Quattromila preti per la messa del papa

Quattromila preti per la messa del papa Quattromila preti per la messa del papa E Wojtyla nell'omelia ricorda anche i sacerdoti «spretati» Marco Tosatt�CIHÀ DEL VATICANO C'erano antipasto di aragosta, gnoc�cbetti di ricotta alla parmigiana, risotto alla crema di scampì, metto in crosta con asparagi all'agro e nidini di spinaci, macedonia e una torta «mimose in fiore», al pranzo di compleanno del Papa; ma Gio�vanni Paolo II ha appena toccato cibo, e appena assaggiato un po' d�vino; era emozionato, e ha fatto poco onore anche allo champagne. Ma si è unito volentieri in piedi ad alcune strofe del canto tradizionale «sto lat», « che viva cent'anni» intonato alla fine del banchetto da buona parte dei convitati. Centoquindici ospiti s�sono seduti nel refettorio della «Domus Sanctae Marthae», il «residence» prelatizio costruito all'interno delle Mura Le�onine: 78 cardinali, 3 patriarchi, 12 sacerdoti che hanno compiuto o stanno per compiere 80 anni, che Giovanni Paolo II ha voluto accan�to a sé. «Compiere 80 anni è un traguar�do già di per sé ha dichiarato il professore Corrado Manni, l'aneste�sista del Policlinico Gemelli che ha assistito il Pontefice in tutte le operazioni subite -. Compiere 80 anni dopo tutto quello che ha dovu�to superare il Papa è un momento di eroicità. Wojtyla è sicuramente una persona indebolita nel fisico ma non nello spirito e nella me/i-.e. Credo che per tutto ciò che ha fatto,;. anche perii suo coraggio ad afiron-v tare la sofferenza fSira,'"rnnarrà nella stòria». E, a dispetto che il compleanno del Papa sia caduto nella giornata d�San Celestino da Morrone, ingiustamente accusab da Dante (che fece per viltadepil gran rifiuto) non sembra proprio l'aria di dimissioni; in realtà Wojty�la pensa al viaggio in Siria del gennaio 2001, e a un possìbile viaggio in Oceania subito dopo. E Mosca è una speranza sempre ben presente; ieri Alessio II, patriarca di tutte le Russie ha fatto i suoi auguri al Papa; ha auspicato per KanftlWJiylr «molti amù di lavort»' per testimoniare il Cristo risorto» e ha espresso «la speranza che, grazie asf( cae esistenti possano essere risolti con successo e che il nuovo millennio sia quello del superamento delle divisioni e delle contraddizioni tra �cristiani d'Oriente e quelli d'Occi�dente». «Sono legato a questo Papa da grande stima ed amicizia. E una persona eccezionale che ti mette sempre a tuo agio ha detto ancora icomunid^(r^Ìesacatt0l5rquella ortodossa, i problemi il prof. Manni Gli auguro di cuore altri 80 anni». Manni spiega poi che la malattia che ha colpito il pontefi-tBTll PMrkiasm, non hatiessuna conseguenza «sulle sue capacità intell|ttive. Il Parkinson è una ma n'irtt't!Per'fer'ca c'e' sistema nervoso e non ha intaccalo le sue capaci�tà intellettive che rimangono fre�sche, intatte e vigili». Ieri mattina, durante la più gran�de concelebrazione mai effettuata (quattromila preti, duecento cin�quanta vescovi e cardinali) Papa Wojtyla non sembrava al massimo della forma, all'inizio della cerimo�nia, ma poi ha ripreso energie. Ha ringraziato Dìo: «dopo oltre cinquant'anni di vita sacerdotale, sen�to vivo in me il bisogno di lodare e ringraziare Iddio per la sua immen�sa bontà». Ha ricordato il viaggio in Terrasanta: «il mio pensiero toma in questo momento al Cenacolo di Gerusalemme. In quel luogo è scatu�rito il mio e il vostro sacerdozio dalla mente e dal cuore di Cristo». E ha ammonito che compito dei sacer�doti è curare il gregge, «non atteg�giandoci a padroni, ma ofirendo una testimonianza esemplare; una testimonianza che può giungere, se necessario, sino allo spargimento di sangue, come è staio per non Mchi confratelli nel corso del secoo appena concluso». Giovanni Pao�lo II ha voluto infatti che il suo ottantesimo genetliaco coincìdesse con la giornata finale del Giubileo dei sacerdoti. Durante le preghiere dei fedeli, recitate ad alta voce nel corso della liturgia, alle invocazioni d�caratte�re generale se ne è aggiunta una mollo particolare: in tedesco, «per i genitori del Santo Padre, Karol ed Emilia, per la sorella Olga e il fratello Edmund». Poi il pranzo, e in serata, il concerto. E' toccalo al cardinale Bernardin Gantin, Decano del sa�cro collegio, l'onore di poigere gli auguri. In maniera che più classica non si può: «Horas non numero nis�serenasi». E cioè l'augurio di poter dire: «non conto ore che non siano serene». Un'espressione, quella scel�ta da Gantiiit(l«dìassica, antica, ma che non invecchia mai». Fra i regali si soaoj-aBJUti uh elmq||g^e un' accetta oapomyiere portati dai Vigili del fuoop in pensione, una scacchiera donata da un missiona�rio dell'Afghanistan, una Madonna nera in pietra «alta mezzo metro, ma cos�pesante da dover essere trasportata da tre uomini». Oltre a un ritratto a grandezza naturala dipinto dalla pittrice russa Natalia Isarkova che sarà esposto nei Mu�sei vaticani. Già pensa a nuove missioni: Siria Oceania e probabilmente Mosca Al brindisi i 78 cardinali presenti hanno intonato il coro «Sto-lat Sto-lat» (che viva cent'anni...), e si è commosso Papa Giovanni Paolo II arriva in piazza San Pietro per celebrare la messa con oltre 4 mila preti: è il momento culminante della giornata dei suoi 80 anni

Luoghi citati: Afghanistan, Emilia, Gerusalemme, Mosca, Oceania, Siria