Quel fascino misterioso della terra degli Etruschi

Quel fascino misterioso della terra degli Etruschi GITE SCOLASTICHE Quel fascino misterioso della terra degli Etruschi UNA statistica dell'Unesco attribuisco all'Italia il 600Zn dei più importan�ti boni culturali del pianeta. Statistiche italiano pongono in Toscana circa la mota di que�sti boni artistici. Vogliamo però parlare qui di una parte della Toscana che sconfina nell'Alto Lazio, ora chiamata Tuscia e, un tempo, Etruria. Sono luoghi densi di monumen�ti, siti archeologici e di panora�mi bellissimi elio giustificano in queste località l'insedia�mento umano fin dalla preisto�ria. Al di fuori dei comuni flussi turistici estivi, cho si fanno obbligo di visitare Vene�zia, Firenze, Roma e se molto audaci Napoli e Palermo, l'iitruria è in realta una dello zone più affascinanti d'Italia, che consigliamo a studenti e insognanti come meta ideale in questo perìodo di gite scola�stiche. Un po' di storia. La zona è stata abitata fin dal paleoliti�co per la sua vicinanza al mare, per la difesa naturale offerta da burroni e fiumi e per il fallo cho si trova (piasi tutta su rocce tufaceo. Il tufo o una roccia abbastanza tenera da essere facilmente scavata e scolpita, ma sufficientemente robusta da reggere il peso dei fabbricati che, dai primordi a tuttora, vengono costruiti con questo materiale. La regione passa, in periodo storico, agli etruschi. Poi la conquista ro�mana, gli anni bui del feudale�simo medioevale, le Signorie, il possesso disputato ira lo polenti Siena e Firenze, i Medi�ci, i Lorena, il Regno d'Italia. Il massimo interesse scientifi�co rimane però incontrato sul mistero etrusco. Ferve ancora tra gli storici la dispula sulla provenienza di questo popolo che le più svariale ipotesi fanno provenire da quasi ogni parie del bacino mediterra�neo, duella che trova maggior favore è che fossero gli anlichissimi l'el.-isgi citali anche nell'Iliade, cacciati dalla Gre�cia, approdati in varie zone d'Italia e poi concentratisi in Etruria, La loro lingua rimane sebbene decifrala in gran parte molto misteriosa, an�che perché sono sopravvissute solo iscrizioni funerarie e voti�ve sulle tombe. DI altro argo�mento i ritrovamenti sono po�chissimi. Gioverà mollo alle nostre conoscenze il recente rinveni�mento in territorio di una lamina bronzea con l'iscrizio�ne, per tre quarti conservala, di un contralto di cessione di terroni. 11 fascino maggiore e dato però dalle tombe. Benché saccheggiate nei secoli da ge�nerazioni di come si chiama�no anche oggi tombaroli, restano unti fonte di meravi�glia incredibile. Autorevoli personalità scientifiche so�stengono comunque che proba�bilmente nella zona sono solo meta le tombe saccheggiate, e moltissime, quindi, rimango�no ancora da scoprire. Ciò dipende dalla forma delle tom�be stesse, infatii quelle a pare�te, fatte a caverna nel tufo, o quelle monumentali esterne, sono state facilmente raggiun�gibili. Ma esiste anche la for�ma a fossa rettangolare coper�ta da una lastra di pietra che ha sopra di se uno strato di terreno tale da non poter ossere raggiunta nemmeno dalla più profonda aratura 0 dalle sonde manuali usalo dai tom�baroli Queste tombe sarebbero ora raggiungibili con una peral�tro costosissima esplorazio�ne dall'elicottero mediante raggi infrarossi che rivelano, con la differente colorazione, la presenza dolio tombe in terreni agricoli apparentemen�te piani e senza alcuna traccia di luoghi covi in profondità. Venendo al pratico por chi volesse veliere i più bei dipinti lombali dell'antichità, dicia�mo che le