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Telefonica acquista l'americana Lycos Gli spagnoli si aggiudicano per 12 miliardi di dollari il quarto portale degli States Telefonica acquista l'americana Lycos Primo «shopping» europeo in Usa Gian Antonio Orighi MADMID Dopo aver espugnato l'America Latina, la «Telefònica» di Juan Villalonga, la prima azienda di telecomunicazioni di Spagna e la seconda per capitalizzazione di Borsa di Kurolandia, ha mes�so ieri a segno il suo primo colpo grosso negli Usa. «Terra Networks», la sua filiale in Inter�net, ha acquisito por 12 miliardi di dollari «Lycos», il quarto portale de(',li States, E' una data storica per la (Je: per la prima volta un provider europeo com�pra una società Internet Usa. Il «conquistador» Villalonga, che ha condotto personalmente le trattative, è il presidente della nuova società (la cui sede sarà a Waltham, Massachusets), che avrà una capitalizza�zione di borsa pari a 22 miliardi di dollari. L'accordo tra le due aziende, nell'aria da f'iorni, è stato confermato ieri pomerig�gio dall'agenzia statale spagno�la «Efe». lid annunciato ufficial�mente da Villalonga allo 22 di ieri sera a New York, dopo la chiusura di Wall Street, insieme al presidente del portaleRobert Davis, che sarà l'amministrato�re delegato del nuovo gigante on-line. «Terra» pagherà oj;ni azione di «I.ycos» con 1,7 azioni delle sue. La clamorosa stoccata è stata accuratamente preparata. Non a caso ieri mattina «Telefònica» (che da gennaio può operare sul mercato italiano ov'è presente, detenendo il A'.ì"Ai del capitale, nella romana «TelefonicaAcea»), ha sfornato i risultati del primo trimestre. L'utile net�to della compagnia privatizzata da Aznar nel '97 è stalo di 340 milioni di euro, 134,17"^) sui primi tre mesi del '99. Il fattura�to è di 0447,6 milioni di euro, l 33'Xi sull'analogo periodo del�l'anno scorso. La compagnia di Villalonga, il cui azioni-ita di riferimento ò la banca Bbva di Ybarra con r8,8nX), ha guadagna�to alla chiusura del fixing di Madridil4,r.7'K,. «Terra Networks», con poco più di un anno di vita, ha una capitalizzazione di borsa di 17.180 milioni di euro, il triplo di «Lycos», Nel primo trimestre 2000 ha registralo perdile nette pari a 70 milioni di euro. Il suo e-husiness è stalo di 30,8 milio�ni di euro, più o meno la metà di «Lycos», che ha fatturato 68,57 milioni di dollari. E' il primo portale in lingua ispano-portoghese del mondo, con 1,99 milio�ni di clienti. Opera in Spagna, Brasile, Messico, Usa, Cile, Ar�gentina, Perù e Guatemala, «Lycos», il cui azionista di riferimento, con il 17X è il gruppo finanziario «Cingi», ò il quarto portale Usa dopo «Aol», «Yahoo!» e «Microsoft». Inoltre, insieme al gigante multimediale tedesco «Bertelsmann» e presen�te sul mercato europeo con «Lycos Europe», che quota a Francoforte. Il «New York Ti�mes» di ieri avanzava l'ipotesi che «Bertelsmann» pagherà un miliardo di dollari per essere il «provider di contenuti» negli Usa del nuovo «e-gigante». La slorica acquisizione di «Lycos» permetterà a Villalonga di penetrare nel mercato in lingua inglese, sia negli Usa che in Europa. Negli States, finora il suo «tallone d'Achilìe», l'obietti�vo del «conquistador» ò diventa�re leader della Rete in spagnolo, lingua parlata da ben 40 milioni di statunitensi. Grazie a «Bertel�smann» entra pure nel mercato tedesco, che registra la maggio�re penetrazione Internet d'Euro�pa. Ma l'acquisizione del portale statunitense va al di là dell'e-business. Villalonga, 47 anni, so�prannominato «il Saturno delle comunicazioni», ex amico d'in�fanzia del premier popolare Az�nar ed ora in rotta di collisione con l'Esecutivo di Madrid, era dato da tutti per spacciato dopo la fusione fallita con la olandese «Knp», Un'operazione stoppata proprio dalla golden-share mi�nacciata dal governo spagnolo. Adesso il «conquistador» ritor�na protagonista. E la sua poltro�na, prima traballante, è diventa�la più solida di una roccia. I GRANDI «PROVIDER» I PRINCIPALI PROTAQONISTI NEGLI USA DEL SETTORE. CON ACCANTO IL NUMERO ^ DI ABBONATI (cifre in rnilionl) ' Società . Abbonati, 3) ] 4) J| PRODIGY * inclusi gli abbonati della divisione Compuserve