L'amore al tempo dei cani di Gianni Rondolino

L'amore al tempo dei cani L'amore al tempo dei cani Da Messico e Francia due ottimi esordi Gianni Rondolino inviato a CANNES Due opere prime di grande intensità, d�stile maturo, per molti versi origina�li e nuove, fra le sette presentale nella Settimana della Critica, è un buon bilancio. Anche perché le altre cinque quattro delle quali anch'esse opere pruno non erano indegne di figurare in un panorama mondiale, dalla Fran�cia a Taiwan, dagli Stati Uniti alla Corea del Sud, dalla Spagna al Messi�co, del nuovo cinema. Il quale si presenta sempre più come un campo di sperimentazione stilistica e di aper�ture a volte coraggiose su contenuti inedili, d�recupero di vecchi schemi spettacolari e di analisi della realtà contemporanea. Come �due film mi�gliori della rassegna, il messicano «Amoresperros», Amori cani, del tren�tasettenne Alejandro Gonzales ihurrilu, e il francese «De l'histoìre ancien�ne». Un'antica storia, del trentaseienneOrsoMirel. «Amores perros» si compone di tre episodi che s�intrecciano e s�legano l'un l'altro sullo sfondo d�una città caotica e violenta come Mexico City. C'è il giovane Ottavio che vuole fuggi�re con la cognata Susanna; c'è Daniel, un uomo di quarant'anni, che lascia la famiglia per vivere con la bella Vale�ria; c'è il vecchio El Chivo, un tempo rivoluzionario e ora killer a pagamen�to, che vive solo e alleva cani. Ma d sono soprattutto loro, i cani, da com�battimento, da salotto, randagi, che costituiscono il filo conduttore delle tre storie e dei loro sviluppi intreccia�li. Tre storie che Gonzales Inarritu sa raccontare molto bene, rifacendosi alla lezione di Luis Bunuel e di Arturo Ripstein, ma mettendoci d�suo uno sguardo acuto e impietoso che fa lievitare i conflitti e deflagrare la violenza che sottende ogni cosa. «De l'histoìre andenne» parte co�me una ricerca su alcuni personaggi della Resistenza a Orléans e si svilup�pa come un'indagine sul proprio pas�salo, sulle ragioni d'una scelta ideale, sull'eredità di un padre misconosciu�to. Cosicché lo spaccalo di una fami�glia d'oggi, due fratelli e una sorella che si frequentano poco e s�parlano ancor meno, ognuno con una storia personale negativa e in crisi d�identi�tà, diventa il luogo drammatico di un conflitlo esistenziale che d tocca nel profondo. Come se Orso Miret, già autore di alcuni cortometraggi pluripremiali, volesse condurci, a poco a poco, a ripercorrere le tappe di una vita ordinaria, banale, senza speran�za, mostrandocene i lati positivi, le possibilità d�riscatto. Riuscendo, col suo stile attento e particolare e la sua capadlà d'analisi comportamentale, a fare un film che non si dimentica facilmente. uis Bunuel ispiratore di Iriarritu

Persone citate: Alejandro Gonzales, Arturo Ripstein, Bunuel, Gonzales Inarritu, Luis Bunuel, Orso Miret

Luoghi citati: Cannes, Corea Del Sud, Francia, Iriarritu, Messico, Spagna, Stati Uniti, Taiwan