La Confindustria scende in campo per il Sì di Maria Grazia Bruzzone
La Confindustria scende in campo per il S�La Confindustria scende in campo per il S�Berlusconi: Amato a casa se i referendumfalliscono Maria Grazia Bruzzone ROMA «Senza quorum governo a ca�sa». Silvio Berlusconi fa il bis alzando ancora il tiro. E dopo lo slogan «Stiamo a casa per mandarli a casa» con cui invitava i suoi elettori al�l'astensione dal voto, adesso rilancia e stabilendo la stessa equazione fjià proposta (con successo) per le roKionali, quando aveva invitalo a una «scelta di campo» ottenendo le dimissioni di D'Alema, ades�so chiede esplicitamente che il governo Amato se ne v;idii se il quorum non sarà raggiun�to. «Onesto governo è nato per far svolgere il referendum dice al Tgl della sera e, una volta svolli, se il quorum non dovesse essere racfjiunlo, coe�renza vorrebbe die si dimet�tesse affidando afjli elettori il compito di scegliere la loro maggioranza». Tira drillo, Berlusconi, in�culanti; dell'insofferenza per lo posizioni astensioniste che percorrono lo stesso l'ole, e degli appelli ad andare a vota�re che, a sei giorni dal fatidico 21 maggio, si moltiplicano, non più solo da parte di forze politiche, sindacali, sociali ma finanche dulia società civi�le. Ma tiuil'è, più che appelli al «si» o al «no», ai singoli S'jtvi! leleieiuliiin, la popta in Woco, i.' chiaro, è ormai il quorum, la misura in cui i cittadini si recheranno alle urne a far .stMitire la lóro voce o le diserteranno. Per il voto ò schierata, e non da oj;f;i, Confìndustria. Lo ripetono insieme Giorgio Possa e Antonio D'Amalo, il presidente uscente e quello designalo i quali, coerenti col loro impegno per le riforme e Ijim) allenti ai contenuti, puntaiui a dui! «sì», all'abolizione della quota proporzionale (scheda rossa) e alla cancella�zione dell'articolo IH dello statuto dei lavoratori (scheda arancione). «Andare a votare è importante dicono all'uni�sono Fossa e Amato. L'Italia ha bisogno d�stabilità e il referendum elettorale apre la strada a una riforma che consenta ai governi di durare un'intera legislatura», l�per quanto riguarda i licenzia�menti, «si tratta di adeguare la legislazione italiana a quel�la dei maggiori Paesi indu�strializzati». Un appello ap�prezzato da Luigi Abete, che di Confìndustria e stato presi�dente e si e poi impegnalo in primi! persona nel comitale promotore del referendum anti proporzionale. Per esortare i cittadini a non disertare le urne si è persino costituito un nuovo comitato «per la partecipazio�ne», significativamente intito�lalo «E io invece voto». Ne fanno parte personaggi di varia estrazione e oriontumento: storici come Lucio Villari, giuristi come Vincen�zo Caianiello, scrittori e criti�ci (da Geno Pampaloni a Raf�faele La Capria, da Lidia Bavera a Luciano De Crescen�zo), molti attori e cantanti (Vittorio Gassmann, Sabrina Ferilli, Alex Brilli, Flavio Ba�yer, Franco liattiato, Cateri�na Caselli) nonché giornalisti e opinionisti (Maurizio Co�stanzo, lirnesto Galli della Loggia, Barbara Spinelli,Gior�gio Forattini, Lilli Gruber) e persino divi dello sport (Nino Benvenuti e Marco Turdelli). Da oggi a venerdì,a turno saranno al banchetto allesti�to al Pantehoon per corcare di raccogliere l'uttenziono dei distratti cittadini, o quella dei media (per i quali hanno preparato anche uno spot). La Bai tv, denunciano i referen�dari Marco Taradash o Pappi�no Caldei isi, ha prostato scar�sa attenzione al merito dei Quesiti referendari. Mentre il ds Beppe Giulietti lamenta che sia la Bai sia, soprattutto. le reti Mediaset diano spazio solo alla campagna per il non voto. Il fronte dell'astensione, o meglio del proporzionale, ha reclutata invece Pippo Bando che dopodomani con Gianni [ppolitl coordinerà i lavori della prima convention nazio�nale intitolata appunto al «Proporzionale». Ci saranno il presidente dei senatori di Forza Italia, Enrico La Log�gia, l'ex direttore di TélekaIml Sandro Curzi e il leader della Cisl Sergio D'Antoni. Il quale continua a difendere 1 astensione da chi vorrebbe «criminalizzarla»: «E' il mo�do più efficace per constrastare i quesiti sociali», spiega. Intanto dentro Forza Italia cresce la pattuglia dei non allineati all'astensionismo berlusconiano. A Biondi, Mar�tino e Costa si aggiungono Francesca Scopelliti e il fede�ralista Umberto Giovine, che afferma di conlare su «alme�no venti deputati». E l'intervi�sta di Martino, che sulla Stampa ha accusato i peones azzurri di «servilismo» crea polemiche: Biondi lo attacca: cMi sembra che abbia una visione un po' regale del suo dissenso». Ma il capogruppo al Senato La Loggia lo difen�de: «E' una persona di grande rilievo, e il fatto che abbia opinioni diverse è il segno della democrazia che c'è nel partito». Giorgio Fossa e Antonio D'Amato
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