Amato: prematuro parlare di dividendo fiscale

Amato: prematuro parlare di dividendo fiscale Amato: prematuro parlare di dividendo fiscale Smentite le voci sul Dpef. Parte la verifica sul patto sociale ROMA Niente cifre: il presidente del Consiglio Giuliano Amalo ha Sflombrato il campo dalle voci di questi giorni sull'entità del prossimo dociimento di programtnaztone economico finan�ziaria e della legge finanziaria per il 2001 mentre il ministro del Lavoro Cesare Salvi ha messo in guardia dai rischi doll'eventuale abolizione del�l'obbligo di licenziamento con giusta causa con obbligo di reintegrò per effetto del refe�rendum di domenica prossima: potrebbe provocare una minorc sicurezza sui posti di lavoro. La giornata economica del governo nonostante la pausa (lomenicale iniziava con un comunicalo di palazzo Chigi per mettere fine alle voci degli ultimi giorni sullo sialo dei conti pubblici e sulla possibili�tà di vdrare nuovi sgravi fiscali per 20 mila miliardi di lire. «In relazione recita la nota ai numeri che hanno preso a gira�re con stupefacente disinvoltu�ra stili entità e le destinazioni del dividendo fiscale che la prossima legge finanziaria do�vrebbe distribuire, il presiden�te del Consiglio Giuliano Amato ricorda di averi) appena escluso qualunque anticipa/ione del Upef e della legge Finanziaria proprio perché al momento non si hanno elementi circa la possi�bile esistenza, e quindi l'entità, di tale dividendo». L'unica verità sulla politica economica di palazzo Chigi e che il governo sta stringendo i tempi in vista dello prossime scadenze. Sabato il presidente Amalo ha convocato una riunio�ne dei ministri economici per mettere a punto i temi da affrontare nella prima riunione con i sindacali prevista per domani. Sul tavolo, il comples�so nodo della verifica del Patto per il Lavoro e le modalità per restituire a famiglie e imprese gli eventuali surplus di gettilo nel 2001 slimali ncHìilliiiui Trimestrale di Cassa in oltre II) mila miliardi di lire. Il leader della Cgil Sergio Cofferati ha avvertilo il governo: nei prossi�mi incontri si aspetta un impe�gno nella riduzione delle lasse per pensionati e lavoratori. D'altra parte il prossimo Dpef poggerà le sue basi proprio su la restituzioni,* fiscale e sul rilancio dell'occupazione in Mezzogiorno ovvero su tagli al costo del lavoro e alle tasse, prevedendo una manovra legge�ra di circa 10 mila miliardi. Ma il governo al momento si mo�stra cauto. Il ministro del Teso�ro Vincenzo Visco ha affermato che le tasse verranno restituite «se ci sono i soldi» e il ministro delle Finanze Ottaviano Del Turco ha ammonito a non di�sperdere in riduzioni a pioggia l'eventuale bonus fiscale. Fra le ipolesi in questo momento allo studio dui governo vi è il mantenimento degli sgravi del�la legge Visco a favore delle zone svantaggiate, la proroga del credilo d'imposta per i nuovi assunti, la conferma de�gli sconti fiscali per le ristruttu�razioni della casa e una partico�lare attenzione per la formazio�ne. K proprio ieri il ministro Salvi si è detto favorevole a utilizzare i proventi dela vendi�la del patrimomio immobiliare degli enti previdenziali per mi�gliorare il livello delle prosta�zioni sociali. Dal momento che «i risultati sono positivi ha spiegalo credo e io si debba e si possa valutare con il Tesoro per vedere se e come si possa, una volta acquisito quanto ne�cessario per i conti pubblici, utilizzare questi proventi per le stesse finalità sociali proprie dogli enti». Più complicata di quella fi�scale è la partita del lavoro, su cui pesa l'incognita del referen�dum sui licenziamenti di dome�nica prossima. Il quesito refe�rendario ha avvertito ieri il ministro Salvi «non ci porta al futuro ma a 150 anni fa» perché «indebolendo la tutela dei lavo�ratori sul luogo di lavoro rende più debole la propensione agli altri diritti e agli altri interessi, a cominciare dal fatto gravissi�mo della sicurezza che richiede ancho all'intorno doll'impresa la possibilità del sindacato e dei lavoratori di difendere le condizioni di lavoro risponden�ti alla logge, senza la paura per i lavoratori di essere licenzia�li». «Salvi è senza pudore» ha commentato Honedelto Della Vedova, deputato europeo del�la lista Bonino, perché «il mini�stro finge di dimenticare che il tasso di incidenti sul lavoro, in cui l'Italia vanta l'ennesimo record negativo, si determina oggi con e attuali normative sul lavoro e con la gestione monopolistica e burocratica dell'Inali». [r. r.l m Salvi: con la vendita delie case degli enti si possono migliorare le prestazioni sociali a l II presidente del Consiglio Giuliano Amato (a destra), con il ministro del Tesoro Vincenzo Visco

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