Dallo spazio 100 bombe all'anno

Dallo spazio 100 bombe all'anno PROPOSTA DI RICERCA ITALIANA Dallo spazio 100 bombe all'anno Sono grandi meteore che possono creare falsi allarmi militari DA tempo si sa che la Terra orbita attomo al Sole in uno spazio affollato da una grande quantità di piccoli corpi, lo cui dimensioni vanno da quelle micromotriche della polvere interplanetaria sino ad alcuni chilometri nel caso degli asteroidi le cui orbite attraversa�no le regioni interne del Sistema Solare. Si slima che ogni anno sul nostro pianola cadano 150-200 mila tonnellate di mate�ria interplanetaria. Buona parte di ossa è costituita da polveri, ma non sono infrequenti gli oggetti con dimensioni non tra�scurabili che entrano noll'atmosfora raggiungendo talvolta il suolo. Anche quando ciò non accade, possono comunque veri�ficarsi ad alta quota degli eventi esplosivi di alla energia, cho possono andare da qualche deci�mo di kilolon sino ad alcuno decine di megaton (1 kilolon è l'energia liberata dalla detona�zione di 1.000 kg di tritolo. Per confronto, l'energia della bomba atomica che distrusse Hiroshi�ma era di 15 kilolon). L'esplosione ad un'altezza di 8 km di un corpo cosmico dello dimensioni di circa 60 metri nella regione di Tunguska (Sibe�ria centralo) il 30 giugno 1908 abbattè sei milioni di alberi in un'area di 2.20(1 km quadrali di "taiga". Si stima cho l'energia liberala sia stata di circa 15 megaton. Un evonlo di questo genere, ma mille volto mono potente, si verificò la notte del 19 gennaio 1993 ad un'altezza di circa 30 km sulia verticale di Lugo di Romagna. L'esplosione fu udita su una vasta area ed illuminò buona parto della pianura padana sudoriontalo, l'erogazione dell'ener�gia elettrica si interruppe a cau�sa degli offetli della nube di plasma prodotta dall'esplosione sulla reto di alimontuziono e i sismografi dell'Emilia rilevaro�no l'onda d'urto. Era il periodo più caldo della guerra noll'ox Jugoslavia o subito i giornali parlarono dell'esplosione di un missile lanciatocont.ro il territo�rio italiano. La realtà era ben diversa. Negli ultimi deconni eventi di questo genere, con energie superiori a qualche deci�mo di kilolon, sono stali osserva�ti dallo spazio alcune decine di volle all'anno e sono indicati come "superbolidi" o "airbursl", a seconda dell'energia sviluppa�ta. Queste rilevazioni, rose pub�bliche solo recentemente, sono il solloprodollo delle osservazioni della Terra effettuate dai satelli�ti spia americani che controlla�no l'eventuale lancio di missili balistici o l'esplosione di ordigni nucleari. Esisto comunque il fon�dalo sospetto cho il loro numero sia in realtà una decina di volto superiore rispetto a quello rile�valo. Lo strategie e lo tecniche di osservazione dei satelliti spia, dovendo tenero sotto controllo eventi che hanno caratteristiche simili a quello dei "superbolidi" e dogli "airbursl", ma di origino complolamonlo diversa, sono ta�li per cui la copertura osservaliva del globo terrestre non è uniforme. Lo esplosioni si verificano ad altezze inferiori ai 100 km e sono provocale dalla violenta interazione con l'atmosfera ter�restre di corpi cosmici di massa superiore ai 1.000 kg. Questi oggotli hanno rispetto alla Terra velocità dell'ordine delle decine di chilomolri al secondo, per cui la friziono e la pressione aerodi�namica indotto dall'atmosfera causano in genero la loro distnizione in maniera esplosiva. La luminosità prodotta dai "superbolidi" di minore energia osser�vati dai satelliti è almeno 40 volto superiore a quella della Luna piena. L'osservazione sistematica di "superbolidi" e "airbursl" ha una notevole importanza dal punto di vista scientifico, ma può avore ricadute di ben altra natura. Conoscere quanti oggetti di di�mensioni dell'ordine del metro o delle decine di metri esistano attualmente su orbite che inter�secano quelle dei pianeti interni, quale sia la loro distribuzione di massa e di composizione minera�logica e possibilmente trovare indizi cho consentano di indivi�duare le loro zone di origine sono fatti di estrema importan�za per le scienze planetario. E' la . popolazione di oggetti apparte�nenti al nostro sistema pianolario le cui conoscenze al riguardo sono più carenti. Il 1 " ottobre 1990, un'esplosio�ne di energia superiore al kilo�lon provocata da un oggetto di circa 100 tonnellate, si verificò a una quota di 30 km sull'oceano Pacifico centrale e dai satolliti spia fu interpretata come una potenzialo esplosione nucleare. Occorsero mesi di analisi per stabilire la sua reale natura. Se impatto fosse avvenuto poco più di un anno dopo nell'area dove era in corso la Guerra dol Golfo, avrebbe potuto causare un'esca�lation" del conflitto. Durante il periodo della guerra fredda per almeno tre volte il "telefono rosso" tra Washington e Mosca fu attivato per eventi di questo genere. Le esplosioni prodotte da pic�coli corpi cosmici a contatto con l'atmosfera terrestre sono relati�vamente poco frequenti per cui la loro osservazione da terra con reti di camere fotografiche a grande campo, che possono lavo�rare solo di notte e quando le condizioni metereologiche lo permettono, è insoddisfacente. Senza considerare poi il fatto cho il JO'h della superficie terre�stre è ricoperta da oceani. L'uni�co modo di tenero sotto continua sorveglianza questi fenomeni è l'osservazione dallo spazio. Gli strumenti necessari sono came�re fotografiche operanti nel visi�bile e nel vicino infrarosso, di piccolo peso e quindi adattabili a piccoli satelliti di basso costo. Un tale sistema spaziale potreb�be inoltre essere utilizzalo per l'osservazione degli incendi e dei fulmini. Si tratterebbe quindi di un programma di osservazione della Terra che, oltre a preziose informazioni scientifiche, forni�rebbe dati di immediala utilità nel campo della sicurezza e della difesa dell'ambiente. Per poter disporre di un siste�ma di questo genere il Gruppo di Planetologia dell'Osservatorio Astronomico di Torino, in colla�borazione con colleghi del Cnr di Roma e Bologna e con la consu�lenza tecnica di alcune tra le principali industrio spaziali na�zionali, ha sottoposto all'Agen�zia Spaziale Italiana il progetto "SFERA" (Satellite for Fireball Explosion Recognition in Almospnere). Se venisse approvato, l'Italia sarebbe la prima nazione a disporre di un sistema spaziale dedicato alla rilevazione di que�sti eventi. Mario DI Martino Osservatorio di Torino «^ ^ a 4 Ottobre 199^ ' 2* ' IT ..V ^ \ •••iy -^«^ : .W* l *r\. i oh, Ottobre 1990 15 Aprile 1981 75'o.a A. a a | SCAU (di'Equoloro) i3000km, IMPATTI NILif ALTA ATMOSFERA U 136 Mplwioni di meteore reoittrote dol 1975 al 1992 con energia superiore a mille tonnellate di tritolo (dati Usa)

Persone citate: Martino Osservatorio