«Astensione legittima, ma io ho sempre votato» di Luigi La Spina

«Astensione legittima, ma io ho sempre votato» «Astensione legittima, ma io ho sempre votato» Ciampi inBrasile: un anno fa mi tremarono le gambe... colloquio Luigi La Spina inviato a SAN PAOLO CIAMPI festeggia all'este�ro il suo primo comple�anno al Quirinale incon�trando la grande comunità italiana di San Paolo, al termine del suo viaggio in Brasile. E spiega che, dome�nica, andrà a votare i refe�rendum. E' visibilmente sod�disfatto per i risultati di questo suo esordio extraeu�ropeo da Presidente della Repubblica e si concede a un «botta e risposta» con i giornalisti cbe non si circo�scrive ai temi della visita, come fa abitualmente. Il Capo dello Stato, infatti, traccia anche il bilancio di un anno politico, economico e sociale del Paese, fissa i due fondamentali obiettivi per il prossimo, parla del voto sui referendum di do�menica, dell'immigrazione, della sicurezza, della giusti�zia e vede con favore tutti gli sforzi, compresa la propo�sta del ministro tedesco Fi�scher, per arrivare alla fede�razione politica europea, ^.«Quel 13 maggio di un anno fa ricorda Ciampi lavorai normalmente al Te�soro. Seguii l'ultima parte della votazione alla tv, ma il momento in cui mi colp�l'emozione, quando ti trema�no le gambe perché capisci che qualcosa di grosso tista cambiando la vita, fu quan�do Mancino e Violante mi comunicarono ufficialmen�te il risultato». Il Presidente guarda questo anno con un certo ottimismo: «Non sono pochi gli aspetti positivi per il Paese, se si fa un confron�to fra oggi e ieri, anche rispetto agli indirizzi del mio messaggio. Certo, come nella vita, non tutto va come vorremmo. Abbiamo realizzato e votato con la nuova legge elettorale per le Regioni. Ora va rafforzata la stabilità governativa. A refe�rendum avvenuto e tenendo conto dei suoi risultati, spe�ro che le forze politiche si incontrino per assicurare, con una nuova legge, una maggiore stabilità anche a livello centrale». A proposi�to del voto di domenica, Ciampi ha osservato che «è ovvio» il diritto di non vota�re, ma che lui, dal '46, ha sempre votato: «Ho comin�ciato a farlo tardi, a 26 anni, e l'ho sempre ritenuto una conquista. Prima non era dato di votare. Ritengo che quella conquista, avvenuta nel '46, sia un diritto che si debba sempre esercitare». Il Presidente della Repub�blica, poi, ha affrontato i principali problemi dell'Ita�lia d'oggi. Il viaggio nel Brasile multietnico gli ha dato, ad esempio, l'opportu�nità di parlare dell'immigra�zione: «Certo sicurezza e immigrazione sono temi su piani diversi, pur se c'è anche immigrazione di de�linquenza in Italia. Ricordo con piacere che a Palermo, , alla mia presenza, ci fu una protesta di italiani che la�mentavano le condizioni in cui erano tenuti immigrati stranièri nei centri di raccol�ta. Il nostro Paese ha biso�gno di manodopera e già siamo al punto in cui ci sono limitazioni alla nostra eco�nomia per questo motivo». Ma per Ciampi la questione soprattutto del rapporto Nord-Sud, essenziale per i prossimi anni, va affrontata con metodi nuovi «per assi�curare, ad esempio, posti di lavoro in Africa agli africa�ni». La sua proposta perché in futuro i crediti o, addirit�tura, le donazioni ai Paesi in via di sviluppo siano legati all'impegno per la formazio�ne dei giovani, va proprio in questa direzione. Dopo aver ricordato che in Italia «la lentezza della giustizia, i suoi ritardi» con�tinuano ad essere «un pro�blema fondamentale per il vivere civile», gran parte dell'incontro con Ciampi è stato dedicato all'Europa e al suo sviluppo. Il Presiden�te della Repubblica, dicendo�si d'accordo con il ministro degli Esteri tedesco Fischer, ha ricordato che «da sem�pre» propugna un «rafforza�mento politico dell'Euro�pa», anche por dare saldezza all'euro. «E' inevitabile», a suo giudizio, un coordina�mento dei grandi indirizzi di politica economica dei Paesi membri dell'Ue che parta da quel nucleo di governo europeo coslituilo dagli undici ministri, con la presenza anche della Banca europea, r«Euro 11». Insom�ma, si deve avviare un pro�cesso di «Maastricht politi�ca», anche se occorre rispet�tare i ruoli diversi e le autonomie costituzionali dei singoli Paesi. Di questo problema, di cui ha già parla�to con Chirac e Fabius, Ciam�pi farà il tema centrale dell'incontro con il presiden�te tedesco Rau, previsto nel�la prima settimana di giu�gno a Palermo, «C'è stata in tutta Europa ha ammesso Ciampi come una pausa dopo il raggiungi�mento del traguardo dell'eu�ro. Capita anche nella vita». Ma la ripresa dell'Europa deve essere uno dei due fondamentali obiettivi, del Paese, nel prossimo anno di sua presenza al Quirinale. Anche attraverso la forma�zione «di un nucleo più ristretto» di Paesi che vada�no avanti, in attesa che si aggiungano coloro che «non vogliono o non sono in condi�zioni» di partecipare a que�sta accelerazione dell'unità anche politica dell'Europa. Il secondo obiettivo è quel�lo, ricordato prima, della stabilità governativa, da rag�giungere con un'intesa sulla legge elettorale che «decon�gestioni» anche il clima trop�po polemico tra le nostre forzo politiche». Il Presidente della Repub�blica ha concluso la sua conversazione con i giornali�sti giudicando, il nostro, «un Paese che va avanti». Certo noi siamo critici, al limite dell'aulolesionismo perché «l'Italia e migliore di come, io per primo, ce la rappresentiamo». Questa no�stra «insoddisfazione», «è jositiva. perche é uno slimoo a fare meglio. Sappiamo di poterlo fare. E' comi? quell'atleta ha osservato sorridendo Ciampi che è già campione del mondo, ma sento nei suoi muscoli la capacità di raggiungere an�che il record del mondo» Un traguardo molto ambizioso, indica Ciampi, ma l'ottimi�smo, a tanti chilometri di distanza, è solo una virtù. Il Presidente festeggia il primo anno al Colle con una torta e una candelina con gli immigrati «Quel 13 maggio lavorai tranquillo ma al momento decisivo mi colp�una grande emozione» «In Europa c'è stata una pausa dopo l'Euro: capita con tutti i traguardi» «Basta critiche: l'Italia è migliore di come, anche io, la rappresentiamo» il brindisi fra II presidente brasiliano Fernando Cu doso e il presidente Cinipi