PESSINETTO

PESSINETTO PESSINETTO «Compagni di antiche villeggiature troviamoci di nuovo in piazza,.. » PESSINETTO, grazioso pae�sino di mezza montagna delle valli di Lanzo a 40 chilometri da Torino, è il luogo in cui ho trascorso le vacanze estive...». Incominciavano sem�pre cos�scrive Elvira Masera di Torino a scuola in ottobre ìmìei temi sulle vacanze appe�na terminate, vacanze che in quell'epoca duravano anche due o tre mesi, perchè la villeg�giatura era diversa da adesso, infatti il termine villeggianti è oggi un po' superato; ma allora erano chiamati cos�coloro che per l'estate prendevano in affit�to un allo^getto nelle vicinan�ze di Tonno, per cui appena finite le scuole le mamme coi figli si trasferivano nella locali�tà scelta, dove (l'aiia era buo�na, faceva bene ai ragazzi stan�chi per lostudio, i prezzi non erano troppo alti, il paese era anche servito dal treno, e �papà venivano su il sabato. E per noi giovani la vacanza era lunga, ogni anno era un avvicendamento d�nuovi arri�vati, si potevano intrecciare amicizie che s�rinnovavano l'anno successivo, s�poteva anche studiare (c'erano ancora gli esami di riparazione a otto�bre). Il nostro gruppo che com�prendeva anche diversi ragazzi residenti in paese, aveva come punto d'incontro alle tre del pomerìggio un piccolo pergola�to (che adesso non c'è più), d�fronte all'Albergo Piemonte che ora s�chiama La Grolla, molto rinomato allora, e che ospitava anche parecchi nostri amici, e che per questo motivo lo chiamavamo la «Compagnia del Piemonte». Quante risate, quanti giochi, senza né video né elettronica. Il gioco dei difetti era uno dei più frequen�ti, e quando per una penitenza una delle ragazze doveva dare un bacio a un ragazzo...era un'emozione gradissimal Ceramente i nostri figli rìde�ranno, ma �15 o 16 anni d�allora erano molto diversi da quelli di oggi, certe pìccole cose di quei tempi a noi pareva�no già quasi audaci. Ci divertìvamo molto anche nelle giorna�te piovose, perchè si giocava a carte, a Monopoli o a Shangai, oppure si ballava a casa di qualcuno, con dischi ancora a 78 giri. S�andava anche a ballare al Belvedere di Mezzenile o a Pessinetto Fuori dove c'era il ballo a palchetto, ed era bello perchè ci andavamo sem�pre tutti insieme a piedi, nessu�no possedeva auto o motorini e cantavamo anche lungo il tra�gitto. Qualche volta prendeva�mo il treno fino a Ceres per andare al Bar Bianco, dove c'era l'orchestra il sabato e la domenica sera. Facevamo anche gite in mon�tagna con pranzo al sacco, (nella foto siamo in vetta all'Uja d�Calcante), e tornavamo a casa stanchi morti ma felici e contenti, e magari la sera anda�vamo ancora a ballare a casa di qualcuno. Si facevano perfino le cosiddette sedute spiritiche; ricordo che di frequente nel bel mezzo della concentrazione, menre si evocava lo spirito, c'era il solito buontempone che battendo un violento colpo d�martello, schizzava fuori dal�l'armadio in cui si era nascosto facendoci sobbalzare dalla pau�ra, e così...ciao spirito. Sono ormai passati tanti an�ni, molti di noi penso ricordino ancora quei tempi con un po' di nostalgia, soprattutto perchè eravamo giovani, spensierati e pieni di speranze per ìlfuluro. Oggi purtroppo alcuni nostri amici non ci sono più, d�molti non s�sa più nulla, altri si sono sposati tra amici del gruppo; chi chi si è affermato prestigio�samente nel campo della medi�cina, chi nel settore industriale o bancario, commerciale e al�tro ancora. Vogliamo rivederci? Propon�go una data: sabato 3 giugo alle 10.30 in piazza del municipio a Pessinetto, vicino alla cabina del telefono. Per eventuali rag�guagli potete contattare Elvira Masera Bayer (011.3095191), oppure Piercarlo Rossf (011.722.024). Ciao a tutti e a presto. Foto ricordo in cima at Calcante

Persone citate: Calcante, Elvira Masera, Elvira Masera Bayer, Piercarlo Rossf