Una cornamusa dalle Asturie
Una cornamusa dalle Asturie Hevia, da domani il tour italiano Una cornamusa dalle Asturie José Angel Hevia I0HIN0 Arriva por la prima volta in concerto in Italia José Angel Hevia, il Mike Oldfìeld dei nostri giorni. Trentadue anni, asturiano, dopo ave inventato la cornamusa elettronica si è trovalo nell'inverno scorso dopo uno spot della Opel che sparava la sua «Busindo Reel» proiettato dalle montagne cantabriche ai vortici delle classifiche intemazionali con l'opera prima «No nian's land»: un disco che con furbizia mescola world music, echi di new ago e pop. Adatto soprattutto a far da sottofondo a massaggi ayurvedici e (Miro dentistiche, l'album ha vendu�to finora un milione e mozzo d�copio, rendendolo ricco all'improvviso; «Ma ricco non e chi ha mollo, quanto chi necessita di poco», ci ha spiegato Devia al telefono alla vigilia della partenza per l'Italia, tradendo la prudenza della sua saggezza contadina. Aveva imparato l'amore por la cornamusa all'eia di dieci anni: «A quei tempi, suonalo la "gaita" nello Astu rie ora associalo ai bifolchi di campagna. Ci chiamavano "la generazione del biberon" e non oravamo più di 25 in tutta la regione. Mia madre ha pianto la prima volta che mi ha visto suonare in pubblico, perdio le cornamuse erano sinonimo di vita rustica e feste contadine, musica porgli ubriaconi attacca li alla mescita del sidro». Fortuna che le mamme non sempre ci azzeccano: diventato insegnante di cornamusa, sei anni fa Angel José Hevia, davanti a una classi; che faceva troppo rumore, ha avuto l'idea d�metter le cuffie allo strumento, per non disturbare i vicini; da l�alla digitalizza�zione della gaita, 6 slato un lampo. Oggi Jose Angel Hevia ha (piasi pronto i! secondo ed, sul quale è avarìssimo di informazio�ni: «Dovrebbe uscire a settembre ed ó pratica mento finito, mancano solo alcuni interventi di artisti internazionali che non posso ancora svolare. Rispot lo al primo album, ci sono diversi�tà e similitudini: chi ama il pop lo troverà più folk, e viceversa». Si dice fioro di aver reinventa�lo un genere; «Il recupero della nuova generazio�ne dove passare por una musica da ascoltare, decontestualìzzata; l'unico modo per toner viva la tradizione, è di incorporare elementi attuali». A mola fra vecchie e nuovo composizioni, spiega, saranno anche i concerti del tour italiano: «Dna performance di transizione fra la terra di nessuno e il futuro, con dentro l'esperienza di questi due anni». Il giro sarà spezzato da un'opportuna apparizione a «Domenica In» il 21 prossimo, giorno di referendum; fra gli otto elementi che lo accompagnano dal vivo, con buona pace della mamma c'è anche sua sorella. Maria José; Hevia: «Suona vario percussioni tradizionali asturiano, come il tamburo a cordo che si sposa bone con la cornamusa». Ma lei si ritiene un artista o un missionario della cornamu�sa? «Sono un artista, io, e non voglio portare nessuna bandiera. La cornamusa ha grandi radici dentro un popolo, ma in questo periodo di nazionalismi il modo migliore di portare una bandiera è. uno solo; non portarla affatto». Le date del tour: domani Rovcruto, 19 Torino, 22 Roma. (m. ven.j José Angel Hevia
Persone citate: Angel José Hevia, Devia, Hevia, Jose Angel Hevia, José Angel Hevia, Maria José
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