Psicologia della fede nel mistero

Psicologia della fede nel mistero PARANORMALE Psicologia della fede nel mistero �, l t e ��o e , ro o �a �ESISTONO i fenomeni para�normali? E' possibile acqui�sire informazioni su eventi lontani nel tempo (precognizio�ne), nello spazio (chiaroveggen�za), percepire i pensieri di altre persone (telepatia), muovere og�getti senza applicarvi forze (psi�cocinesi)? Da quando, 120 anni fa, in Inghilterra nacque la Society for Psychical Research, la conte�stata disciplina della parapsico�logia tenta di studiare scientifi�camente questi fenomeni trami�te i metodi (test di laboratorio, anahsi statistiche) della psicolo�gia classica. Nonostante i suoi sforzi, però, la parapsicologia sembra avere fallito il suo sco�po. La comunità scientifica in�temazionale, tranne pochissi�mi "addetti ai lavori", non è affatto convinta neppure dell' esistenza stessa di questi feno�meni. Giusta cautela: se si pen�sa che accettarli vorrebbe dire buttare a mare molte acquisizio�ni fondamentali della scienza, è ovvio che le prove debbano essere estremamente convin�centi. Invece, la parapsicologia non è stala finora in grado di indicare nemmeno un esperi�mento grazie al quale chiunque possa riprodurre un fenomeno paranormale, o indicarne le leg�gi fisiche. Eppure... eppure le statisti�che dicono che il 40 per cento della popolazione credo all'esi�stenza di qualcuno di questi fenomeni. Tanto è il divario tra queste credenze e ciò che è scientificamente provato, che in molti Paesi sono sorti apposi�ti comitati che vogliono far valere anche in questo campo la voce del rigore e del metodo razionale e scientifico. In Italia per esempio esiste il Cicap (Co�mitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranor�male www.cicap.org), lancia�to da Piero Angela e al quale aderiscono anche mo)ti nomi famosi della scienza, che è da anni impegnato in quella che Lsacondd'alcuni Jje's^imisti è una battaglia parsa ut partenza. Forse la vera domanda da porsi è: perché tante persone credono in ciò che non è dimo�strabile scientificamente? E' ve�ro, ai mass-media ili mistero piace, e le voci scettiche sono spesso ignorate, ma questo an�cora non spiega nulla. Una causa, si ritiene, è la paura dell'ignoto (e della mor�te), e il bisogno di certezze, di dare un senso a ciò che non si capisce, a ciò che non si sa e che nemmeno la scienza sa padroneggiare né prevedere. Tradizionalmente, questo molo è stato assunto anche dalle credenze religiose. La grande differenza è che la religione è un sistema di credenze metafisi�che, mentre il paranormale vor�rebbe essere dimostrabile scien�tificamente. Ma l'altra grande causa della credenza nel para�normale è che molti hanno espe�rienza diretta di fenomeni che non si sanno spiegare, ma che costellano la nostra vita quoti�diana. Suona il telefono e abbia�mo la sensazione di sapere chi è; sogniamo un incidente e il giomo dopo questo si verifica; arriviamo in un posto mai visto e abbiamo la sensazione di es�serci già stati... Queste e molte altre esperien�ze "misteriose" sono esaminate ne «Il sesto senso» (Piemme, 235 pagine, 28 mila lire), il nuovo 1 bro di Massimo Polido�ro, psicologo e segretario del Cicap. Polidoro si inserisce in un filone relativamente nuovo di studi sul paranormale. Non più il tentativo che i parapsico�logi forse hanno storicamente fallito di dimostrare l'esisten�za del paranormale, ma piutto�sto quello di capire le ragioni della credenza in esso. Una linea di ricerca condivisa ormai da molti psicologi (Blackmore a Bristol, Bressan a Padova, Hyman a Eugene, Oregon, Morris a Edimburgo, Wiseman all'Uni�versità di Hortfordsbire) e cho addirittura fu indicata già nel 1875 dal chimico Mendoloev, ideatore della tavola periodica degli elementi. Al termine di esperimenti sull'allora diffuso fenomeno dello spiritismo, egli dovette concludere che in tutti si era verificata una frode o un errore di qualche tipo. Mendeleev, quindi, suggeriva che l'uni�ca indagine di tipo scientifico che restava poteva essere quel�la antropologica, sociologica o psicologica sul diffuso fenome�no della credulità popolare. Luigi Garlaschclli Università di Pavia

Persone citate: Blackmore, Bressan, Piero Angela, Wiseman

Luoghi citati: Edimburgo, Inghilterra, Italia, Oregon, Padova, Pavia