La corte marziale di Finder e la luna nera di Connelly

La corte marziale di Finder e la luna nera di Connelly La corte marziale di Finder e la luna nera di Connelly RECENSIONE RECENDUE romanzi molto diversi tra di loro, ma entrambi por�tatori sani di un vi�rus rarissimo: l'origi�nalità. Il primo, «Boali capitali» ò firmato da un giornalista di Chicago, Joseph Finder («Moscow Club», «Potori straordina�ri» o «Ora zoro») elio ha lavoralo sia por il Now York Timos sia per la Washington Post. L'auto�re del secondo, pure lui ox gior�nalista ma dui Los Angelus Ti�mes, ò invece Michael Connelly, inventore di HYoronimus Boscn, l'investigatore privalo reduco del Viotnam («Debito di sangue», «Il poeta» o «Il ragno»). Incominciamo da Finder e dai sui «Ueali capitali». Tom. all'ap�parenza, ò un uomo buono, gontile, prol'ondamonto innamorato dolla donna che si ò scelto corno moglie (Claire, celebro docènte di leggo ad Harvard) e legatissi�mo alla di lei figlioletta, nata da un procedente, tragico matrimo�nio, linprovvisainenlt) però l'idil�lio viene sconvolto da quello che, all'inizio, sembra solo un lutilo quanto innocuo incidente di porcorso (un furto in casa). Il rilovamonto delle impronto digi�tali por scoprire il ladro finisce poro per rivolaro una vorità scioccante: Tom non ò Tom, ma un tal Ronald Kubik, soldalaccio di una di quelle squadro fanta�sma specializzato in operazioni SIONE segrete «di pulizia» in giro per il mondo, accusato non solo di diserzione (da ben tredici anni) ma so�prattutto di essere il singolo autore, a san�gue freddo e preme�ditatamente, della strago di ottanlasette civili iner�mi vecchi donne e bambini in un villaggio salvadoregno nel giugno doll'85. Contro di lui le implacabili testimonianze di un colonnello, ora diventato Capo di Stalo Maggiore, del suo suo aiulanlo di campo e dei suoi compagni. Trascinato di fronte ad una corte marziale e difeso da una moglie-genio del diritto, ma posce fuor d'acqua nelle rigide maglio della catena di comando militare, Tom non osila ad am�mettere il suo passato; professa però una totale innocenza e denuncia pertanto una mostruo�sa macchinazione a suoi danni (il motivo por cui ó scomparso od ha cambialo nome) solo perché si ò rifiutato, a suo tempo, di solloscrivere una dichiarazione comune con lo scopo di mollerò lutto a lacero. Conscio che ciò avrebbe mosso por sempre in pericolo la sua vita. Lasciamo Toni a questo pun�to e passiamo al «Vuoto di luna» di Connelly. Il fondalo ò diverso. Ma, so vogliamo, identico è il dramma: anche Cassie ha un segreto che emerge fragorosamenlo dal passalo. Ladra profes�sionista, specializzala in «prelie�vi» nello stanze di clienti miliar�dari noi Casino di Las Vegas, ha perso (una morto piuttosto misteriosa ed inspiogabilo) il suo uomo durante l'ultimo colpo. Catturala ed imprigionata dà alla luce, in galera, ad una bim�ba che viene subilo data in adozione. A pena scontata. Cas�sie non ha che un sogno: ricupe�rare la figlia segreta e fuggire per sempre con lei in un'altra vita e in un'altra identità. Ma per fare questo è costretta a rientrare nel vecchio giro ed a rimettersi «al lavoro». Il destino, tuttavia, non potrà che ricondur�la in quella stessa stanza che le era già stala fatale una volta. E che, con crudele senso del tem�po, sembra disposto a replicarsi tale e quale. Il tema comune ai romanzi è dunque rappresentato dall'uo�mo e dalla donna «nuovi» che i due protagonisti vorrebbero di�ventare. E dai cerchi concentrici che invece, simili a gorghi neri pece da cui è impossibile distri�carsi incombono fatali sul loro avvenire. Tanto che entrambi paiono inevitabilmente invi�schiali in un esito predestinalo, visto il potere e le forze che congiurano contro di loro. Da una parte: Pentagono, Fbi e Cia indissolubilmente appesi alle lo�ro inestricabili tele di ragno. Dall'altra: mafia di Chicago e boss di Miami obbligati a mette�re le mani su bottini (e faccia) a loro sottratti da una piccola donna disperata. Ed invece, no: le conclusioni lasceranno di sasso. Perché, seb�bene le due vicende siano costru�ite e cadenzate verso svolle che già si intendono non rituali, la sorpresa finale rappresenterà qualcosa di più. Ed il lettore ci arriverà attraverso un racconto denso, pieno di ritmo, senza cedimenti. Due romanzi dal finale totalmente imprevedibile, incentrati sul desiderio (e sui limiti) del cambio d'identità: da una parte Pentagono, Cia e Fbi, dall'altra boss di Miami e mafia di Chicago sono i crudeli demiurghi di un destino impossibile da cambiare iÌ4JJ;|f, Un'immagine di Las Vegas: la città del gioco del Nevada fa da sfondo all'ultimo thriller di Connelly «Vuoto di luna» edito da Piemme Joseph I Indei Reati capitali, trad di 1. Montini Comogìh, Rizzoli.pp. 353,1.. lì.000 Vuoto di luna Michael Connelly. Unii di 6. Montanari, Piemntp, pp. 378, L. 35.000 THRILLER

Luoghi citati: Chicago, Harvard, Las Vegas, Miami, Nevada, Washington