LO SPETTRO DELL'UOMO BIANCO di Barbara Spinelli

LO SPETTRO DELL'UOMO BIANCO LO SPETTRO DELL'UOMO BIANCO Barbara Spinelli ALCUNI già parlano di seconda guerra anticolo�nialista dell'Africa, do�po la prima che avrebbe fatto fallimento e lasciato gli africa�ni più amareggiati e poveri di prima: «Giù le mani dall'Afri�ca», intima il colonnello Gheddaf�all'Europa e al presi�dente Prodi, nell'intervista a La Stampa. Altri prevedono cataclismi di vaste proporzio�ni: perché gran parte del continente nero è escluso dalia mondializzazione senza saperne profittare, perché i più cruenti flagelli sembrano aver scelto queste terre per sfrenarsi, perché le catastrofi del Novecento non sembrano aver insegnato nulla, qui, e tendono a riprodursi senza varianti. Il nazismo tropicale che nel '94 ha programmato il genocidio dei tutsi in Ruan�da; le carestie che si ripetono in Etiopia perché il danaro per sfamare gli indigenti con�tinua a esser destinato alle azioni belliche come ai tempi del comunista Menghistu; l'apparizione di capi rivoltosi come Foday Sankoh in Sierra Leone, che pretende di con�durre una guerra civile e non è altro che un adoratore della violenza, specialista di ampu�tazioni di mani, di braccia, di labbra, a seconda dei presunti peccati commessi dai conna�zionali trucidati negli ultimi nove anni (solo tra i bambini, i mutilati sierraleonesi sono 10,000). E in Zimbabwe un altro ribelle, Chenjerai Hunzvi, che con orgoglio si fa chiamare Hitler e aiuta gli ex combattenti dell'indipendenza a occupare le fattorie dei bianchi e a ucciderne i padro�ni. Si aggiungano poi le malattie che decimano gli africani: l'Aids prima di tutte ma anche la malaria e la tubercolosi. L'infelicità senza leggi sembra la sorte del continente. Il terzo segreto di Fatima annuncia che gli eventi apoca�littici sono alle nostre spalle, che «tutto è già avvenuto nel XX secolo», ma qui il secolo è CONTINUA A PAGINA 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Foday Sankoh, Hitler, Prodi, Ruan

Luoghi citati: Africa, Etiopia, Europa, Sierra Leone