I Ds: con le liste pulite il quorom c'era

I Ds: con le liste pulite il quorom c'era I Ds: con le liste pulite il quorom c'era E lo Sdi si ribella a Bersani: «agghiacciante» sarà lui Maria Grazia Brugone ROMA Quattrocentodiecimila elettori residenti all'estero cancellali perchè morti, privi di indirizzo o perchè le cartoline sono tor�nate indietro. Il Viminale dà i numeri dell'operazione «puli�sci liste», e adesso non sono solo i referendari ma anche i Ds a reclamare per il mancato esito della consultazione del�l'anno scorso, «bucato» per un pugno di voti. «Abbiamo la conferma che nel '99 il quorum c'era ampiamente» dice Botte�ghe Oscure in una nota. E chiama a raccolta gli elettori di un anno fa: «1 quasi 22 milioni di cittadini italiani che si espressero per il s�al maggiori�tario hanno subilo una colossa�le truffa e hanno oggi una ragione in più per confermare il loro voto domenica prossi�ma». «Adesso basta che le stesse persone che il 18 aprile sono andate alle urne vi ritornino che la vittoria è assicurata», fa eco Mario Segni, ricordando che allora il quorum mancò per 150.000 voti e «si sarebbe già vinto». Ma le polemiche sulla can�cellazione dei nomi senza indi�rizzo dalle liste dell'Aire U'Associazione degli italiani al�l'estero) che sale, dopo che si è scoperto che tra i «cassati» c'è anche il nome di Sophia Loren Ila quale peraltro da venl'anni non avrebbe più volato in Italia) sconsigliano per ora agli slessi referendari di intentare cause giudiziarie per corregge�re il vecchio voto «Pensiamo a quello odierno» taglia corto Peppino Calderisi. Mentre lo Sdi mette le mani avanti: «So�stenere la retroattività della legge pulisci-liste è impossibi�le, sarebbe come presumere oggi chi era effettivamente irreperibile un anno fa». I socialisti (astensionisti) ri�spondono per le rime anche al ministro dei Trasporti Pierlui�gi Bersani, che in un'intervista alla Stampa ha definito «ag�ghiacciante» l'invito ad aste�nersi dal voto. «Agghiaccianti sono le parole di Bersani, che è un ministro del Governo Ama�to il quale ha appena ribadilo la sua neutralità» stigmatizza il capogruppo alla Camera Gio�vanni Crema. E per il non volo si schierano i «cugini» della Lega dei socialisti Claudio Mar�telli, Bobo Craxi e Gianni De Michelis. Astensionisti e anti-aslensionisli si fronteggiano sempre più duramente nell'imminen�za del volo. «Il quorum non c'era l'anno scorso e non ci sarà», profetizza un ispiralo Umberto Bossi, contrario a «un maggioritario che mira a toglie�re voce al territorio, tagliando popoli e campanili per dar spazio alla società multirazzia�le». Il Senatur predica la diser�zione dalle urne come il suo allealo Silvio Berlusconi, come l'Udeur (proprio ieri Mastella si è detto preoccupato di una possibile vittoria del Si al que�sito sui licenziamenti facili), come il Ppi e la Cisl di Sergio D'Antoni, il quale continua a chiedere l'astensione «per non peggiorare le condizioni di vita di milioni di persone». Ma il fronte favorevole al voto e al S�all'abolizione della quota proporzionale negli ultimi giorni si va arric�chendo di nuovi adesioni. In prima fila sono gli imprendito�ri. Dopo l'appello di Confindustria (rinnovai o ieri dal diretto�re generale Innocenzo Cipollet�ta), tocca a Federraeccanica pronunciarsi per due S�al quesito elellorale e all'abolizio�ne dell'articolo IS dello Statu�to dei lavoratori, «che non significa liberta di licenziare». 1 giovani confindustriali an�nunciano per domani un «referendum-day» in molte città italiano. A Roma Edoardo Gar�rone incontrerà a piazza Montecitorìo dei leader politici e distribuirà cartoline-invito al voto por sensibilizzare l'opinio�ne pubblica proprio sul ionia dell'abolizione del proporzio�nalo. E, mentre al comitato «E invoce noi voliamo» arrivano nuovo adosionilfra gli altri, Francesco Nuli, Margherita Buy, Ornella Vanoni, Claudio Domane), scondono in campo le donno, ritenute le più «a rischio» di non volo. Dalla componente femminile dei de�mocratici e dall'Arcidonna arri�vano invili «a partecipare in maniera massiccia» alla con�sultazione referendaria. E si mobilita la Federcasalinghe di Federica Gasparrini, cho propo�ne addirittura uno sciopero dallo mansioni domestiche per domenica: «Mandiamo figli e mariti al fast food e andiamo a votare». Cosi il leader dell'Asinelio Arturo Parisi si lascia andare alla speranza di farcela. «In questi ultimi giorni si registra un clima più positivo. K una mano co la sta ciancio Berlusco�ni... Chi di astensionismo feri�sco, di astensionismo perisce». La Federcasalinghe «Domenica niente lavori domestici Andiamo a votare»

Luoghi citati: Crema, Italia, Roma