Giallo dietro il suicidio di un soldato di leva di Paolo Colonnello

Giallo dietro il suicidio di un soldato di leva Giallo dietro il suicidio di un soldato di leva Modena, una telefonata all'Ansa: indagate sulla caserma Paolo Colonnello inviato a MODENA E' morto contro un treno disturban�do il traffico. E la festa da debuttan�ti delle adolescenti bene di Mode�na. E la coscienza sopita dei cadetti di Palazzo Ducale. E quella un po' più inquieta di generali e politici che temono l'ennesimo caso di suicidio da nonnismo. Anche se genitori e parenti, in un gioco delle parti che pare invertito, preferisco�no parlare di semplice «incidente». Forse non immaginava niente di tulio questo il soldato di leva Francesco Anluono, 19 anni, origi�nario di Magnano (Napoli), quando venerd�sera, alle 20 e IO circa, mentre aspettava il treno che lo avrebbe riportato a casa per una licenza di tre giorni, si è alzato all'improvviso da una panca della banchina del secondo binario della stazione di Modena, per correre incontro alla locomotiva di un Eurostar diretto a Brescia. Una scena raccapricciante che si è con�sumala sotto gli occhi atterriti di decine di testimoni e di un suo commilitone con il quale aveva condiviso il breve tragitto dalla caserma Pisacane, dove prestava servizio, alla stazione. «Eravamo seduti su quella panca, tranquilli. L'altoparlante aveva appena an�nuncialo l'arrivo dell'Eurostar. Francesco si è alzato e si è messo a correre sui binari...», ha raccontato alla polizia il giovane. Prima di morire il soldato Antuono aveva fallo una telefonata dal suo cellula�re: «Ma aveva parlato tranquilla�mente senza scaldarsi...». Forse al padre, per annunciare l'imminente ritorno a casa con una licenza di tre giorni, ottenuta poco prima dalla caserma, per partecipare alla prima comunione di un nipote. 0 forse a una ragazza, «una francesi�na», dicono gli amici, la sua fidanza�ta. Ora il tabulato dei numeri composti dal cellulare e in mano al pm modenese Pasquale Mazzei che ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di suicidio, acquisendo anche la scheda personale del ragazzo pres�so la caserma Pisacane, dove il giovane era incaricalo dei servizi di mensa per la truppa. I vertici militari e il generale Vallolto, comandante dell'Accade�mia di Modena, dopo aver annulla�to la festa e il gala previsto per ieri sera per i cadolti di fine corso («per noi è come un lutto in famiglia»), hanno ordinalo un'inchiesta inter�na per accertare, come dice il generale, «le condizioni ambientali in cui il giovane viveva nella caser�ma». In altre parole per capire se il giovane soldato, addetto ai servizi di mensa della truppa, un incarico privo di grandi stress o turni impe�gnativi, fosse rimasto vittima di episodi di nonnismo. Un'ipotesi che sembra avvalora�ta finora soltanto da una voce, quella di uno sconosciuto che ve�nerd�sera, un paio d'ore dopo la morte di Francesco, quando ancora la notizia non era di dominio pub�blico, ha telefonato alla redazione romana dell'Ansa dicendo che il giovane «fino a pochi giorni fa era uno dei più allegri della caserma. E' molto strano che ora abbia deciso il suicidio. Qualcosa è sicura�mente accaduto. Indagando bene, in casr -ma si capirà il perchè». Ma in caserma, se comandanti e ufficiali preferiscono non rilascia�re dichiarazioni, i giovani soldati negano in coro che esista il nonni�smo. In particolare nella caserma Pisacane dove tra i 350 soldati di leva, tulli addetti ai servizi della più prestigiosa Accademia, quasi il 60 per cento è originario di Mode�na e dunque privilegiato. Tra l'al�tro, fa presente il colonnello Conti, addetto stampa dell'Accademia, «vi sono ormai disposizioni rigidis�sime per vigilare e combattere questo fenomeno». Che quattro an�ni fa, proprio all'Accademia, nel giro di 6 mesi aveva provocato il suicidio di due cadetti e le dimissio�ni dei vertici. «Da allora, sul nonni�smo qui la vigilanza è altissima. Si tenga presente inoltre che questa sarà la prima caserma ad ospitare, dal prossimo ottobre, le prime donne militari». Infine Francesco Antuono viene descritto da commi�litoni e parenti come un ragazzone pieno di vita, per nulla frustralo dall'esperienza militare e anzi già con le idee chiare sul suo futuro. «Dopo il servizio di leva aveva deciso che sarebbe andato a lavora�re con il padre, imprenditore agri�colo», racconta al telefono il cugino Edoardo: «Francesco era un ragaz�zo allegro ed equilibrato, per que�sto noi non crediamo alla lesi del suicidio, ma pensiamo a un inciden�te». Il ragazzo non ha lasciato messaggi ne, a quanto risulta, ave�va confidalo a qualcuno particolari malesseri o proposili definitivi. «Anzi semmai aveva dei desideri continua il cugina come quello di comprarsi una Mercedes». In una caserma come la Pisaca�ne dove il nonnismo è consideralo un rito del passato e dove la vita non è certo dura come per i futuri ufficiali dell'Accademia, France�sco, tra i pochi a non risiedere a Modena o dintorni, non aveva difficoltà ad ottenere licenze. Cin�que giorni a Pasqua e una «breve» per questo week-end: tre giorni da trascorrere in famiglia, a Napoli, per festeggiare la prima comunio�ne del nipote. Così, sulla morte del giovane fante, la cui salma ieri sera, dopo l'esame del medico legale, è partita alla volta di Napoli insieme ai genitori, è subito calalo un velo di mistero. Suicidio, sostengono gli inquirenti, senza però sapere anco�ra per quale motivo. Incidente, ribattono i genitori e i parenti che non riescono a credere a un gesto cosi estremo del loro ragazzo. For�se soltanto il senso di quell'ultima telefonata potrà risolvere il giallo. Finita una conversazione al cellulare si è gettato sotto il treno in arrivo Ma i genitori: «Una disgrazia, era felice» L'ipotesi «nonnismo»: aperte 2 inchieste Il corpo del giovane militare napoletano Francesco Antuono, travolto la sera del 12 maggio da un treno alla stazione di Modena mentre stava per andare in licenza. Alcuni testimoni del fatto dicono che il giovane, al sopraggiungere dell'Eurostar diretto verso Brescia, si sarebbe alzato di scatto lanciandosi sotto il treno

Persone citate: Antuono, Francesco Antuono, Pasquale Mazzei, Pisacane