Gli etiopici dilagano e puntano su Asmara

Gli etiopici dilagano e puntano su Asmara Gli etiopici dilagano e puntano su Asmara L'Eritrea ordina lo sgombero diAgordat, un milione in fuga NAIROBI Persa Barentù, la porla di acces�so al bassopiano sud-occidenta�le, le truppe eritree hanno rialleslito ieri nuove linee di difesa sull'altopiano centrale che condu�ce ad Asmara, mentre un milione di civili sono in fuga dalle zone occupale dall'esercito etiopico e l'embargo di un anno sulla vendi�la di armi deciso dall'Onu si è scontralo con la condanna sia dell'Etiopia che dell'Eritrea. Al settimo giorno della sua nuova fiammata, dopo quasi 11 mesi di tregua e a dispetto della devastante carestia nel Como d'Africa, la «guerra insensata» fra Etiopia ed Eritrea (esplosa nel 1998 per il controllo di un insignificante villaggio di frontie�ra, Bademmè) si è ormai trasfor�mata in un conflitto all'ultimo sangue, dagli esili imprevedibili. «La guerra con l'Etiopia non è mai stata una disputa di confine e adesso è chiaro a lutti che si tratta dell'invasione di uno stalo sovrano», ha dello il portavoce eritreo Yamane Ghebremeskel, confermando la «ritirata strategi�ca» da Barentù, decisa «per pro�leggere la nostra sovranità da posizioni più difendibili». «Perdere Barentù significa aver perso l'intera Eritrea occi�dentale», ha ribattuto Hailè Kiros, il portavoce del governo di Addis Abeba inviato noi territori eritrei occupati dagli etiopici, che ormai si estendono dalle pendici dell'altopiano centrale, fin quasi al confini; con il Sudan. Secondo lui l'embargo avrà poco offotto, perché «ormai ci bastano le armi tolte agli eritrei». Usciti vittoriosi dalla batta�glia di Barentù, le cui sorti sareb�bero slate decise nei «feroci com�battimenti» di mercoled�pome�riggio sulle allure di Das (a una decina di chilometri dalla cittadi�na, a sua volta situata 70 km. a nord del confine conleso), per completare la loro conquista dell' Eritrea sud-occidentale gli etiopi�ci devono però ancora assicurar�si il controllo di Agordat (a nord�est) e di Tessenei (a ovest). Ad Agordat, la popolazione civile ha già ricevuto l'ordine di evacuazione dai militari che, per rallentare l'avanzata nemica, stanno allestendo linee di difesa a ridosso della carrozzabile che dal vicino villaggio di Enghemè conduce fino ad Asmara. A Tesse�nei (a ridosso del confine sudane�se), sono stati segnalati raid aerei etiopici, mentre le truppe della quinta divisione eritrea, rimaste compleiamente isolate dopo la caduta di Barentù, potrebbero alla fine decidere di cercare ripa�ro in Sudan. Quasi interamente abbandonato in mano nemica il «Methait», il bassopiano sud-oc�cidentale, l'esercito di Asmara non ha dunque avuto altra scelta che attestarsi a Keren (92 km a Nord-Ovest di Asmara), per sfrul�lare il vantaggio offerto dal terre�no montuoso del «Kebesa», l'alto�piano centrale. Come nessuna scella hanno avuto i civili in fuga dalle zone occupate dagli etiopi�ci: ad Asmara si pana di un milione d�disperati. La fuga della popolazione civi�le dalle zone di guerra nel sudovest dell'Eritrea era cominciata nei giorni scorsi, quando gli sfol�lati in cerca di scampo erano già 200 mila. Ma nelle ultime 24 ore, dopo la disfatta eritrea a Baren�tù, l'evacuazione si è trasforma�ta in un esodo di dimensioni bibliche. In una riunione di rappresen�tanti dei Paesi donatori e delle agenzie Gnu, svoltasi ieri pome�riggio ad Asmara, le autorità eritree hanno lanciato un appel�lo per l'invio di aiuti d'emergenza ai profughi ormai privi di tutto. Ma la guerra che dal bassopiano sud-occidentale sembra ora minacciare l'altopiano cen�trale, a ovest di Mendeferà (appe�na 52 km a sud di Asmara), dove sono stati segnalali «movimenti di truppe etiopiche» rischia di ostacolare, se non impedire, le operazioni di soccorso. Fonti diplomatiche europee, contattate ad Asmara e ad Addis Abeba, stimano del resto che i combattimenti proseguiranno ancora «per un periodo indefini�to». Anche perché l'embargo sul�la vendita delle armi, deciso dal Consiglio di sicurezza dell'Onu, è stato condannato con forza dai due belligeranti i quali, entram�bi, si dichiarano vittime di una «aggressione». [e. st.] Si prepara una disperata difesa a Keren,amenodicento chilometri dalla capitale ^'V. ERITREA SUDAN /' JSfBnnsi^ mas MASSAUA I ASMARA 1 A Piana di f Bademmè/ \. • ADUA ETIOPIA \

Persone citate: Hailè Ki, Keren