I MISTERI DEL MUSEO EGIZIO

I MISTERI DEL MUSEO EGIZIO RACCONTO A PUNTATE I MISTERI DEL MUSEO EGIZIO Caccia a un assassino di 3500 anni fa Im UOMO alto e magro ' camminava nella priI ma sala del Museo Egì�zio, tra le statue d�diorite e di granito rosa: la dea Sakhmet con la testa di leonessa, il faraone Ramasse II sul suo trono, il dio Amon con le sembianze di un ariete... «Roberto Sivieri?», chiese l'ispettore Arcandì. L'uomo alto e magro si girò, rivelando un volto che sembrava scavato dal vento dei deserti. Era un ex archeo�logo, ora addetto ai rapporti esteri del museo. «Sivieri, sì, sono io. Lei è l'ispettore, vero? Mi hanno detto che vuole interrogare tutti. Ma se deve farmi le classiche domande da film di Perry Mason, posso già ri�sponderle: ero in buoni rap�porti con Francesco Donati e non conosco nessuno che vo�lesse ucciderlo». «Mmm. E che cosa sa del�l'assassino di Tebe?» buttò li Arcandì. Sivieri s�stupì. «Quella è una ricerca che stava svolgen�do Francesco. Chi gliene ha parlato?». «Ha importanza?». «No. Comunque io so quel�lo che sanno gli altri: durante uno degli ultimi scavi nella città di Tebe, in Egitto, è stato rinvenuto un papiro redatto dallo scriba di un tale Unis, ufficiale del faraone Tuthmosi I, vìssuto nel 1500 avanti Cristo. Il documento parla di una serie di feroci delitti compiuti da un miste�rioso assassino che strappava il cuore alle sue vittime. Que�sto, nell'antico Egitto, aveva un significato particolare; il cuore era considerato Tarnma di un uomo, senza la quale era impossibile raggiun�gere l'Aldilà, attraverso il rito della psicostasia descrit�to nel Libro dei Morti». «Psico...che?» disse Arcan�dì. «E cos'è il Libro dei Mor�ti?». «Una raccolta di formule e testi funerari scritti su papiri arrotolati, che gli antichi egi�zi ponevano nei sarcofagi o tra le fasce delle mummie. La psicostasia era la pesatura del cuore del defunto: Thot, il dio con il volto di Ibis, mette�va sul piatto d�una bilancia la piuma di Maat, dea della giustizia; sull'altro piatto Anubi, il signore dell'Oltre�tomba con corpo umano e testa di sciacallo, poneva il cuore (e cioè l'anima) di un uomo. Se il cuore risultava più pesante della piuma di Maat il defunto veniva divora�to dal mostro Sobek, una sorta di uomo-coccodrillo. «Ma torniamo ai delitti di Tebe. Tra i sospettati c'erano ministri ed esponenti del cle�ro, per i quaU l'ufficiale Unis chiedeva al faraone Tuthmo�si l'autorizzazione a procede�re. Noi non sappiamo se quel visto venne mai concesso. Ma, secondo Francesco Dona�ti, il papiro di Unis nasconde�va una serie di indìzi che potevano rivelare l'assassi�no; e da mesi, ormai, lui cercava di decifrarli». «E c'era riuscito?». «Che io sappia no. Posso chiederle perché le interessa questa storia, ispettore?». «Perché un assassino atti�ra sempre un altro assassi�no». Claudio ChiaverotU (3 continua) Prosegue la pubblicazione del racconto a puntate «I misteri del Museo Egizio», scritto appositamente per «TorinoSette» da Claudio Chiaverotti, sceneggiatore di fumetti, autore tra l'altro di numerose storie di •Dylan Dog». Questa è la terza puntata, l'ultima che appare anche sul�le pagine di «TorinoSette» cartaceo: dalla prossima setti�mana. «I misteri del Museo Egizio» continuerà in esclusiva sul nostro sito intemet all'indi�rizzo httpV/www.lastampa. lt.ZRubricheZUItlmaZRubriche/ lstZto7Zmlsteri.htm ' Papiro di Kha: le figure divine rappresentano la fenice e l anima vivente (con la testa umana e il corpo di uccello) e illustrano i capitoli S4 e S5 del «Libro dei Morti» (Museo Egizio di Torino)

Persone citate: Claudio Chiaverot, Dylan Dog, Francesco Donati, Perry Mason, Roberto Sivieri, Sivieri

Luoghi citati: Egitto, Torino