Battaglia fra israeliani e polizia di Arafat
Battaglia fra israeliani e polizia di Arafat Barak fa slittare l'incontro con Clinton: ancora troppi i problemi non risolti Battaglia fra israeliani e polizia di Arafat Una lunga sparatoria dopo l'ennesima Intifada AldoBaquis TEL AVIV Soldati israeliani e palestinesi in divisa sono tornati ieri per la seconda volta in pochi giorni ad affrontarsi anni alla mano nel corso di incidenti verificatisi in ima «giornala di collera popolare» indetta da un'organizzazione palestinese per la mancata liberazione d�1.600 detenuti politici reclusi in Israele. Gli episodi più gravi sono avve�nuti alla periferia di Gaza, all'incro�cio stradale che conduce alla picco�la enclave ebraica d�Nelzarim. La dinamica dello scontro a fuoco è ormai routine nei Terrilori: un grup�po d�dimostranti si è avvicinato a una postazione israeliana, accompa�gnando gli slogan con lanci di pietre e d�bottiglie incendiarie. I soldati hanno reagito con gas lacrimogeni e proiettili nvestiti di gomma. I mili�tari palestinesi hanno caricato i loro Kalashnikov. Incidenti analoghi si sono verificati ieri in varie località dei Territori dove secondo la Voce della Palestina sono stati feriti in tutto 156 dimostranti. Ma, a diffe�renza degli altri scontri, a Nelzarim dai Kalashnikov dei cecchini palesti�nesi ò partilo un fuoco preciso verso i militari israeliani, uno dei quali è stalo colpito alla testa e versa in condizioni gravi. Un altro è stato colpito in modo più leggero, prima che l'intervento di ufficiali di colle�gamento, e l'arrivo di due elicotteri da combattimento israeliani, cal�masse le acque. Di fronte all'aggravarsi della si�tuazione Ehud Barak è stato costret�to a fare due passi indietro. Il primo riguarda la consegna ad Arafat di tre rioni arabi vicini a Gerusa�lemme. Luned�il premier è ricorso a tutto il proprio prestigio personale per convincere il governo e il parla�mento ad autorizzarne la consegna, nella speranza di favorire le trattati�ve di pace in Svezia. Ieri, prima ancora dell'incidente di Nelzarim, Barak ha però congelato il progetto: «Fino a quando ha precisato non avremo ripristinato la cooperazio�ne con la polizia palestinese». Il secondo dietro-front riguarda Bill Clinton. Barak avrebbe dovuto in�contrarlo luned�per riferirgli delle trattative di pace. Ma il deteriora�mento della situazione nei Tenitori e al confine con il Libano (dove si susseguono i bombardamenti dei guerriglieri Hezbollah) l'hanno in�dotto a rinviare la missione. Ieri Barak ha fatto il punto della situa�zione con il consigliere di Clinton per la sicurezza nazionale, Sandy Berger. E la situazione non infonde ottimismo. Ieri il capo di stalo maggiore, generale Shaul Mofaz, ha rivelato che luned�è stato sul punto di ordinare agli elicotteri da combat�timento di colpire i comandi palesti�nesi. Una prima conferma, sia pure indiretta, che anche il comando di Arafat al-Muqatta di Ramallah ha rischiato di essere centrato. Intanto la popolarietà di Barak registra un netto calo. Se le elezioni si svolgessero adesso, il leader del�l'opposizione Ariel Sharon riceve�rebbe quasi altrettanti voti.
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