Cannes litigando nel buio di Fulvia Caprara

Cannes litigando nel buio Baruffe tra il regista Von Trier e la cantante Bjòrk, baruffe al party delle Ali Saints, baruffe per entrare alle proiezioni Cannes litigando nel buio Fulvia Caprara inviala a CANNES La musicistii islandese BjSrk si na�sconde fino all'ultimo momento, ovilii la conferenza stampa, appare solo sulla scalinata del Palais per la proie�zione di gala di «Dancer in the dark», impaccholtata dentro un abito di tulle rosa schocking, mano nella ma�no con la statuaria Deneuve, divisa tra sorrisi e inchini rivolti ai fotogra�fi Motivo? I rapporti con il regista del film Lar.s Von Trier su un set che i giornali di tutto il mondo hanno descrìtto «ad alta tensione» non sono stali esattamente idilliaci, quindi meglio evitare il più possibile gli incon�tri, sia in pubblico che in privalo. Perfino sulla scalinata, ira lei e l'auto�re, in smoking con papillon e fascia rosso fuoco, c'è sempre stata la Deneu�ve a fare da barriera Silvio Orlando, protagonista di «Preferisco il rumore del mare» di Mimmo Calopresti, al Festival solo per mezza giornata cau�sa impegni teatrali, coglie l'occasiono per lanciare una bella frecciala alla Stampa italiana: «Per tutto l'inverno, leggendo i giornali, si è avuta l'impres�sione che il nostro cinema sia morto e defunto, Poi c'è stalo un signoro francese che ha detto no ai nostri film e tutti voi giornalisti vi siete arrabbia�ti. Insoiiuna, perlomeno si potrebbe evitare di fingersi sorpresi» Bernar�do Bertolucci, intervistato su «Le film francais*, (lice sconsolato che in Ita�lia «la perdita d'identità è talmente forte da aver immerso il cinema in una crisi confusionale, Il provinciali�smo è cosi soffocante dio non si riesce più a sognare e far sognare». Trapelano, intanto, mentre si avvici�na la chiusura con il Pahnares, le prime indiscrezioni sui lavori della giuria dove pan; che le forti personali�tà del presidente Hesson e (lei giuralo Irons abbiano fjia avuto modo di scontrarsi vivacemente. Insomma, sulla Croisctle si litiga, e non solo nel modo plateale e fracasso�ne che ha mandalo all'ospedale, l'al�tra notte, sette partecipanti alla colos�sale rissa avvenuta all'entrata del Palm Beach, mentre dentro ora in corso la festa per il film «Honest» di Dave Stewart, protagoniste le Ali Saints. Al F-'eslivai lo scontro è d'obbli�go, prima di tutto sui film. Ieri, all'uscita della proiezione per la slam�pa di «Dancer in the dark», c'erano f'.iornalisii che si fronteggiavano mi�nacciosi gridando chi allo schifo chi al miracolo. All'entrata, invece, alle olio e trenta del mattino, si erano accapi�gliali, in un diluvio di grida, fischi, proleste, e non tanto d'intervento della polizia, i possessòri di tessera professionale e gli invitali con biglietlo, rimasti fuori perchè la sala, nono�stante l'ora, era già pienissima. D'al�tra parte l'oslililà tra festivalieri e sorveglianti del Palais è una tradizio�ne della kermesse, rinnovala ogni anno da furenti corpo a conio agli ingressi dello sale; cosi come è prassi che la festa anti-Aids promossa da Liz Taylor si trasformi puntualmente in una battaglia tra fotografi, operatori e cronisti a caccia di immagini e dichia�razioni volanti di star. Mono male che, ogni tanto, una vera diva, come Catherinf.Deneuve sul set di «Dancer in the dark», si preoccupa di appianare i contrasti e ricreare un clima sereno: «Non ho mai visto un film che non venga realizzato tra problemi e difficoltà, più è impor�tante e più questi aumentano». Dei contrasti tra Bjòrk e Lars von Trier, tutti e due in odore di Palma, si è parlalo, dice Deneuve, fin troppo: «Lui è un grande, Bjòrk una persona unica, timida, fragile. I tre mesi di uprese sono stati per lei una prova molto pesante, è abituata a lavorare in un universo intimo e personaale, ritrovarsi ogni giorno sul set, osserva�la da tanta gente, è veramente troppo per una come lei. Comunque que lo che conta è il risultato». E se con Bjòrk Deneuve dice di aver stabilito un rapporto mollo stretto, protettivo, ma allo stesso tempo ludico, Lars von Trier, arrivato in Costa Azzurra a bordo del suo camper, sfidando la nota fobia per �viaggi, non esita ad ammettere che «nel film non tutto è andato come avrei voluto; Bjòrk non è un'attrice di professione, poteva reci�tare solo attraverso rìdenlificazione totale con il personaggio di Selma, e questo con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso». Quando ha scritto il ruolo, racconta Lars Von Trier, non aveva ancora nessuna attrice in men�te, poi ha visto un video musicale dell'artista naia a Reykjavik e ha deciso di chiamarla. Storia diversa quella con la Deneuve che, nel film, è l'operaia amica di Selma: «E' stata lei stessa racconta Von Trier a chieder�mi di lavorare insieme; il copione prevedeva che l'amica di Selma fosse una ragazza d�circa 25 anni con i capelli neri, naturalmente l'ho modifi�calo»). Sopra: Tyra Banks, Laetitia Caso e Stephanie Seymour. Foto grande, ilgmppodi «Dancer in the dark»: Jean-Marc Barr. Peter Stormare. Catherine Deneuve, Lan Vor Trier, Cara Seymour

Luoghi citati: Cannes, Reykjavik