Maternità, così cambiano i diritti di madre e padre

Maternità, cos�cambiano i diritti di madre e padre GUIDA La nuova normativa è in vigore da fine marzo e riguarda i bebé nati dal primo gennaio del 2000 Lassenza obbligatoria diventa più flessibile e la facoltativa è ammessa/ino agli 8 anni del bambino Maternità, cos�cambiano i diritti di madre e padre PAl'A' e mamma hanno più tempo a disposiziono por accudire i bambini appe�na nati e fino a quando rag�giungono gli Otto anni. S�possono allontanare dal lavo�ro por lo curo legate al bibe�ron e ai pannolini e por quelle derivanti dalle malattie, con un occhio di riguardo per chi è portatore di handicap, OPERATIVITÀ' La legislazione italiana, già molto avanzata in Occidenti;, a partire dalla legge I204 del 1971, compie un ulteriore balzo in avanti con la logge 53/2000, in vigore dal 2» marzo tli quest'anno. Questa legge e immediatamente ope�rativa nella sua quasi totali�tà. Soltanto alcuni aspetti d�i;ssa abbisognano tli appositi decreti del governo per essere operativi (vedi grafico di laio). Sono mollo le at.loso tloi lavoratori sulla legno, in parlìcolare di quelli che hanno bambini piccoli o che stanno per metterli al mondo, ANALISI E' opportuno entrare noi me�andri dogli articoli e dei com�mi della logge, che si rivolano sovonto incomprensibili por via dei continui rimandi alle norme procedenti. Vogliamo porcio fornire ai lettori una guida per orizzontarsi noi percorso, al fine di avere ben chiari i nuovi diritti tla poter far va loro nei confronti del datore tii lavoro e dell'lnps. Non dimenticando elio alcune agevolazioni sono previsto an�ello per i lavoratori autonomi. Vediamo tli tiare un senso logico agli articoli della logge, classificandoli per materia. INDENNITÀ' Le mamme possono, dopo il termine dell'assenza obbliga�toria (tre inosi dopo la data effettiva del parlo), restare a casa in via facoltativa (è una loro libera scelta) por un periodo tli li mesi al massimo, tla consumare entro il primo anno di vita del bambino, Onesto diritto con la relativa indonnita (pari al 30"'.. della retribuzione) viene ricono�sciuto, con la nuova normati�va, anello nel caso in cui l'altro genitore non ne abbia diritto (in quanto, ad esem�pio, disoccupato oppure lavo�ratore autonomo ecc.,). AUTONOME La leggo estende il diritto all'assenza facoltativa anche alle lavoratrici autonomo (col�tivatrici dirette, mezzadre, colono, artigiane, commer�cianti), fino od ora escluse dal beneficio. Le interessate han�no quindi l'assenza facoltati�va romprosa (attenzione!) an�che l'indennità pari al 30'^i del reddito, con due limitazio�ni rispetto alle lavoratrici dipendenti: a) l'assenza può durare fino a tre inos�(e non più sei) entro l'anno di vita del bambino b) il diritto vale solfi per �bambini nati dai 1 ' gennaio 2000 in poi. Per quelli nuli unirti la fino anno 99 non ci sono agevolazioni, ESIGENZE DEI GENITORI In tigni caso la legge 1204/71 viene totalmente riscrìtta por quanto concerno l'assenza facfilUiliva Si supera la barrie�ra dall'anno dèi bambino e se ne può fruirò fino al compi�mento degli otto anni, con un sistema molto articolato, che tiene conto dello esigenze dei genitori entrambi lavoratori. Viene stabilito che ogni genìtore può chiedere l assenza facoltativa dopo ii parto (in tempi diversi, poiché non è ammessa l'assenza contestua�le), pur un tempo complessivo di 10 mesi (in alcuni casi d�1 1, conio vedremo appresso). DOPPIA OPPORTUNITÀ' Vediamo come s�articolano lo assenze tra �due genitori: 1) la mani ina lavoratrice do�po �tro mesi posl-purtinn può chiedere la facoltativa per un perìodo (tutto insieme t^ppure in modo frazionato) fino a sei mesi 2) il papii lavoratore può avere la sua assenza, anch'egli poi un periodo massi�mo tli sei mesi 3) so esisti! un solo gonìtore, l'assenza può ossero chiesta por un massimo di 10 inesì. E' utile ribadire che noi com�plesso �mesi sono 