TADINI alla Biasutti

TADINI alla Biasutti TADINI alla Biasutti D! A un po' di tempo non si j vedevano a Torino le ope�re di Emilio Tadini. Da anni interessato alla «fiaba», le sue opere recenti sono dedi�cate alla nostra città e sono esposte, fino al 15 giugno negli spazi della nuova galle�ria di Giampiero Biasutti in via della Rocca. Artista e lette�rato, nelle sue opere Tadini «compie un singolare miraco�lo: unire l'affabulazione narrativa dei suoi libri con quella svolta per immagini della sua pittura che si salda al cinema, il grande cinema di Jngmar Bergman, e a quella musicale di Mozart». Immagini da «fiaba» appunto, caratte�rizzate da rossi intesi, verdi scuri, gialli. Composizioni di uomini e cose, oggetti pronte a «ridisegnare il mondo» come ama ricordare il loro autore. Nato a Milano nel 1927, si lurea in Lettere e nel dopoguerra è un dei protagonisti del dibattito culturale in Italia. Collabora con il TAall «Politecnico» di Vittorini, nel 1963 esce il suo primo roman�zo «L'armi l'amore» a cui se�guono neir82 «L'Opera» e nell'SS «La lunga notte». Ma accanto alla scrittura, fin de�li anni Cinquanta, Tadini af�ianca la pittura per grandi cicli «costruendo il quadro secondo una tecnica di sovrap�posizione di piani temporali NI tti in cui ricordo e realtà, tragico e comico si fondono continua�mente». Sono immagini che nascono dal pensiero, dai ricordi e dalle emozioni ma immagini che molto hanno da dire sulla realtà infatti, «...anche la siste�mazione del mondo operata dalla fiaba scrive ancora Tadini produce mutazioni molto rilevanti nella mente degli uomini dell'immaginario e nel simbolico di grande masse di uomini. Disponendoli, è evidente, non solo a un certo modo di fantasti�care, ma anche a un certo modo di pensare, e dunque di agire». Usa Parola Emilio Tadini, Galleria Giampiero Biasutti via della Rocca 6, tei. 011/8141099 orarlo 10,30/12,30 e 15.30/19,30 Testo di presentazione di Rolando Bellini

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