei calderai e la malizia delle donne). O ancora «A l'è fesse 'n mal pi gross, a lesesse vince dal mal» (E' farsi un male più grosso lasciarsi vincere dal male). Nove sono i capitoli in cui sono raccolti a grandi temi una davvero estesa raccolta d�sinte�tiche pillole di saggezza popola�re. Più uno finale: «Dieci prover�bi più uno da impare a memo�ria». Un giochino molto persona�le dell'autore, che sicuramente il lettore modificherà a proprio gusto. Copn l'invito a consuma�re, per mantenere viva una tradi�zione culturale. Magari per vez�zo, (a.r.) In alto, tre componenti della Nazionale femminile di calcio. A desini, unMumin della diseghatrice finlandese ToreJansson

Persone citate: Diao, Enrico Bassigna, Verlucca

Luoghi citati: Friuli, Piemonte