10. Se la mamma ha chìosto già sei mesi, il papà può avere per sé altri quattro mesi come massìino. UNDICI MESI I mesi diventano 1 I quando il patire lavoratore s�astiene dal lavoro per un periodo d�almeno tre niosì. In questa ipotesi, il limite tii aqsènza per l'uomo salo a 7 mesi (e non più 6) e nel complesso l'assenza cumulativa ilei due genitori salo a ululici mesi. Sintetizzando, gli olumont�nuovi rispetto alla legge del '71 stinti i seguenti: a) la facoltativa può essere prosa fino agli otto unni dui bambino b) il periodo d�assenza da sei sale a tlieci (oli) mesi. PREAVVISO Chi si assenta tlovo preavvisa�re il datore di lavoro almeno 15 giorni prima. I criteri e le modalità della comunicazio�ne saranno introdotti dalla contrattazione collettiva. Non è dovuto il preavviso in caso ili oggettiva impossibili�tà d�darlo, MALATTIE Lo assenza dal lavoro sono previste anche in caso di malattia del bambino. Finora la possibilità che non dà diritto alla retribuzione era riconosciuta fino ul toreo an�no d�vita del pupo. Con la nuova legge l'età sale ad otto anni, ina con questa ulteriore distinzione: al por tutto lo muluttìe certi�ficate fino ai tre anni di vita del bambino b) soltanto per cìnquegiorn�lavorativi l'anno por ofjni ge�nitore quando il bumbino ria da tre a otto anni di vita. CERTIFICATO Occorre presentare all'azien�da il cortifìcato modico che attesta la malattìa, rilasciato da sdiiìtario della Usi o con ossa convenzionato (quindi va bene anche il medico d�famiglia). Se il bambino devo essere ricoverato in ospedale e il lavoratore è in ferie, la malattia inlorrompo lo ferie. In ogni caso, por fruire dell'as�senza, il genitore che la chie�de in azienda devo rilasciare una dichiarazione d�respon�sabilità attestante che l'altro gonìtore non sta chiedendo la stessa assenza e non la chiode�rà alla propria azienda. ANZIANITÀ DI SERVIZIO Le assenze facoltative e quel�lo por lo malattie sono calcola�te conni anzianità di servìzio (conio so, in sostanza, fossero stato lavorate), ma lasciano il loro sogno negativo per ferie e tredicesima mensilità, clic saranno riconosciute in misu�ra ridotta, non potendo tene�re conto delle assenze, DUI ORI Di RIPOSO Le donne che, dopo il periotlo d�assenza obbligatoria, rien�trano al lavoro, hanno diritto a due ore d�assenza al giorno per l'allattamento del bimbo (l'assenza è di una sola ora se il lavoro è inferiore a sei ore al giorno). Il benefìcio vale fino all'anno d�vita del bambi�no e dà luogo al pagamento dello stipendio, PARTI PLURIMI La nuova legge prendo atto dell'esistenza di part�plurimi e dice che, in questo caso, lo ore vengono raddoppiate, di�ventano quattro al giorno. In tale ipotesi le due ore aggiun�tive a quelle d�base possono essere prose anche dal padre. Ci può perciò essere il caso della inaimna che ogni giorno esco dal lavoro por due ore e il papà che si prende le altre due. ADOZIONI Tutto ciò che abbiamo finora detto vale anche per i genitori adottivi o affidatari. Se il minore che si prende in casa ha un'età tra 6 e 12 anni, l'astensione obbligatoria e fa�coltativa va esercitala nei primi tre anni in cui il ragazzi�no è entralo nel nucleo fami�liare. COLI Le limitazioni relative alle lavoranti a domicilio e alle colf sono confermale: le inte�ressate hanno diritto solo al�l'assenza obbligatoria e non anche a quella facoltativa. PREMATURI La legge dà piena validità a quanto sentenzialo dalla Cor�te Costituzionale e già applica�to daU'Inps, Quando si tratta d�parto prematuro, i giorni di antìcipo rispetto alla presun�ta data del parto indicata sul certificato medico vanno re�cuperati dalla donna, aggiun�gendoli ai tre mesi post-partura. RICUPERO Quindi, so il bebé s'è affaccia�to alla vita con un mese d�anticipo, ad esempio, la mam�ma ha diritto a non perdere il mese e a restare a casa per �successivi quattro mesi al pf^rto (e non più per i tre canonici mesi). In questo