Zar Putin vuole più Stato

Zar Putin vuole più Stato La riforma che mina il potere incontrollato di governatori e Repubbliche Zar Putin vuole più Stato Giulletto Chiesa invialo a MOSCA UNA parte delle domande attorno a chi è Vladimir Putin hanno trovato rispo�sta nel suo discorso alla nazione di mercoledì. Nel suo libro-con�versazione, pubblicato alla vigi�lia dell'elezione il 26 marzo scor�so, egli aveva detto, testualmen�te: «Fin dall'inizio la Russia è stata creata come uno stato supercentralizzato. Ciò è fissato nel suo codice genetico, nelle sue tradizioni e nella mentalità del popolo». 52 giorni dopo Putin ha fatto la prima mossa annunciando so�lennemente in televisione un pac�chetto di proposte legislative de�stinate a cambiare profondamen�te la struttura dello stato, a cominciare dalla composizione e dal funzionamento della Camera alta dell'Assemblea Federale, il Consiglio della Federazione. In realtà la mossa comincia e fini�sce qui. E, come lo stesso Putin ha voluto sottolineare, non pre�vede neppure una modifica della Costituzione vigente. Eppure è la campana a morto per il potere, fino adora sconfinato, dei gover�natori e presidenti repubblicani che siedono nel Consiglio della Federazione. Il primo effetto sa�rà per loro la perdita del seggio senatoriale. Il secondo sarà che il iresidente potrà rimuoverli dal'incarìco «in caso di violazione delle le^gi federali». Il terzo sarà che essi perderanno l'immunità parlamentare. Con che criteri verrà formata la camera alta Putin non lo ha precisato, per ora. Essa non sarà comunque eletta a suffragio universale, ma «formata», come lo è adesso. Putin cerca cos�di ricom�porre una verticale del potere che Eltsin aveva del tutto scom�paginato, regalando autonomie e sovranità ai boss locali, in cam�bio di appoggio politico al centro. La mossa dell'altro ieri segue di pochi giorni l'annuncio di una nuova ripartizione territoriale della Federazione: sette distret�ti, raggruppanti numerose regio�ni, ciascuno dei quali sarà messo sotto la supervisione di un rap�presentante personale del Presi�dente russo. Obiettivo evidente, dichiara�to, è il «rafforzamento della statualità russa, e della sua unità». Basta con l'orgia delle sovranità. Il parlamento centrale deve lavo�rare su base professionale. Go�vernatori e presidenti repubbli�cani si occupino dei governi loca�li per i quali sono stati eletti. Se sgarrano saranno dimessi. Se vio�lano le leggi saranno processati. Putin è diventato presidente con il loro aiuto. Adesso gli dà il benservito in nome della Russia unitaria. Si tratta di vedere se i 178 membri del Consiglio della Federazione (governatori e presi�denti delle assemblee elettive regionali e repubblicane) accette�ranno questo verdetto. L'unica cosa certa è che Putin, per realiz�zarlo, si appoggerà ai comunisti. I quali, per bocca di Zuganov, hanno già dichiarato il loro assen�so. Vladimir Putin sembra dun�que avere scelto di selezionare gli ostacoli, non affrontandoU tutti assieme. Adesso è la volta dei boiari locali. Per quanto con�cerne gli oligarchi moscoviti sem�bra che stia accadendo, per ora, tutto il contrario. Il nuovo presi�dente non ha fatto un solo gesto per moralizzare la vita pubblica e quella economica della Russia. Al contrario: nella capitale tutto procede come ai tempi di Boris Eltsin, perfino peggio. La nomi�na di Kasianov alla testa del governo è nel segno della conti�nuità; altrettanto si deve dire per quella del procuratore gene�rale di Russia, Ustinov. La scala�ta irresistibile di Boris Berezovskij e di Roman Abramovic alla conquista di tutto l'allluminio russo, indica che la Famiglia continua a tenere ben stretto Putin in un abbraccio soffocan�te. L'unico oligarca che continua ad essere pesantemente colpito Vladimir Gusinskij è anche l'unico che si è collocato all'oppo�sizione. Dopo l'offensiva contro la sua holding, «Media Most», a base di uomini armati e masche�rati, con le insegne dello stato, ieri la Banca Centrale ha annun�ciato la presa del controllo sulla banca del gruppo, «Most Bank». C'è chi pensa che questa sia la tattica degli Grazi contro i Curiazi: colpire un nemico alla volta. Putin secondo questa versione, indubbiamente ottimistica aspetterebbe un secondo momen�to prima di affrontare la questio�ne decisiva del risanamento eco�nomico. Anche perchè riterrebbe prioritaria la scelta di salvare il mese dalla disgregazione incomjente. Non resta che attendere. Per intanto non si vedono segna�li di alcun genere che facciano pensare a una riforma democrati�ca della Russia post comunista.

Luoghi citati: Mosca, Russia