La rivincita dei film noiosi di Lietta Tornabuoni
La rivincita dei film noiosi CHI VEDRÀ' LE PELLICOLE DI CANNES? La rivincita dei film noiosi Lietta Tornabuoni CHI vedrà mai, per dire, il film giapponese di tre ore e mezzo, l'aspra satira svedese, la fiaba in costume della Corea del Sud, il disastro esistenziale austriaco, l'atroce cronaca israeliana della guerra de! Kippur presentati al festi�val di Cannes? Chi vorrà, li vedrà. E' molto lontano il tem�po in cui i film da festival più impervi, difficili o astrusi non avevano alcuna vita, restavano sconosciuti, ignorati, anche de�risi. Tutto è cambiato. Adesso, in Italia e altrove, i classici film «d'art et d'essai» vengono quasi tutti comprati e diffusi. Ci sono almeno cinque solide società (Mikado, Bim, Lucky Red, Key Film, Istituto Luce) che lavorano alla loro distribuzione, e altre società nascono continuamente: vorrà dire che non si tratta d'una attività in perdita. Ci sono sem�pre nuove multisale, e ogni multisala o quasi ha la sua saletta da 40-50 posti destinata a proiettare i film meno popola�ri: vorrà dire che un pubblico specifico esiste. Non c'è ancora ma ci sarà la Rete, pronta a diffondere film dei generi più differenti. Paradossalmente, a dare nuova vita al cinema d'arte e d'altre culture, un tempo riser�vato ai topi di cineclub, è intervenuto un criterio pura�mente industriale: quello che, riconoscendo l'esistenza di di�verse fasce d�consumatori, non immaginando un'unica clientela dai gusti identici ma un pubblico diversificato, per�segue la differenziazione dei prodotti e del mercato. I film «difficili» hanno certo meno spettatori de «Il gladiatore» o di Roberto Benigni, ma anche con la vendita alle televisioni e la diffusione in cassette pareg�giano i conti, procurano profit�ti: quindi sono sul mercato, hanno i loro spettatori e a volte generano pure grandi successi-sorpresa.
Persone citate: Istituto Luce, Key Film, Lucky Red, Roberto Benigni
Luoghi citati: Cannes, Corea Del Sud, Italia
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