Proviamo a toccare la pelle degli altri

Proviamo a toccare la pelle degli altri Proviamo a toccare la pelle degli altri ROBERTO DENTI LA libertà di lettura, condizio�no essenziale per svilupparne l'interesse e la passione, ò un elemento che non piove dal cielo ma che va sviluppalo nei ragazzi con suggestioni e suggeri�menti ofTerti al momonlo opportu�no o senza imposizioni. Ricordava Gianni Rodari (del quale quest'an�no ricorrono i vent'anni dalla scom�parsa) che il verbo «leggero» non animelle rimperalivo. Lo occasioni di cui dispongono gli adulti se davvero lo vogliono sono infinite: la disponibilità di libri è oggi talmente vasta cho non rosta che scogliere tra le numerosis�sime offerto editoriali. Invoce di discutere spesso senza cognizio�ne di causa se il libro ha un prosenle e un avvenire di fronte ai nuovi mezzi di comunicazione, sa�rebbe invoco opportuno conoscere lo opero d�narrativa e di divulga�zione in grado di suscitare curiosi�tà in persone i ragazzi elio da soli non sono in grado di maneggiare un palrimonio in «rado di oftrire slimoli cho facilitano la conoscen�za del mondo che li circonda. Quattro, almeno, le ragioni cho inducono oggi a considerare indi�spensabile e detorminanto l'utiliz�zo della narrativa slraniora che proviene da Paesi o da etnìe diver�se dalla nostra tradizionale area culturale, un'area londenzialmenle indirizzala a proporre le opere di scrillori dalla pelle bianca come l'unico campo del quale sia valido occuparsi: i ragazzi possono oggi relazio�narsi a scuola (se si escludono alcune scuole privale cho di fatto accettano soltanto slraniori ricchi) con compagni di pollo diversa, con i quali può apparire difiìcile instau�rare un primo contatto; la televisione porto nelle case informazioni su genti lontane, dal�la mentalità e dai costumi scono�sciuti, per le quali sarebbe bene non limitarsi ad attenzioni mera�mente folcloristiche; il rapporto con IVallro», se approfonaito anche attraverso la lettura, consente quell'arricchi�mento umano e culturale senza ii quale restiamo individui mediocri e insensibili. Anche le emozioni vanno coltivate e non circoscritte a ouel poco che rientra nella cosid�detta sfera istintuale; è possibile rispondere alla curiosità di conoscere mondi carat�terizzati da concezioni e da modelli narrativi inimmaginabili nella tra�dizione culturale occidentale (per noi adulti è sufficiente ricordare quanto ci hanno regalato gli scritto�ri sudamericani, a cominciare da Macunaima di Mario Andrado, po�co ricordalo ma ancora disponibile nelle edizioni Adelphi). Fra le ulliniissìme novità del genere vale la pena di segnalare II Nuvolo innamorato e altre fiabe (Mondadori, pp. 131,L. 24.000, con bollissimo illustrazioni di Fabian Nogrin) di Nazim Hikmot, poeta tra i più famosi del Novecento e mollo di moda pochi anni fa per una sua raccolta di grande succes�so pubblicata ne «1 Miti» Mondado�ri. 1 n questo volume H ikmel propo�ne quindici fiabe turche, irascrillo con una cadenza che riunisce poe�sia e tradizione oralo con un ritmo di fascino particolare. Oltre alla fiaba cho dà il titolo al libro, c'è da segnalare «DirifTa diraffa», che se�gue uno schema narrativo assoluta�mente diverso da quello che noi conosciamo attraverso le raccolte dei Grimm, di Calvino e dello slesse l* mille e una notte. Nella prefazio�ne all'edizione russa del suo libro, Hikmot scrive, fra l'altro: «... il mondo dello fiabe, credo, è uno degli ambili culturali dove il nazio�nalismo