Poliziotto uccide il rivale in amore di Alessandra Pieracci

Poliziotto uccide il rivale in amore Genova, il primogenito aveva chiesto al padre di insistere perché la madre tornasse Poliziotto uccide il rivale in amore «I miei duefìgli rivogliono la loro mamma».. poi ha sparato l'intero caricatore e si è costituito Alessandra Pieracci GENOVA Un vicesovrintendente di polizia ha spaiato all'impazzata l'intero carica�tore, 15 pallottole calibro 9 parabel�lum della sua Beretta 92 d'ordinanza, uccidendo l'uomo che riteneva re�sponsabile dell'abbandono della mo�glie. Poi, tornato a casa, ha posato la jistola, ha chiamato il fratello pernon asciare i figli soli ed è andato a costituirei ai carabinieri della vicina casenna. Teatro della tragedia, l'estre�ma periferia ex industriale della Valpolcovera, nell'entroterra del Po�nente, L'assassino confesso è Domenico Roda, 41 anni, in forza presso il Repar�to Mobile di via Sardorella, a Bolzaneto. Un uomo, come raccontano i colle�ghi, «tranquillo, normale, anche se addolorato per la separazione». Da nove mesi la moglie, Giuseppina Savaia, 36 anni, l'aveva lasciato, andando a vivere con un fratello nello stesso quartiere. Nella casa di via Pieve di Cadore era rimasto il figlio più gran�de, sedicenne, mentre il secondogeni�to, cinque anni appena, viveva un po' con il padre, un po' con la madre in attesa dell'affidamento da parte del tribunale: l'udienza per la separazio�ne legale era fissata al 5 giugno. La moglie del poliziotto frequentava un operaio edile con un precedente per rissa, Tonino Laconi, 37 anni, separa�to e senza figli, Domenico Roda non si dava pace per la fine del suo matrimonio, tentan�do in tutti i modi di convincere la donna a tornare in famiglia, finché i rapporti tra i due si erano deteriorati, arrivando alle denunce. Il maresciallo della stazione dei carabinieri aveva preso a cuore la situazione del collega ed era diventato una sorta di confiden�te per i suoi sfoghi e la sua disperazio�ne: «Lo capivo, era una brava persona che si era visto crollare il mondo addosso», «I miei figli rivogliono la loro mamma, il grande mi chiede sempre di fare in modo che tomi», diceva il marito abbandonato. Lunedi mattina il sovrintendente si era presentato regolarmenle per il turno di servizio. Poi, la sera verso le 19, era tomaio dal maresciallo di Pontedecimo, per l'ennesimo sfogo. Sembrava tranquillo, quando si era deciso a tornare a casa. Invece il sovrintendente ha deciso di afirontare il nuovo compagno della moglie. Tonino Laconi aveva accompagnato a casa Giuseppina intomo alle 23, con la sua Ford grigia. Poi era tornato in via San Quinco dove un cortile è stalo trasformato in un buio posteggio con�dominiale, con sbarra e cancello. Do�menico Roda aveva lasciato l'auto poco distante e lo aspettava nel po�steggio. Il poliziotto questa la sua versio�ne si avvicina per parlare, chiedere anche duramente all'uomo di farsi da Darle, di lasciare Giuseppina perché a famiglia si possa ricostituire. L'ope�raio reagisce con veemenza, risale in auto, parte e si fa addosso all'altro, tenta di investirlo. Il poliziotto si butta di fianco, poi, infuriato, si alza e afferra la pistola d'ordinanza, comin�ciando a sparare all'impazzala. Le pallottole perforano la carrozzeria. Poi, riuscito ad avvicinarsi, il poliziot�to spara attraverso il finestrino e colpisce il rivale con 4, 5 proiettili. L'uomo si accascia sul volante, la macchina si va a schiantare contro un fiutone posteggialo nel cortile. Qual�cuno lia sentilo gli spari e chiama il 112, Arrivano i carabinieri e ricoslruiscono l'accaduto. Stanno per andare a cercare il poliziotto a casa, ma nel frattempo l'uomo telefona al mare�sciallo di Pontedecimo annunciando il suo arrivo. Si presenta con l'avvoca�to Andrea Martini che lo assisteva nella causa di seiiarazione. Fa ritrova�re la pistola a casa, accompagna gli invesligalori \».r un sopralluogo nel I)osieggio. «Mi voleva investire, non ho capilo più nionle», la sua giustifica�zione [Xjr la furia omicida. I colleghi: «Una brava persona, gli è crollato il mondo addosso. Il maggiore soffriva per la separazione» La scena del delitto con la Ford Fiesta dell'ucciso crivellata di colpi

Persone citate: Andrea Martini, Beretta, Domenico Roda, Giuseppina Sava, Poliziotto, Tonino Laconi

Luoghi citati: Genova