II segreto di Feltrinelli, uomo solo di Vincenzo Tessandori

II segreto di Feltrinelli, uomo solo Un libro ripropone l'enigmatica figura dell'editore-terrorista II segreto di Feltrinelli, uomo solo Personaggio-chiave per capire gli «anni dipiombo» Vincenzo Tessandori Inviatoa LUCCA Com'era l'Iialia al tempo di Gian giacomo Feltrinelli o della conte staziono giovanile? Ecco una do�manda facile facile, ripetuta or�inai da oltre un iiiirirto di secolo. Lui fu un editore di successo, un personaggio all'eterna ricerca di un ruolo ua protagonista, uno che brucio la propria vita sull'altare dell'utopia, uno dall'animo candì' do di bambino, un irrequieto, E un comunista ribelle. «Un uomo che ha sofferto di solitudine*, precisa Guido Viola e la voce piana corre nella grande sala affrescata di villa Bottini, a Luc�ca, dove ira il pubblico ci sono i ragazzi delia Quinta Liceo Scienti�fico «Antonio Vallisnori» Viola ha scritto nella requisitoria forse più importante della sua vita di magi�strato; (FeltrìnoUl farà, fin clai primi anni della sua giovinezza, una "scella di campo", piuttosto precisa chi; lo condurra, con fana�tica coerenza, lino alla morte di Sogralo. Questa scella di campo sarà quella antifascista». Fu (inol�ia, ricorda, «un'epoca unica». Og�gi è avvocalo, sereno nel ricorda�re, ma allora portava sempre con sé un'arma e lo avevano battezza�to «il giudice con la pistola». Di Feltrinelli; oltre al fatto che aveva chiamato con il suo nome la casa editrice, i ragazzi sapeva�no ben poco e in maniera impreci�sa. Del resto, nessuno li aveva slimolati a guardare questa storia italiana recente e remola fin quan�do Massimo Celiai, insegnante di storia o filosofia, non ha fallo loro leggere, «Giangiucomo Feltrinelli, la dinastia, il rivoluzionario» di Aldo Grandi (editore Baldini tv Castoldi), ""rche certe cose è bone non ignorarle. Il libro è una lucida inchiesta su una stirpe di capitalisti e stilli solitudine di un ribelle d'oro: un lavoro metodico e informato, una cronaca, sotlolinoa Viola, cho «è già storia». Ora i ragazzi sono qui a l'aro domando. Loro, dogli anni Sessanta sanno poco, quanto a! «mitico Sessantot�to! qualcuno ora convinto che lusso un luogo della fantasia, sia pure politica; dell'anno successi�vo ignoravano lutto: eppure, scri�ve Grandi «non fu importante, fu fondamentale»; di quelli sbrigaiivamenle chiamati «di piombo» hanno un'idea l'orse un po' distor�ta e un po' sbiadita. D'altra parte, il vento della conlestazione ha soltanto sfioraio questa città che le Mura paiono dividere dal mon�do. Avrebbe dovuto esserci puro Renato Curdo, alla presentazione del libro, ma l'ex ideologo delle Brigale rosse ha rinunciato «por molivi di opportunità»: in fondo, forse, poco gli si addiceva questa isola bianca dove pure nelle recen�ti elezioni il centro-destra ha fallo il raccolto più ricco della Toscana rossa con un 52 per cento secco. Nel libro, la cavalcala su una stirpe capitalista, diventa eccitan�te quando si arriva a «quegli anni» e alla domanda chiave che si era certamente fallo pure Feltri�nelli: davvero in Italia si rischiò di veder soffocata la giovane de�mocrazia? Era giustificata la gran�de paura del golpe che si viveva nella sinistra più estrema? «Si respirava un clima diverso, c'era un rivoluzionarismo diffuso», ri�corda Viola. «11 maggio francese, lo strado di Milano battute dalle frange di oxtraparlamontari di sinistra e da quelle di destra». Eppoi lo fornicazioni dei servizi segreti, più o meno deviati, la strategia della tensione, e quell'os�sessione dell'ultra sinistra per un colpo di stato di dostra, per i colonnelli ul potere. «Io porto ancora lo scrupolo leso a cercare la verità». Che sembra non essere ancora emersa. «Non ritenevo che i servizi non sapessero niente, di quanto slava accadendo». E nep�pure ora lo crede. Di certo orano al corrente dei piani di Feltrinelli, del follo che sognasse di trasfor�mare la Sardegna in Cuba, il Suprammonto nella Sierra Mae�stra e se slesso nel Che. Lo avevano seguito fino in Carinzia, magari fino a quel traliccio a Segrate, presso Milano, all'alba del 15 marzo 1972. Ma di tutto questo la magistratura non ha mai avuto certezze, lamenta Vio�la. «Feltrinelli ha fallito, non ave�va recepito la realtà italiana ed era lontano dalla visione rivolu�zionaria di altre organizzazioni come le Brigale rosse, per esem�pio». Che lo avevano respinto, anche se lui aveva chiamato il suo gruppo Gap, come le formazioni partigiane. E non legò con i tanti che gli giravano attorno per spil�largli denaro e lo chiamavano "compagno Osvaldo". Ma ebbe almeno un fedelissimo: Giuseppe Saba. «Por anni ho cercato di sopere qualcosa da lui, ma non ha mai parlalo». Più unico che raro, in un Paese dove tutti parlano e molli straparlano. «Comunista ribelle» 111 respinto dalle Br perché lontano dalla loro visione rivoluzionaria Il traliccio presso Segrate dove fu trovato il cadavere di Giangiacomo Feltrinelli

Persone citate: Aldo Grandi, Baldini, Castoldi, Di Feltrinelli, Giangiacomo Feltrinelli, Giuseppe Saba, Guido Viola, Renato Curdo

Luoghi citati: Cuba, Italia, Lucca, Milano, Sardegna, Segrate, Toscana