Mostri di genitori

Mostri di genitori BUONGIORNO i Gramellini Mostri di genitori Pk^^EL giorno in cui a Bologna ll^lp^' un bimbo di 10 anni cìltìA^iin di buttarsi dal balcone ^perché padre e madre non sono mai a casa, la Milano da ri-bere offre uno spaccalo memorabile del vero dramma dei tempi: certi genitori II pretesto è il rinvio a giudizio della dozzina di eroici figli di papà che s'imbucarono a una festa di Caroli�na Vecchioni, la secondogenita del cantante, sfasciando e rubando di tutto. In un'ideale classifica dello squallore, all'ultimo posto mette�remmo la scontata reazione degli imputati («Uffa, manco avessimo ammazzato qualcuno!»), rampolli di una Milano-bene che continua a farsi del male e destinati senza alcun merito a ereditare le fette più grandi della torta. Un gradino sopra, i loro avvocati. Con una logica che dell'antico calvinismo lombardo conserva soltanto l'ossessione per i danè, hanno detto che il processo «farà solo perdere un mucchio di tempo alle famiglie». Ma gli autenti�ci mostri sono \ genitori. Politici e professionisti di successo che hanno tramandato ai figli l'arida sbadatag�gine delle loro vite private. Mamme griffate e arroganti, senza un valore che non sia quotato in Borsa, una delle quali ha addirittura minaccia�lo d'incatenarei al tribunale, strillan�do: «E' una vergogna! ». E' una vergo�gna, in effetti, die siano loro la nuova classe dirigente del Paese. I grandi borghesi del Novecento arros�siscono nelle tombe.

Persone citate: Caroli, Gramellini, Vecchioni

Luoghi citati: Bologna, Milano