Seattle si frasferisce a Genova

Seattle si frasferisce a Genova Dal 24 summit di ricercatori e aziende, ma si temono scontri Seattle si frasferisce a Genova Vìa al Salone biotech, gli ultra mobilitati Renato Riso inviato a GENOVA La profezia che tutti fanno è chiusa in una parola: Seattle. Cambia, però, il modo di pronunciarla: con timore o con speranza. A seconda dello stato d'animo con cui si guardano le eterogenee legioni di Lilliput che si propongono di lottare contro gli on�nipotenti Gulliver del mondo e che riuniscono ecologisti e «provos», bu�colici e pacifisti, solidansti. seguaci della bioagrìcoltura e della new age, ambientami, centri cattolici e cen�tri sodali Tra qualche giorno Geno�va, dove stanno riunendosi le avan�guardie di queste schiere, vivrà i brividi di Seattle in uno scontro che tutti si augurano solo ideologico: da una parte il Tebio, primo congresso intemazionale sulle biotecnologie che si propone di riunire «di Gotha mondiale della scienza, le istituzio�ni, i centri di ricerca, le università e le più importanti aziende del settore per mettere a confronto le politiche si sviluppo sostenibili in ambito bio�tech adottate nei diversi Paesi»; dal�l'altra il Mobiltebio, la si^la che riunisce 200 orcanizzazioni strette nella dottrina del «contro»: un grup�po che lievita in continuazione an�che grazie al tam-tam suonato via Internet ed al quale la città è stata «costretta» a concedere lo spazio per una manifestazione-contraltare a quella ufficiale. Schierati sotto lo slogan «ribellarsi è naturale», i conte�statori durante il convegno sull'inge�gneria genetica, che si svolgerà alla Fiera il 24,25,26 maggio, s'incontre�ranno in piazzale Kennedy per rac�contare le ragioni del no. Convinti che Tebio sia avanguardia dei «perì�coli insiti in uno sviluppo non con�trollato, non democratico e non tra�sparente d'un settore scientifico che può avere enormi conseguenze sul pianeta». Per ora, a Genova, con la conces�sione da parte del Comune di questo spazio si è tentato di salvare almeno l'equilibrio cittadino. Sull'intera vi�cenda, già irta di problemi ideologi�ci, si abbatte un ciclone politico la cui onda lunga rischia di raggiunge�re anche Palazzo Chigi: il responsabi�le delle Polìtiche agricole, Pecoraro Scanio, ha ritirato il patrocinio al summit n no è dovuto alla «nuova filosofia del ministero in materia di principio di precauzione e biotecno�logie, come d'altronde esposto da Amato». Il quale presidente del Con�siglio, comunque, si è ben guardato dal cancellare il suo illustre patroci�nio. Cosi come non lo ha revocato il ministro dell'Industria. Nel solco di Pecoraro Scanios'è inserito il respon�sabile del dicastero dell'Ambiente, Willer Bordon: non potendo ritirare un patrocinio mai elargito, ha ritira�to se stesso-, nel senso che non parte�ciperà ad un incontro nell'ambito del summit La Genova delle istituzioni insi�ste. Il sindaco Perini, i vertici della Fiera e della mostra-convegno chie�dono al riottoso Pecoraro Canio di ritornare sul suo gran rifiuto. E il professor Leonardo Santi, presiden�te del Centro di biotecnologie avan�zate con sede nel capoluogo ligure e organizzatore di Tebio, punta il dito sull'atteggiamento non coerente del responsabile delle polìtiche agricole. Va a spulciare gli atti d'un incontro oraimzzato dm Verdi il 22 ottobre dell'anno scorso e ricorda che il ministro, allora, aveva mostrato ben diverse aperture sui temi dell'inge�gnerìa genetica. Sventola gli atti di quel convegno. Santi: «Ecco, allora aveva detto, testualmente, d'essere d'accordo nel 'sostenere anche eco�nomicamente la ricerca e gli investi�menti nelle biotecnologie che siano applicabili alla salute, in tutte le biotecnologie che non intervengano con la manipolazione genetica, so�prattutto non intervengano con quel tipo di modificazione che madre natura non consente e che, quindi, sono considerale vere e proprie aber�razioni"». Ora, s'interroga Santi con vendicativa ironia, perchè Pecoraro Scanio punta b lancia dell'intransi�genza contro questo summit che è esclusivamente «conoscitivo»? «I no�stri intenti aggiunge sono chiar�sin dal titolo: "Biotecnologie: è natu�rale chiedere maggiori informazio�ni"». E spiega che i temi riguarderan�no tra l'altro «il monitoraggio dei rìschi per l'uomo e l'ecosistema, il confronto tra le politiche di viluppo in campo intemazionale, lo stato della ricerca scientifica e le potenzia�lità d�sviluppo...». IL MONDO DELLE BIOTECNOLOGIE MT?^rr^{o:;.i;K^w.itiii.-T^.'^:Mt.rH^ IMW *n INSICUREZZA ALIMENTARE Numero d�persone a rischio H Asia occ America milioni 800 pr 600 J__u_ £200 1 o 1 B 2010 Nord Africa Latina r--j Africa «ib"^jahaiiana ■ Asia del Sud QAsiadeirEit TERRENI COLTIVATI PROCAPITE NEL MOND(5 Acri per persona t!**i!!*e COLTURETRANSGENICHE I960 2000 2040 In miiiom di acri [7S.0I "-^ ■ Mondo V"1 3l.5y^_A fi^*T20.l 1996 1997 1998 w;m;Li:lI.dlu.il.■.l(ùi.il:^il:::lL*l.:.llfl«.Ll4L!.i!l;I.4:u!^l iTormo * S » y "-^ LE 13 "BIOAREE" in lati» sono io "^"c state individuate 13 zone, candidate ' ^ a diventare I cardini del settore. Verona ( ^ queKe 6 sotìo ne| N(:)|.d (Boiogpj X Sardegna Siena \ Roma CGinovav8olojn»N Genova, Torino, Trieste, Verona, Milano) 3 nel Centro (Roma. Siena . Marche) 4 nel Sud e nelle Isole (Napoli, Tarantoa A. Brindisi, Catania Brindili, c . . .•^V Sardegna). Tarmìrfw v -3 Sono stale scelte ' s per la presenza nella stessa ,'"^~-'*'/w zona di centri di ricerca s-^«"'a t specializzati. Napoli LE IMPRESE IN ITALIA In Italia ci Fatturato sono 210 1989 250 mld imprese 1994 1130 mld 2000 4O00 mld Chi decide Il Comitato nazionale per le biotecnologie Istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri valuta e controlla i rischi di agenti biologici La normativa Una direttiva europea del maggio '98 permette di brevettare piante e animali manipolati geneticamente oltre che parti e geni del corpo umano (sono vietati la 'NumenX clonazione umana, la azienda \modificagenetica di ISOÒSy ovuli e L spermatozoi e l'uso di ] embrioni a fini commerciali)

Persone citate: Canio, Leonardo Santi, Pecoraro, Pecoraro Scanio, Perini, Renato Riso, Verdi, Willer Bordon