Crichton non viaggia nel tempo ma ci spedisce ne Medioevo

Crichton non viaggia nel tempo ma ci spedisce ne Medioevo Crichton non viaggia nel tempo ma ci spedisce ne Medioevo RECENSIONE Dario Voltolini ROMANZO di avventura e intrattenimento, «Timeli�ne» è la combinazione di due ambiti scientifico-di�sciplinari proiettati agli opposti dell'asse temporale, in perfetta analogia, da questo punto di vista, con il celebre «Jurassic Parkx di dieci anni or sono. In «Jurassic Park» le due discipline erano la preistoria e l'ingegneria genetica. In «Timeline» si tratta invece della storia e della tecno�logia basata sulla fisica quanti�stica. «Timeline» è una variazio�ne sofisticata sul tema dei viaggi nel tempo: a uno dei personaggi Crichton può far dire che i viaggi nel tempo sono impossibili, («tut�ti lo sanno»), senza mai smentir�lo. Infatti c'è una sfumatura importante: qui lo spostamento di persone nel medioevo france�se è da interpretarsi piuttosto come uno spostamento in un altro universo, non già in un tempo precedente del nostro uni�verso. Questo è il perno quanti�stico della vicenda. Un fisico geniale e squalo ha sviluppato la tecnologia adeguata al trasferi�mento di informazione, in pac�chetti quantistici, in vari univer�si differenti. Ora, lo sviluppo di questa tecnologia permette di codificare sistemi anche molto complessi (come un organismo vivente), compattarli e ricodifi�carli altrove, cos�come fanno gli algoritmi di compressione che sfruttiamo per man�dare file corposi per posta elettronica. Crichton sa come sciogliere teorie scientifiche compli�cate nelle battute di diàlogo, nei tagli dei capitoli, nelle ripre�se. Sa mescolare la divulgazione alla presentazione dei personag�gi, il tutto immerso nello svilup�po dell'azione. La metafora del fax è centrale: cos�come possia�mo mandare un documento in giro per le linee telefoniche, cosi è possibile trasferire esseri uma�ni. È solo una questione di complessità di calcolo, Dopodi�ché I universo di arrivo jjuò esse�re uno degli infiniti universi di cui si compone il multivorso: la Francia del Trecento vale come Pompei prinuudeU'eruzionB, co�me un qualunque altro momen�to. Ciò che noi chiamiamo «il passato» è staticamente «paralle�lo» al presente, in un altrove discreto che non s�situa sull'as�se temporale. Il Trecento i.rn è prima di oggi, è piuttosto là. Bisogna solo trovare il modo di faxare un corpo da qui a là. Lo scienziato squalo si chia�ma Doniger, la sua azienda è la ITC. La differenza fra un fax e un uomo sembra essere solo di complessità computazionale, mi problema ingegneristico che la tecnologia ha risolto. In verità c'è un aspetto che non si lascia tanto facilmente ridurre al paral�lelo tra un fax e uno spostamen�to di uomini, vale a dire la RECENDaVol IONE o ini differenza fra ciò che nei due casi vie�ne teletrasmesso, in�formazione nel pri�mo caso, materia nel secondo. Crichton aggira l'ostacolo con un certo slancio, no�nostante il suo ca�denzato passo divulgativo proDrio qui si incespichi, calcando a mano sul registro più schietta�mente drammaturgico nei mo�menti cruciali: lampi, distorsio�ni, scariche fanno da sfondo all'invio degli eroi nel «passato» e il momento fatale del trasferi�mento somatico viene condensa�to in un «inspiegabile» turba�mento della coscienza di «circa due secondi». La combinazione di storia e di meccanica quantistica è molto fruttuosa. Il gruppo di ricercato�ri che stanno studiando un sito archeologico rappresentano la nostra cura del passato, cos�come la ITC di Doniger la nostra corsa verso il futuro. Le due tensioni si intersecano in manie�ra narrativamente assai profi�cua, poiché sarà la tecnologia a decidere che il miglior investi�mento futuro sarà quello sul passato: questo è il nodo in cui si intrecciano le linee del tempo, non già i paradossi che hanno fatto la fortuna dei racconti sui viaggi temporali, che qui vengo�no in qualche modo disinnescati grazie a una visione della storia come sistema non modificabile dai singoli. La struttura del romanzo è matura: una prima pane in cui si stabiliscono le pedine dell'azio�ne, il sistema di opposizioni, gli squilibri di informazione, il con�flitto degli scopi, le alleanze e le frizioni, una seconda parte in cui gli avvenimenti precipitano, scanditi da un implacabile cro�nometro che conta alla rovescia trentasette ore. Cos�Crichton mescola gli schemi del viaggio nel tempo con quelli della corsa contro il tempo, fa collidere l'avventura e la divulgazione storica, la corsa a ostacoli e la divulgazione scientifica. Ci sono momenti di opacità (c'è un pasticcio, almeno nella versione italiana, sull'alto me�dioevo e il basso medioevo, che risultano invertiti proprio men�tre si ironizza su certi tipi ameri�cani digiuni di storia), ma sono brevi. La presa che la pagina di Crichton ha sulla nostra atten�zione non ha quasi cedimenti. Anzi, è persino commovente ve�dere con quanta cura l'ideatore di Medici in prima linea si faccia carico dei tempi mentali di rice�zione e lettura di un lettore medio contemporaneo: tanto di cappello, per come ci conosce. I.a tenuta è schiettamente narra�tiva, sono le scene, le immagini e i tagli: è la capacità che certi scrittori best seller hanno di trasmettere film senza un video come interfaccia. Non crediamo�ci tanto a questo Trecento e al computer quantistico. Godiamo�ci le pagine che vanno come motoscafi. «Timeline» combina la Storia con la fisica dei quanti e racconta un «passato parallelo» nella Francia del Trecento: perché cose e persone si spostano in un altro universo, non già in un tempo precedente del nostro universo. Michael Crìchton racconta una avventura ai tempi della Guerra de! Cento Anni In «Ti mei ine» un romanzo che combina storia e tecnologia basata sulla fisica quantistica Michael Crichton, Timeline Garzanti, pp 679, L. 35.000 AVVENTURA

Luoghi citati: Francia, Pompei