Fondazioni all'attacco «Serviamo più che mai» di Luigi Grassia

Fondazioni all'attacco «Serviamo più che mai» Il Congresso: molo propulsivo nella neweeonomy Fondazioni all'attacco «Serviamo più che mai» Luigi Grassia TORINO Innovazione tocnologica e terzo settore dovevano essere, e in buona parte sono effettivamen�te state, i fondamentali oggetti di riflessione del Congresso na�zionale delle fondazioni banca�rie, che ieri a Torino ha dato il via alla sua diciottesima edizio�ne. Ma in più, data la generale ridiscussione del ruolo delle fondazioni stesse, che si inne�sta in una lunga fase di transi�zione non ancora completata, c'è stato spazio per perorazioni appassionate come quella del presidente dell'As�sociazione casse di risparmio Giuseppe Guzzetti, che nella relazione introdutti�va ha tenuto a smen�tire vecchie accuse e luoghi comuni: «Non ci sono intrec�ci incestuosi tra le banche e le fonda�zioni, anzi le fonda�zioni si sono date, autonomamente, ri�gorose regole di in�compatibilità tra l'essere anuninistratori delle fondazio�ni medesime e al contempo delle banche». E ancora: ben lungi dall'essere freno alla cre�scita delle aziende di credito, ha detto Guzzetti, le fondazioni «sono state e continueranno a essere elemento propulsivo del sistema bancario», avendo dato luogo «alle più grandi operazio�ni cu razionalizzazione e ammo�dernamento. Un processo, que�sto, che proseguirà nel rispetto della legge, dando attuazione alle dismissioni del controllo nei tempi fissati». Fra chi sparla delle fondazioni e del loro ruolo Guzzetti ha indicato anche «i manager che a volte cercano qualcuno su cui scaricare le colpe di eventuali insuccessi». Fra i problemi aperti, ha insisti�to sulla necessità di approvare rapidamente gli statuti delle fondazioni, alcuni dei quali so�no stati contestati dal Tesoro. Analizzando l'impatto della Giorglo Gio tecnologia sulle banche, il presi�dente di Banca Crt, Giorgio Giovando, ha osservato che «una strategia di crescita orien�tata soltanto alle economia d�scala può trovare evidenze con�trastanti in molte aziende che fanno invece della specializza�zione il loro punto di forza»; anche nella new economy c'è spazio per istituti di credito medio-piccoli ma dotati di forti radici nel territorio. Giovando ha proposto come modello parti�colarmente idoneo a soddisfare certe esigenze della nuova eco�nomia quello della «aggregazio�ne federale» che ha visto Ta sua Crt partecipare alla fondazione di Unicredito italiano. Andrea Comba, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Tori�no, ha riportato il discorso sul ruolo delle fondazioni e sul terzo settore, ri�vendicando alle pri�me «un intervento cruciale per consen�tire condizioni di soando pravvivenza a tes�suti sociali e reti di solidarietà la cui estinzione sarebbe una perdita grave». Una previsione confortante è venuta dal sottosegretario al Tesoro, Gianfranco Morgando, il quale ha detto che a suo parere le agevolazioni fiscali previste dalla legge sulle Fonda�zioni bancarie, ma contestate dall'Unione europea, saranno preservate. «I benefici fiscali per la tassazione delle plusva�lenze ric&vate dalla vendita del�le partecipazioni bancarie ha affermato il sottosegretario non sono in discussione in quan�to si tratta di misure a favoni di soggetti operanti nel settore del non profìt. Per quan'.o riguarda le agevolazioni alle banche è opinione del governo che le disposizioni legislative non do�vrebbero comportare censure a livello comunitario». Oggi al Lingotto di Torino la giornata conclusiva del congresso. Giorglo Giovando

Persone citate: Andrea Comba, Gianfranco Morgando, Giorgio Giovando, Giovando, Giuseppe Guzzetti, Guzzetti

Luoghi citati: Torino