Hackers: una logica di dominio

Hackers: una logica di dominio DIETRO IL VIRUS «ILOVEYOU» Hackers: una logica di dominio Parte una ricerca sulfenomeno aWUniversità di Roma IL virus «Ilovoyou» cho, parti�to dall'estremo oriente, giove�d�scorso in poche oro ha paralizzato milioni di computer in lutto il mondo, ha messo in drammatica evidenza da un la�to la vulnerabilità della rete globale, e dall'altro la forte pericolosità dei pirati infonnatici in quest'ora di e-commerce e di new economy. La facoltà di Sociologia dell'Università La Sa�pienza di Roma tramite l'osser�vatorio Zonit per le politiche sociali, o il Corso di perfeziona�mento in managomonl pubbli�co, etica e procossi decisionali ha appena intrapreso una ricer�ca sulla pirateria informatica: iniziativa, comò si vede, quanto mai tempestiva. Quale personalità si nascon�de in un pirata informatico come quello che ha diffuso «Ilo�voyou»? Cho cosa spinge queste persone a compiere autentici attentati tecnologici? "Le azioni degli hackers, comunque siano motivato, rientrano essonzialmonto in una logica di domi�nio", spiega Paolo de Nardis, ordinario di sociologia e preside della facoltà. Generalmente in�telligenti, individualisti, incapa�ci di interazione umana se non attraverso il computer e forte�mente fiduciosi nel virtuale (in�teso non soltanto quale stru�mento, bens�come fino e valo�re), i pirati informatici sfidano il mezzo, se stossi e il mondo per dimostrarsi capaci di supe�rare i limiti tecnici. Riuscire a violare i sistemi altrui prova la propria superiorità, e, non tan�to paradossalmente, può al con�tempo garantire la sicurezza futura proprio delle vittime, potenziali o reali che siano: non a caso, fra i responsabili di sabotaggi ad alcune multinazio�nali, parecchi sono stati poi assunti dalle stosse. Analogo, il problema della sanità dei computer, special�mente per quanto riguarda i virus. "Gli hackers", osserva an�cora De Nardis autore di tosti come "Sociologia del limito", "Sull'invidia" (entrambi editi da Meltemi), "Il muro d'ombra" (Seam) e "L'equivoco sistema" (Franco Angeli) "si presentano minacciosamente quali novelli untori, ma anche come miraco�losi salvatori, quasi taumaturgi�ci. In quanto gestori del virus infatti sono, potenzialmente, anche gestori dell'antivirus". La finora breve storia della pirateria informatica può per alcuni aspetti richiamare quel�la dei radioamatori; emergono comuni tratti di riservatezza, conoscenza assoluta del mezzo tecnico, antagonismo, passione e intuizione. De Nardis ricorda però il norvegese Linus Thorvall, idea�tore del sistema Linux: geniali�tà a parte, è stata "anche un'ope�razione molto astuta che, diret�ta ai tecnici più interessati a "fare il programma", li esortava a lavorare secondo una logica collaborativa e a una sinergia di saperi. Questa chiamata genera�le all'intelligenza collettiva (in�tesa nell'accezione che ne dà lo studioso Pierre Lévy) finisce con l'incentivare la partecipa�zione di tutti i potenziali pirati, e con ciò, in definitiva, di legittimarU. Tant'è vero che oggi Mclntosh e Windows possono sviluppare, di fianco e in alter�nativa ai loro sistemi, anche il Linux". L'odierna assenza di regole stabilite a livello intema�zionale è il conlesto nel quale gli hackers possono muoversi e agire incontrando ostacoli mini�mi. "Un territorio ormai stermi�nato, virtualmente e potenzial�mente sempre più allargato", conclude il professore, 'ospita il gioco perverso del Far West della new economy, che, anche nel caso della pirateria informa�tica, finisce con il favorire l'ef�fetto jungla. Si profila il rischio è di una guerra totale tra bande rr non dire, hobbsianamente, una guerra di tutti contro tutti) anche perché, dai punto di vista delle dinamiche di grup�po, tra gli hackers non sembra esistere complicità né tantome�no solidarietà". Omelia Rota Come indica il caso del virus «lloveyou» che gioved�scorso ha messo In crisi milioni di computer in tutto il mondo, i pirati informatici sono un mix di intelligenza, asocialità, vandalismo e violenza stilizzata. Uno studio sociologico ora cercherà di capirne meglio la personalità

Persone citate: De Nardis, Franco Angeli, Linus Thorvall, Paolo De Nardis, Rota

Luoghi citati: Roma