CSI, CONCERTO SUL PONTE di Paolo Ferrari
CSI, CONCERTO SUL PONTE HIROSHIMA CSI, CONCERTO SUL PONTE Scene di viaggio aMostar per la regia di Ferrano SI intitola «Linea di Confi�ne», il lavoro del regista Davide Ferrario che verrà presentato, con una proiezionereading, presente lo stesso Fer�rario, gioved�25 maggio a «Hiro�shima mon Amour» (via Bossoli 83, ore 21, ingresso libero, a seguire nella serata concerto del gruppo punk milanese Settevite). Ma, a differenza delle opere fin qui realizzate dal regista, «Linea di confine» non è un film, né un documentario, bens�un diario di viaggio composto da immagini anziché dai consueti appunti scritti. E' un resoconto cui l'autore tiene molto, per cui non io lascia mai solo: preferisce accompa�gnare le immagini con le sue letture, seguendo l'idea della proiezione che diventa rappre�sentazione, che «accade» ogni volta in modo irripetibile. Come unica fu l'esperienza di quel viaggio a Mostar insieme ai Csi di Giovanni Lindo Ferretti, nel giugno 1998. Il ponte che univa due popoli in una stessa città non c'era più, da simbolo di convivenza e tolleranza era di�ventato per tutto il mondo l'ico�na della catastrofe bosniaca, ed il gruppo emiliano andò laggiù con un progetto romantico, uma�no e civile, prima ancora che politico: suonare sia nella parte orientale che in quella occiden�tale. Ferrario si uni ai Csi, con cui aveva già lavorato proficua�mente all'operazione «Materiale resistente», e con lui part�anche la produttrice Franca Bertagnolli. Non sulla base di un progetto, ma per istinto, per i laceranti incontri italiani con i profughi bosniaci, per cercare di capire. Nonostante lungaggini burocra�tiche e mugugni reciproci, i due concerti si fecero, ed al ritomo in Italia nessuno, né tra i musici�sti né tra i cineasti, ebbe tempo di pensare alla destino di quelle immagini. I Csi entrarono in un periodo difficile, culminato dall' allomanamento tra i due fonda�tori. Ferretti e Massimo Zambo�ni; Ferrario si mise a lavorare sodo per «Guardami», che non a caso contiene alcune scene am�bientate proprio a Mostar. Terminato il film, il regista è tornato quest'anno sul materiale girato in Bosnia, circa venti ore di immagini che ne hanno partorita una, intitolata «Linea di confine». Dopo un paio di proiezioni private, il lavoro è slato sottoposto ai Csi, che lo hanno apprezzato, incoraggian�do il regista a presentarlo in pubblico: ne è scaturita l'idea della tournée nazionale, che do�po Torino toccherà cinema, tea�tri, sale polivalenti e centri so�ciali di una ventina di città italiane. Paolo Ferrari Sellafoto, Giovanni Lindo Ferretti e i Csi, la band emiliana protagonista di «Linea di con/ine» di Davide Ferrario. Sotto, .Antonella Fattori
Persone citate: Antonella Fattori, Davide Ferrario, Ferrario, Giovanni Lindo Ferretti
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