Via i brutti voti dai tabelloni di Maria Teresa Martinengo

Via i brutti voti dai tabelloni Via i brutti voti dai tabelloni Scuola: avvisati i genitori dei bocciati Maria Teresa Martinengo 10RIM0 Hoc-ciati, ma in maniera «soft». Gentilmente, Con l'annuncio che arriva con una letterina aperta dalla mamma al rientro dal lavo�ro o, chissà, con una telefonata all'ora di cena. L'ordinanza n. 12(1 del 20 aprilo scorso ha cancel�lalo in duo righe e mezzo lo choc da tabellone. In pratica, finisce l'ora del «non promosso» che ap�prende il suo triste doslino tra l'esultanza dei «promossi», E inco�mincia quella della «comunicazio�ne provonliva allo famiglio doli' (•sito negativo dogli scrutini e dogli esami». In attesa del riscon�tro da parte dei genitori, niente risultati. «Un'attenzione in più non guasta osserva Bruna Truc�chi, preside dell'istituto compren�sivo "Turoldo" soprattutto nei casi in cui scuola e famiglia non dialogano ancora a sufficienza. Purtroppo, ogni anno, si ripetono i casi di suicidio legati a risultali scolastici negativi: un impatto meno violento della lettura del tabellone mi paro apprezzabile». Nello scuole superiori, però, dove lo bocciature sono più freciuonti, non tutti hanno accolto 1 O.M.n. 12G «Ccxjrdinamento esa�mi, scrutini, iscrizioni, certifica�zioni» con il sorriso. «E' demenziale», sbolla il professor Giulio Cesa�re Ralluzzi, prosido dell'Iti «Avogadro», 1700 allievi, uno dei più grandi ed efficienti isliluli tecnici italiani. «Questa novità e demen�ziale, non perché non sia ben intenzionata ma perché è imixjssibile da realizzare: non ci sono lo potenzialità interne. Evidente�mente dal Ministero escono ordi�nanze fatte da persone che non sanno come fimziona la scuola. Il mio è un istituto severo, con 70 classi. Il numero dei non promos�si ò elevalo, ma in compenso chi osco trova un posto di lavoro il giorno dopo». All'«Avogadrox gli scrutini du�rano 10-12 giorni. «Se dovessimo avvertire por lotterà o por telogramma, si arriverebbe a fino giugno. I ragazzi, giustamente, vogliono sapere e poi andare in vacanza. Aggireremo l'ostacolo mettendo un avviso generico per tulli: il lai giorno facciamo gli scrutini della classo A, il giorno dopo, alla tal ora, potete venire a parlare. Il pun�to è aggiunge cho il rappor�to con lo fami�glie non si risol�ve in via buro�cratica, ma avendo i profes�sori a scuola per più tempio, pa�gandoli di più». Al liceo classico «Gioberti», la preside Angela Suppo è categori�ca: «Si moltiplica la carta. Non so, però, so questo gran scrivere signiflchi qualità. Abbiamo il foglio notizie a metà quadrimestre, col�loqui ogni settimana... Un'ipotesi sulla quale stiamo riflettendo è di invitare i genitori a venire a ritirare la pagella. Anche perché lettere e telegrammi non sono affidabili. Ma questo significa trattare gli studenti come bambi�ni: e tutto per evitare una scoper�ta spiacevole mentre i promossi fanno festa». La professoressa Suppo non concorda nemmeno sull'altra novità: i voti dei boccia�ti devono essere sostituiti da «non ammesso alla classe succes�siva», «non qualificato», «non li�cenziato». «Grazie alla tutela del�la privacy qualcuno potrà andare in giro dicendo che è stato boccia�to con tutti sei. E non ci sarà un riscontro pubblico». Molto più conciliante, invece, è Maria Luisa Vighi Milello, presi�de del liceo scientifico «Giordano Bruno», altro colosso da 1100 iscritti. «Ho l'impressione che non si tratti di privacy, ma dell'av�vio di un modo nuovo di rappor�tarsi con le famiglie. Nella mia scuola, la mattina dopo pubblica�zione dei risultati facciamo da sempre un incontro di "riorientamento" con i docenti. La bocciatura è dolorosa solo se non ci sono medicine pronte». Il problema dei tempi stretti per la comunicazione? «C'è sicuramen�te. Potremo ovviare usando la posta prioritaria man mano che finiamogli scrutim». «Migliorare il rapporto con le famigbe è condivisibile osserva Enzo Pappalettera, segretario del�la Cisl-Scuola ma non alla fine di un percorso. A questo punto c'è invece il rischio di creare tensio�ne per i carichi di lavoro non programmati». Le bocciature arriveranno in maniera più «soft» L'ordinanza era stata emessa dal ministro Berlinguer Istituti non tutti preparati L'ex ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer, a sinistra il ministro dell'Università e Ricerca Scientifica Ortensio Zecchino