mo�do �conti tornano. Per allun�gare il periodo finale, la don�na deve presentare entro 30 giorni il certificato con la data del parlo, LIMITAZIONI Un'altra grande novità riguar�da la possibilità offerta alla donna d�stabilire lei la scan�sione dell'assenza obbligato�ria. Por legge l'assenza va dai duo mesi prima della data presunta del parto a tre mesi dopo la data effettiva del parto. Da oggi in poi la donna può stabilire di assentarsi un mese prima del parto e fruire successivamente di quattro mesi. C'è quindi un mese di assenza, per cos�dire, «balle�rino», che la donna può avere prima o dopo il parlo. Con una limitazione: il medico specialista della Usi o con essa convenzionato o il medi�co competente per la sicurez�za e salute sui luoghi di lavoro debbono inellore per iscrìtto che la scella della tlonna non dà pregiudizio alla salute propria e a quella del nascituro. INFERMITÀ' E' ovvio che l'assenza obbliga�toria per parto spetti esclusi�vamente alla madre. Vi sono però quattro casi in cui del�l'assenza successiva al parto può fruirò il padre lavoratore in sostituzione della madre. I cos�sono: a) morto della madre b) gravo ìnferrailà della ma�dre e) abbandono della madre d) affidamento esclusivo del bimbo al padre. SOSTITUZIONI L'interessato devo presentare in azienda la certificazione che attesti le condizioni sopra indicato. In caso d�abbando�no basta la dichiarazione d�responsabilità. In quosi�casi sarà il papà ad avere l'inden�nità doll'80%. La legge attua�le stabilisce che �tre mesi non sono perduti ai fini della pensione perché sono coperti da contributi figurativi. CONVIVENZA La logge del '92 consente ai familiari che assistono paren�ti o affini entro il terzo grado, handicappati, di scegliere la sede d�lavoro più vicina al proprio domicìlio, proprio per poter curare gli interessali. La scelta, però, poteva farla solo chi era convivente con l'handicappato e ciò aveva creato molte proteste, perché sovente la lontananza del po�sto di lavoro non consentiva, appunto, la convivenza. Ora la legge toglie il riferimento alla convivenza. CONTINUITÀ' Viene infine stabilito che i permessi si applicano anche quando l'altro genitore non ne ha diritto e anche quando �genitori e i familiari lavorato�ri (rapporto d�lavoro pubbli�co o privato) assistono con continuità e in modo esclusi�vo l'handicappalo, parente o affine entro il terzo grado, anche se non convivente. A cura di MAURO SALVI Ho 2B anni di età e lai/oro da seenni come Impiegata presso una pìccola azienda. Tra quattro mesi nascerà il mio primo figlio e, a dir la verità, non ho capito bene quali sono le novità della nuova legge sulla maternità. Vorrei sapere a che cosa ho diritto. Grazie. ^ jj/ancà Coni/niTorino La legge 53/2000 sui congedi parentali, in vigore dal 28 marzo di quest'anno, garantisce una tutela maggiore della maternità rispetto al passato, aumentando il tempo a disposizione per star vicino ai propri figli e offrendo tale possibilità a entrambi i genitori. Vediamo nel dettaglio che cosa cambia. Riguardo l'astensione obbligatoria, prima rigidamente confinata nei due mesi anteoedenti la data del parto (stabilita presuntivamente dal medico curante) e nei tre mesi successwi all'effettiva nascita del bambino, la novità sta nel fatto che la neo mamma potrà scegliere di utilizzare, in altemativa, solo un mese di assenza dal lavoro prima del lieto evento e i rimanenti quattro dopo la nascita, in modo da dedicare più cure ai neonato Non tutte le nuove mamme, pero, potranno I fruire di tale scelta: un apposito decreto ministeriale dovrà individuare le attività lavorative per le quali la flessibilità non è ammessa. Le maggiori novità riguardano pero l'astensione facoltativa: sia la madre che il padre hanno diritto ciascuno a una propria "quota» di assenze dal lavoro. Mamma e papa ora possono stare vicino al bambino fino ad un massimo complessivo di undici