La battaglia silenziosa della veggente

La battaglia silenziosa della veggente La battaglia silenziosa della veggente Dopo 40 anni divulgata l'ultima profezia di suor Lucia Luca Tornasi FATIMA" «Questo r; un giorno molto impor�tante per il Portogallo e per il mondo intero». Tutte qui le po�che parole di suor Lucia, prima della messa, prima del messag�gio del cardinale Angelo Sodano sul terzo segreto. L'ultima dei tre veggenti ha 93 anni ed ha forse terminato la sua ultradccennale e solitaria battaglia compiuta per lare ascoltare non le sue ragioni ma quelle della Madon�na, vista la riottosità delle istitu�zioni ecclesiastiche. Una batta�glia condotta sempre con lo stile di una grande obbedienza e nel silenzio del Carmelo di Coimbra, isolala dal mondo, dalli! polemi�che suscitate dalle sue lettere, quelle vere n quelle apocrife che le sono state attribuite, lascian�do parlare gli altri per lei: il confessore, \\ postillatore della beatificazione, i vari vescovi, Nunzi apostolici che hanno tra�smesso pensieri e parole della religiosa. Sempre con lo scopo di trovare un modo efficace e diret�to per arrivare ai l'api di quésto secolo, per convincerli della ne�cessità di un unico, grande ge�sto: la consacrazione della Rus�sia al cuore immacolato di Ma�ria. Della Russia, nonostante fi�no a dieci unni fa non si parlasse di altro se non di Unione Sovieti�ca. Le apparizioni del 1917 vengo�no riconosciute dalla Chiesa nel 193|1 ; iutl i 943.arri va diil vesco�vo eli Fatima l'ordine di scrivere il «terzo segreto», ovvero la terza parie della rivelazione che la Madonna non voleva si rendesse pubblica Non fino al "1960 o dopo la morte di suor Lucia, secondo l'alternativa che la reli�giosa dOFOtea, poi carmelitana, pose nel 1941 dopo aver finalmenl.e messo per iscritto il conte�nuto dell'ultima parte: 25, forse 28 righe vergate a mano su un unico loglio di catta dopo un lungo travaglio interiore e dopo il permesso esplicito della Ma�donna. Un loglio messo in una busta, consegnata all'allora ve�scovo di Fatima, mons. Da Silva, che solo nel 1957 arriva in Vati�cano. A quanto pare secondo le ricostruzioni successive, mons. Da Silva non aveva voluto cono�scere il contenuto del foglio, ma neanche il Vaticano ne voleva sapere in quelli che erano gli anni peggiòn della Seconda Guer�ra mondiale. Dopo la morte di mons. Da Silva, la busta venne presa in custodia dal Patriarca di Lisbona, il cardinale Cerqjeira e finalmente, il 16 aprile 1957, l'arrivo in Valicano, Ma anche qui, papa Pio XII non volle legge�re e dunque l'onore e l'onere di rompere i sigilli toccò a Giovanni XXIII, che poi mise da parte il testo. Nel 19G3, quando Paolo VI volle conoscerlo, non si riusciva a trovare, finché non venne inter�pellalo mons. Capovilla, che in qualità di segretario di Papa Giovanni indicò dove era stata collocata. Cosa sia accaduto con Giovanni Paolo II è storia nota. Intanto però in tulli questi anni suor Lucia scriveva e cerca�va di far conoscere il suo pensie�ro. Spinta, a quanto pare, da nuova apparizioni della Madon�na: nove, forse dieci, cui seguiva�no altrettante relazioni inviale alla Congregazione per la Dottri�na della Fede, cui corrispondeva la cautela dei tempi lunghi della Chiesa. Una battaglia solitaria affinchè venisse rispettata la vo�lontà della Madonna: il mondo doveva convertirsi e credere, ma soprattutto doveva avvenire la consacrazione della Russia. Suor Lucia ha scritto che le consacra�zioni di lutti questi anni non raggiungevano l'obiettivo espres�so clalla Vergine: la Russia anda�va citala esplicitamente. E nella sua battaglia, nel 1977 volle incontrare il cardinale Albino Luciani, Patriarca di Venezia, per un lungo collcr'.iiw con il futuro Giovanni Paolo I che a quanto pare restò assai impres�sionato dalla conversazione. Tra il 19C9 e il 1979, le lettere di suor Lucia si concentravano sulla crisi della Chiesa, sulla perdila della fedo, sul venir me�no della preghiera. Negli anni Ottanta e Novanta i più famosi «mariologi», teologi specializzali in quella branca che studia la devozione e l'importanza del ruo�lo della Madonna, seppero che la consacrazione del mondo a Ma�ria del 25 marzo 1984, fatta da Giovanni Paolo II, secondo suor Lucia non corrispondeva alle richieste della Madonna. Si disse che quelle lettere critiche della religiosa orano apocrifo. L'unica n non poter rispondere o spiega�re, dal suo isolamento, era pro�prio suor Lucia, fedele all'obbe�dienza e alla consogna del silen�zio. Quella di ieri, dopo tanti anni, è stala la prima uscita pubblica: «un giorno mollo im�portante por il Portogallo e por il mondo intero», ha potuto dire. Non di più, Solo lei sa se la battaglia ingaggiata contro i tem�pi lunghi (Iella Chiesa ó vinta adesso o lo sarà quando il segre�to vorrà rivolalo definilivamonle: passalo il I9G() o la sua morte. A quanto pare si avvera, 40 anni dopo, la prima condizio�no. Isolata dal mondo nel Carmelo di Coimbra, sempre con un grande stile di obbedienza, ha sollecitato i Pontefici a far conoscere il volere della Vergine Per lei la cosa più importante nonostante le resistenze vaticane è sempre stata la consacrazione della Russia al cuore immacolato di Maria L'incontro tra Papa Giovanni Paolo II e Suor Lucia Dos Santos che oggi ha 93 anni

Luoghi citati: Lisbona, Portogallo, Russia, Venezia