Colletti: meglio Montesquieu di Giuseppe Tamburrano

Colletti: meglio Montesquieu PRO E CONTRO LE REAZIONI DEGLI STUDIOSI Colletti: meglio Montesquieu «Ilfilosofo italiano?Piaceva anche a Lenin » polemica Alberto Papua! Perché meravigliarsi se l'in�signe linguista e nuovo ministro Tullio De Mauro lidio stesso giorno lesse l'elo�gio si» di Karl Marx, invitando t\ rileggerne Ir; riflessioni sui diritti, sìa di Giovanni Gentile, valorizzando la sua riforma del�la scuola? Onesta specie di par condicio, tra il filosofo padre del comunismo e quello che legittimò il fascismo, soltanto in apparenza lui il senso di una amciliazione fra opposte conce�zioni, tipo un colpo al cerchio e uno alla bolle. Infatti è noto l'interesso che Gemile mostrò per il pensiero di Marx, al quale dedicò una delle sue prime opere, Im filosofìa di Marx, pubblicata nel 1899 all'età di 24 anni. Esaltamente due anni prima, in una lettera all'amico Honodello Croce, lo invitava a riconoscere al filosofo di Trevi e al materialismo storico il merito di aver «rivelalo il corso necessario della storia». In seguilo le cose cambiaro�no direzioni'. Sul piano scientifi�co Gentile rilesse Hegel alla luce d�uno spiritualismo assolu�to, che lo portò a concepire la realtà come puro divenire del�l'atto del pensiero. Dopo il 1920 ruppe con Croce, abbandonò lo storicismo, offr�al fascismo un sostegno dottrinale con la teo�ria dello Slato etico come espressione dell'Io assoluto e modello dello Slato fascista. Ministro della Pubblica istru�zione nel 1922-24, autore del Manifesto degli intellettuali fa�scisti, quindi direttore dell'Ai ciclopedia Italiana, dopo l'B settembre ader�alla Rsi, in un certo senso consegnando alla storia un altro se stesso. Certa�mente fu questo apparentamen�to con le lugubri ombre dell'Ita�lia di Salò la ragione per cui venne ucciso da terroristi anti�fascisti, a Firenze nel 1944, allentalo di cui si ò a lungo discussa la moralità slorica e politica. Ma l'operazione del mini�stro, se tale era. piuttosto che semplice e curiosa coincidenza, non si è sottratta alle divisioni del giudizio politico, come risul�ta dalle considerazioni di Lucio Colletti, filosofo, studioso del marxismo, parlamentare di For�za Italia, e di Giuseppe Tamburrano, storico, studioso del socia�lismo e autorevole dirigente del Psi, «Io continuo a rispettare Mane come si evince dalle prefa�zioni al Manifi'sto che ho scrit�to sia nel 1985 per le edizioni Laterza sia nel 1999 per la Silvio-Berlusconi dice Colletti -. Fatta questa premessa, mi lascia pero perplesso che i due ultimi ministri della Pubblica istruzione se ne escano uno con la proposta di rileggere Gram�sci l'altro con quella di riscopri�re Marx. Modestamente non tanto tempo addietro io proposi di introdurre nelle scuole gran�di pensatori liberali: John Loc�ke, Montesquieu o Constant, Invece questo paese viaggia su binari obbligati: o Fatima e Padre Pio o Gramsci e Marx, Tu sei ministro, questa scuola è ridotta a un cumulo di rovine e che cosa fai? Berlinguer suggeri�sce Gramsci, De Mauro'suggerisce Marx, che probabilmente non ha mai lotto. E' una cosa mollo italiana, come il puzzo del pecorino», «Io credo invece che oggi sia importante riscoprire Karl Marx dichiara Tamburrano -, ma non quello che si è prestato, volente o nolente, a essere con�traffatto dai comunisti nell'in�terpretazione del marxismo-le�ninismo. E' noto che lui stesso una volta; leggendo lo opertrdfti suoi .allievi, se ne usc�a diresse questo è il marxismo io non sono marxista. Il Marx da risco�prire è quello dell'utopia sociali�sta. E' il Marx che prevede la liberazione dalla schiavitù del lavoro. Oggi che si parla di riduzione dell'orario, di maggio�re Ipazio a disposizione della gente per la vita ' privata, di nuove potenzialità tecnologi�che per più tempo libero, que�sta utopia marxiana apre, in una società in cui il lavoro occupa una parte sempre più marginale, scenari su cui si esercitano fior di intellettuali, purtroppo non italiani, cito per tutti Jeremy Rifkin. Io penso che la riscoperta di Marx vada legata a queste prospettive». Per quanto nguarda Gentile, l'intervento di De Mauro signifi�ca che si distingue il pensatore dal fascista, il filosofo dell'idea�lismo dalla la camicia nera? Dice Tamburrano: «Io vorrei limitarmi a ricordare ciò che sul pensiero di Gentile scrisse Gramsci. Se quella di Gentile era la filosofia dell'atto puro, noi invece disse Gramsci vogliamo una filosofia dell'atto impuro. Intendeva una filoso�fia dell'impegno reale, secondo la tesi di Feuerbach sugli intel�lettuali che non devono accon�tentarsi di capire il mondo ma devono piuttosto contribuire a cambiarlo». Dice Colletti: «Non mi stupi�sce che il ministro lodi una riforma che è stata grandiosa. Nella relazione che presentai al convegno romano su Giovanni Gentile, qualche anno fa, già console Rutelli, riconobbi il ruo�lo di Gentile e Croce, per dare una base europea alla cultura italiana. Quanto al rapporto con Marx, le dirò che gli scritti di Gentile vennero letti anche da Lenin, non so come, perché di certo non furono tradotti. Ma so che Lenin se ne dichiarò ammirato». Dunque il ministro, accomu�nandoli nell'elogio, non ha fatto che pescare nel pozzo della storia? L'azzurro: «Un provincialismo tutto nostrano che mi ricorda l'odore del pecorino» Lo storico Tamburrano: «No, è importante riscoprire il marxismo non contraffatto» r-DarelnlitrarLucio Colletti il filosofo eletto deputato con Forza Italia e lo storico Giuseppe Tamburrano

Luoghi citati: Firenze, Italia, Salò, Trevi