mesi, ma non possono superare individualmente i sei mesi (si arriva a dieci mesi in caso di un solo genitore). Il tutto entro gli otto anni di età del bambino. Infine due parole sui permessi dal lavoro. In caso di parti plurimi le due ore giornaliere per allattamento raddoppiano. Se il bambino si ammala un genitore può assentarsi dai lavoro tutte le volte che è necessario fino al terzo anno di età e per un massimo di cinque giorni dell'anno fino all'ottavo anno di età del bambino. DA RICORDARE ASSENZA OBBLIGATORIA La donna può chiedere di assentarsi dal posto di lavoro solo un mese prima del parto. In tal modo dopo il parto può avere quattro mesi d�assenza. Se il parto è prematuro i giorni persi rispetto alla data presenta del parto sono recuperati dopo il parto, d�modo che la donna sia assente per lo stesso numero di giorni che avrebbe ottenuto con il parto normale. L'assenza obbligatoria post-partum spetta anche all'uomo nel caso di morte o grave malattìa della puerpera, oppure per abbandono del Tiglio da parte della madre o per affidamento esclusivo del bimbo del padre. m Per i periodi di assenza obbligatoria s�ha diritto alla indennità pari air80«fc della retribuzione. La indennità è comprensiva di ogni altro sussidio spettante per malattia. Le colf e le lavoranti a domicìlio hanno diritto solo alia assenza obbligatoria e non anche a quella facoltativa. ASSENZA FACOLTATIVA L'assenza facoltativa supera l'anno di vita del bimbo e può essere chiesta nei primi otto anni del figliolino. Non spetta più per soli sei mesi ma arriva fino a 10 mesi per tutti e due i genitori. Per la donna il periodo arriva fino ad un massimo di sei mesi, per l'uomo altrettanto. Se il genitore è unico gli spettano tutti i 10 mesi. Diventa di 11 mesi l'assenza se il padre si assenta per un periodo di almeno tre mesi. Durante l'assenza facoltativa fino al terzo anno di vita del bambino spetta una indennità pari al 30oZo della busta paga e la contribuzione figurativa per la pensione. Per le assenze che vanno dai tre agli otto anni dei bambino la indennità è pagata solo se il soggetto ha un reddito inferiore a 23 milioni 429 mila lire (valore per anno 2000). PERMESSI GIORNALIERI PER ALLATTAMENTO Le due ore di permesso al giorno raddoppiano in caso di parto plurimo. Due ore, in questo caso, possono essere fruite anche dal padre lavoratore. M Le ore spettano solo al padre quando i figli sono solo a lui affidati, quando la madre non se ne avvale o quando la madre non è lavoratrice dipendente. MALATTIE DEL BAMBINO I genitori in modo alternativo possono assentarsi per tutte le malattie del bambino fino ai tre anni di età. Se il bimbo ha un'età superiore ai tre anni e fino ad otto anni sono riconosciuti solo cinque giorni l'anno di assenza. La malattia del bambino sospende le ferie del genitore se dà luogo a ricovero giornaliero LAVORATRICI AUTONOME Per la prima volta alle interessate è riconosciuto il diritto alla assenza facoltativa dopo quella obbligatoria per un periodo di tre mesi fino all'anno di vita del bambino. CONGEDI SPECIALI Sono previsti congedi retribuiti di tre giorni l'anno per decesso o grave infermità di coniuge o parente entro il secondo grado de! convivente. Il congedo sale fino a due anni per gravi e documentati motivi familiari o per patologie. Sono previsti congedi fino a undici mesi nel complesso per completare gli studi o per partec pare ad attività formative diverse da quelle che offre l'azienda. Ci sono congedi per proseguire percorsi formativi offerti da Stato, regioni, enti locali, anche attraverso piani aziendali. LICENZIAMENTO E DIMISSIONI E' nullo il licenziamento della donna in gravidanza e in puerperio, anche quando chiede i congedi spettanti per legge. Le dimissioni presentate dalla donna durante il primo anno di vita del bambino debbono essere convalidate dagli uffici del Lavoro.

Persone citate: Onesto

Luoghi citati: Torino