Manfredi rilegge la storia di Atene e scopre un sex gate per Pisistrato
Manfredi rilegge la storia di Atene e scopre un sex gate per Pisistrato Manfredi rilegge la storia di Atene e scopre un sex gate per Pisistrato RECENSIONE Marco. Ncirotti RECENMaNciAVEVO 20 annie una voglia im�mensa di viaggiiiro e di cono�scerò il mondo». Nel prologo Valerio Massi�mo Manfredi autore dolla triK gin «Aléxan�dros», tradotta in tutto il mondo non si limila a raccontare una passione, ma introduco una liguia che sarà guida all'intero li�bro, controcanto del prcsenle al passalo. «Akropolis» ò insieme una storia di Aleno viaggio nel mito, nella lolleralura, nella politica, nel�la guerra e una dichiarazione d'amore a quella stessa composila e inscindibile storia. Di capitolo in capitolo, sono narrali i passaggi dalla tirannide alla democrazia, dal�ia lega navale alla città imperiale, fino a Socrate. E' una narrazione dettagliata e avvincente, ma sareb�be un torlo all'autore la formula del libro buono per gli esperti come per i neofiti. «Akropolis» è s�apprezzabi�le da entrambi, ma è sopratlutlo una rilettura storica ed emotiva, completa, il cui autore non nascon�de di divertirai durante l'escursio�ne. IONE co. tti Cosi diventa un'av�ventura gradevole si�mile a certe cialtronate di oggi quella del�l'irriducibile Pisistrato che acchiappa una ra�gazza da un paese vici�no, bella e altissima, la veste con un'armatura e un costume come quello dolla dea Alena nelle statue e la piazza su un carro ad annunciare il suo arrivo. Cosi come il sex-gole a suo carico narralo da Erodoto. 0 gli aneddoti difiusi ad arte su Aristide per scredi�tare la democrazia. Incontriamo tulli, Teseo e il Minotauro, Fidia e Mirane, condottieri e fini ucraini politici. E, seppur è vero quanto afferma, suona riduttivo il risvolto di copertina che ci annuncia la spiegazione di espressioni come «spada di Damocle» o «filo di Arian�na», di termini come «maratona». In realtà, qui, la figura di Fidippide che si lancia di corsa sulla strada di Atene, ammonisce che non ci si deve arrendere e poi stramazza è racchiusa in poche righe moderne, cinematografiche e per nulla dida�scaliche. Dunque, Atene politica, lettera�ria e guerriera in un racconto, ma la sorpresa del prologo diventa il con�trollore di quel racconto. Ad ogni capitolo seguo, infatti, qualche pagi�na di diario in corsivo. E' il dialogo costante con l'amico greco Kostas che, all'inizio, sfama su una nave i piovani entusiasti, squattrinati e in icons che scoprono la Grecia. Lui sa, lui misura. Per il lettore sia esso uno specialista o un curioso della prima ora questi incontri a volte fisici e a volte telefonici, questi rapidi dialoghi sono la verifica di quanto appena letto. La narrazione lascia per un attimo lo spazio al confronto: «Che senso ha colorare il marmo? Il marmo non è bello cos�com'è?». «Tu prova a immaginare la mctope di Fidia bianca e in pieno sole: che cosa vedi? Niente». Ma cos�come ben si avverte il narrato�re Manfredi nel dispiegare la storia e la vile di Atene, e in questo controcanto che egli si gioca l'emotivita del ricercatore. Ecco, Kostas e l'autore, di frante all'archeologia: «Che cosa provate quando toccate le ossa di uomini che hanno l'atto la storia?». E tra carriera e prestigio, vien fuori il ragazzo del prologo che continua: «Ricordo di aver visto un collega piangere per la commozio�ne, ma sono pochi». Il dialogo con Kostas muove secondo la storia della citi ii ma anche, afrettuosaraente, secondo le vicende che pian piano piegano la vita del greco, fino a congiungare i capitoli del libro e la filosofia antica con le riflessioni sulla vita di cpest'uorao saggio e stanco. Una guida che sembra cono�scere l'intreccio finale del doppio romanzo. Dopo «Aléxandros», «Akropolis», un viaggio affascinante nel mito e nella letteratura con Teseo e il Minotauro, Arianna e il suo filo, Damocle e la sua spada Valerio Massimo Manfredi Akropolis Mondadori, pp. 246. L 29.000 ROMANZO ST O R I C O
Persone citate: Arian, Mondadori, Socrate, Valerio Massi, Valerio Massimo Manfredi
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