devastante non la spunte�rà». In tema di fiabe troviamo una serie di collane dedicate ai diversi Paesi del mondo pubblicate da numerose case oditnei, come l'Edi�trice Missionaria Italiana o L'Hormatlan (con testo a fronte e audiocassetta). In particolare la Monda�dori, nella «Fiabejunior» di France�sca Lazzaralo, offro una collana molto curata (al termine della par�to narrativa troviamo una sezione con precise indicazioni geografi�che e antropologiche), che pubblica raccolte di racconti brasiliani, in�diani, nigeriani, egiziani, maghrebini, ebraici, curdi, senegalesi, filippi�ni, zingari, albanesi ecc. Due fiabe nigeriane sono raccon tate {Ilflauto e il tamburo, Monda�dori, pp. 72, L. 11.000) da un grande e famoso scrittore africano, Chimia Achebe. Sette fiabe Yoruba sono raccolte da un altro celebre scrittore africmio, Amos Totuola, nel volume II cacciatore e la don�na elefante (Mondadori, pp. 96, L. 24.000). Al sufismo una tradizio�ne religiosa dell'Islam si riferisce invece il racconto di Hassan Musa, Trappola a cerchio (Jaca 5ook, pp. 50, L. 20.000) con illustrazioni m bianco e nero di forte rilievo grafi�co. Un'antica narrazione messica�na viene raccontata da un vecchio all'autore, che altri non è che il comandante Marcos, capo del�l'esercito zapatista di Liberazione Nazionale: La storia dei colori (Minimum Fax, pp. 38, L. 15.000) con un testo molto avvincente corredato da splendide tavole a colori di un'artista metazeca, Domitilla Dominguez. Storie vere si trovano nell'otti�ma collana «I mappamondi» delle Edizioni Sinnos, con testo a fronte: Rania Hammad, Palestina nel cuo�re (pp. 143, L. 16,000, lingua ara�ba); Maria de Lourdes Jesus, Ven�go da un'isola di Capo Verde (pp. 175, L. 15.000, lingua portoghese); Ribka Shibatu, Aulo, canto-poesia dell'Eritrea (pp. 127, L. 15.000, lin�gua copia) ecc. Sempre della Sin�nos, nella collana «Zefiro», tre rac�conti di Felix Moris Seni-Leroy, Il torrente dei diavoli (pp. 155, L. 16.000, con lesto a fronte in creo�lo). Come si vede, c'è soltanto da scegliere. Prima di chiudere con la narrativa, però, saranno da ricorda�re in particolare, fra i tanti, due notissimi scrillori israeliani che parlano ai ragazzi di un mondo ricco di suggestioni: Amos Oz, con Una pantera in cantina (Fabbri, pp. 172, L. 24.000) o Chaim Potok, con L'albero di qui (Mondadori, pp. 72, L. 24.000). Oltre al piacere della lettura di libri di narrativa bisogna tener presente anche la necessità di far conoscere ai giovani lettori quelle notizie che ci aiutano a conoscere e ad avvicinarci agli «altri». Le propo�ste sono, sull'argomento, numero�sissimo. Mi limilorò a segnalare i primi volumi, di grande formalo, della collana «Le religioni dell'Uma�nità» (Jaca Book, pp. 30, L. 24,000 ciascuno) dedicali all'ebraismo, al�l'induismo, all'islamismo: difficile avere rapporti con individui di altri Paesi se non conosciamo le loro credenze e le loro tradizioni religiose. I libri, dunque, ci sono. Una bibliografia che già indichi le opere più interessanti di narrativa e di divulgazione supera certamente i duecento titoli. Gli adulti avranno il senso di responsabilità di consi�gliarli e di utilizzarli, magari attra�verso quell'infallibile metodo costi�tuito dalla lettura a voce alta? Scoprire tradizioni e mentalità, idee e fedi dei popoli non occidentali, senza limitarsi al folklore: un giro del mondo In tante storie, dall'Africa all'America Latina

Luoghi citati: Africa, America, Capo Verde, Eritrea