«Io con le Br? Ho orrore delle armi» di Francesco Grignetti

«Io con le Br? Ho orrore delle armi» L'INTERROGATORIO DEL PRESUNTO TELEFONISTA «Io con le Br? Ho orrore delle armi» Ceri si difènde: quel bambino sbaglia persona retroscena Francesco Grignetti ROMA Un tempo si dichiaravano «pri�gionieri politici». Oggi, il presun�to brigatista Alessandro Ger�piange, si lamenta perchè in carcere non si mangia e si dichia�ra «pacifista». E' durato due ore il primo interrogatorio del giova�ne accusato di essere il telefoni�sta delle nuove Br. Di fronte alle contestazioni del gip Otello Lupacchini e dei pm tonta. Salvi e Saviotti, il ragazzo ha negato tutto. E' apparso, per quello che riferisce il suo avvocato, un ragazzo sperduto. Un fricchetto�ne molto frastornato da quello che gli capita più che un militan�te duro e puro. Ha ripetuto anche ai magistrati il suo ritor�nello: «Non vorrei che ora faccia�te quadrare tutto a forza. Maga�ri usate anche le mie risposte contro di me». E oggi si ripren�de. «Quello che dico io può essere considerata pura strategia difen�siva, lo so. Però Alessandro Ger�dice di essere innocente. E logli credo», afferma decisa la sua avvocatessa, Rosalba Valori, uscendo dal carcere. Il legale presenterà presto un'istanza al tribunale della libertà mentre la procura ha chiesto al gip, in forma di incidente probatorio, di procedere al riconoscimento ali americana. Certo che è stato un ben strano interrogatorio, per un presunto terrorista. Il gip Lupacchini gli ha chiesto se aveva un alibi per il 20 maggio scorso, il giorno in cui fu ucciso il profes�sor Massimo D'Antona. E lui: «Non me lo ricordo. Forse, se ritrovassi la mia agenda, magari potrei dire cosa ho fatto». Lei saprà che c'è incalzava�no i magistrati un ragazzino che l'ha riconosciuto davanti a una cabina di via Bocci, quel 20 maggio '99. «Sbaglia persona. Non ero io». Ma lei in quel periodo faceva lavori di pittura o di muratura? «Io? No». Però su questo punto i pm insistono molto. L'intero ordine di cattu�ra poggia sul riconoscimento da parte dfel bambino. Per di più gli investigatori sono convinti di aver evidenziato una bugia di Geri perché a loro risulta che proprio in quei giorni, tra il 15 e il 26 maggio, il ragazzo stava dando una mano a ridipingere l'appartamento della sorella. «Esiste una precisa documenta�zione e diverse testimonianze ha tuttavia replicato il legale di Geri comprovanti che il 18 e il 19 maggio in quell'appartamen�to furono montati i mobili, e quindi non era possibile effet�tuare lavori di tinteggiatura». Quel lavoro, stando alle parole della difesa, sarebbe stato fatto a marzo. Tra i pm e il difensore, sul punto del riconoscimento, c'è ovviamente un baratro. I magi�strati vogliono organizzare il confronto all'americana. Il lega�le si oppone. «Ho delle perplessi�tà spiega Rosalba Valori per questa ncognizione da parte di un bambino di 13 anni in quan�to le foto che ritraggono Geri sono state pubblicate in questi giorni sui giornali. Tra l'altro, ho visto anche le foto mostrate al bambino. Sono venti fotogra�fie di persone dai capelli scuri, jìù lui, unico biondo. Insomma e persone ritratte non hanno alcuna rassomiglianza con il mio assistito. Ma ho forte l'im�pressione che i pm non stiano assolutamente cercando altri elementi di riscontro. E' come se puntassero tutto sul ricono�scimento fatto dal bambino». E' stato poi un susseguirsi di domande e risposte sorprendenti. Che pensa della lotta armata? «Io sono un pacifista. Ho fatto domanda di obiezione di coscien�za perché ho orrore delle armi». Che pensa dell'omicidio del prof. D'Antona? «Mi sento lonta�no anni luce. Mi interesso solo di computer e di agricoltura biologica». Che pensa delle Bri�gale Rosse? «Boli! Sono storie vecchie. Credo di non averne mai discusso con nessuno». No�ta a margine del difensore: «Con�siderate che Alessandro è nato nel 1972. Durante il caso Moro aveva sei anni». Avrà almeno sentilo dell'omi�cidio D'Antona? «Certo». Con chi ne ha parlalo? «Se ne discus�se sul luogo di lavoro, al sindaca�to. Io non me ne sono mollo interessato. Credo di aver letto al massimo qualche articolo di giornale». Ouale fu il suo coni�mento? «Nella mia visione politi�ca non rientra nessun atto di violenza. Comunque nemmeno avevo collegalo l'omicidio di D'Antona alla lotta politica». A proposilo, come descriverebbe la sua attivila politica7 «Più che attività politica mi interesso ai problemi sociali del ([lumiere». Conosce Alessandra Della Ragio�ne (la ragazza che avrebbe rice�vuto la famosa tessera Telecom e l'avrebbe data allo zingaro, ndr)? «Superficialmente. Era una amica di mia sorella». I famosi articoli di giornale, però, quelli della fuga di notizie che sia facendo andare in fibril�lazione il mondo della politica, li ha letti? «No». Ne domenica, né lunedi? «No». E qui i pm hanno fatto una smorfia perche sono convinti che il ragazzo non può non averli letti dovendo fare la rassegna stampa per il sindacato. Torneranno alla cari�ca, i magistrati, già oggi pome�riggio. Ma intanto il legale, do�mattina, potrà vedere gli atti che riguardano Geri. li suo avvocato si oppone al confronto con il piccolo teste chiesto dai magistrati mm—m/m. Enzo Bianco (a fianco) è stato convocato da Amato che l'ha richiamato all'ordine Nel suo dicastero assumerà un ruolo sempre più importante il diessino Massimo Brutti Nella foto a destra. Alessandro Ger�

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