necropoli spesseggia�no entro i confini dell'antica litruria, che si possono defini�re dal fiume Magra all'alto Lazio, con ad list. l'Umbria e ad Ovest il maro. Cominciamo dalla città probabilmente più imporlanle tra tjuollo ancora attivo, cioè Piligliano. Feudo prima degli Aldobrandoschi e poi degli Orsini, sorgo su uno sperono di roccia tufa�cea tra duo fiumi. L'antica cittadina rinascimenlalo, strelta intorno al palazzo-for�tezza Orsini, è ancora pratica�mente intatta. Nola anche co�me la «Piccola Gerusalomme» por la liberalità degli abitanti verso la fiorente comunità ebraica, è come un grandioso alveare. Lo sperono su cui sorgo è talmente traforalo da sotterranei, antiche tombe ru�pestri, scavi di ogni tipo che, se non guidati, e difficile oriz�zontarsi. La liberalità della popolazione permane anche ai nostri giorni, perché Pitigliano è la sede della Società italiana por la prolezione dei Boni Culturali. Nel vicino Comune di Sora�no è visitabile l'abbandonalo insediarnenlo rupestre di Vilozza, con le sue 200 grotte scavale nel tufo. Altro luogo di irresistibile attrazione è Sovana, piccolo ed intatto borgo con lo strade lastricalo di mattoni rossi, circondala di necropoli elrusche e giusta�mente famosa per aver dato i natali all'umile monacello che divenne Papa Gregorio VII. Il Papa che imposo all'imperato�re di Germania Enrico IV l'umi�liazione di Canossa( 1077)san�c�l'indipendenza dai laici cir�ca la nomina dei vescovi e persegui gli ecclesiastici simo�niaci e concubini. Le infonna�zioni mono alate che possiamo dare sulla zona sono cho cibo e vino sono ottimi e a buon mercato e gli uffici informazio�ne disponibili ed efficienti, atteso che numerosissimi so�no i piccoli musei: uno in quasi ogni cittadina. Il più bello od importante e ritenuto quello di Tarquinia, dove sono stale ricostruite, in maniera perfetta, alcune tombe elru�sche, con affreschi e decorazio�ni al limite dell'incredibile. Altreltanto importante è il museo di Volterra dove, oltre a innumerevoli altre sculture, è conservala «L'ombra della se�ra», cos�chiamala da Gabriele D'Annunzio. Un bronzo di sot�tile adolescente stilizzato in maniera da apparire contem�poraneamente antico e moder�no, quindi eterno. Non possia�mo poi non citare un'attratti�va archeologica unica in Ita�lia. Esiste nella zona una fitta rete di «vie cave», vere strade scavale nel tufo con pareli di altezza maggiore di un uomo a cavallo. Esse permettevano spostamenti al riparo da even�tuali elementi ostili, favoriva�no gli scambi ed i commerci ed ora costituiscono luoghi di enorme interesse archoologico. Un servizio di Massimo Becaltini su «Archeolog'a Vi�va» (marzo-aprile) dà lunghi e dettagliali particolari con bel�lissimi servizi fotografici j.i quanto qui è soltanto accenna�to. La conclusione rimane la slessa di quanto dello all'ini�zio di queste note. L'Italia non è solo falla di luoghi archeolo�gici ed artistici famosissimi. Questa «trascurala» Tuscia dà emozioni indimenticabili. Roberto Martinengo Marquet Nella Tuscia, tra alto Lazio e Toscana, città d'arte, siti archeologici e panorami bellissimi Molte necropoli nonostante i saccheggi ancora da scoprire A sinistra scorci di un insediamento rupestre nel territorio del comune di Sorano, sito abitato fin quasi ai giorni nostri. Accanto l'interno di una delle cavità nate prima come necropoli, poi usate nel Medioevo come stalle e abitazioni. Nel tufo venivano scavati anche focolari, ripiani e canne fumarie

Persone citate: Enrico Iv, Gabriele D'annunzio, Gregorio Vii, Marquet, Orsini, Roberto Martinengo, Sova