Internet: il medium che chiama a colloquio i dialetti del mondo

Internet: il medium che chiama a colloquio i dialetti del mondo Internet: il medium che chiama a colloquio i dialetti del mondo /INCHIESTA di copertina dell'ullimo numero di l~ uWiredn Iwww.win-d. com!. i onsiderala la bibbia per gli addetti ai lavori di Inter�net, ò indicativa; è esploso il boom delle traduzioni digitali, Per un semplice motivo, e cioè che il 70 per citalo del mondo non parla l'inglese, mentre le pagine in mt'ji-sisul Weh sono quasi l'fUi per cento. Secondo «Wired», finora il Web si è rivola�to comilo strumento tecnologi�co perfetto por far ingoiare l'amerìcanizzazione forzata al resto del mondo, Ma presto, prestissimo, l'inglese sarà una seconda lingua, Già ora, dopo i primi tre .com, net e .off,, il quarto 3l .so prevalente sul Web e ,jp (Giapponel e il quitilo e ,de(Germanial. 11 tassodi crosci�la dei domini registrati fuori dagli Usa è già superiore. E secondo i dati della Forrester Research, entro il 2003 gli utenti della Rete di madre lingua ingle�sisaranno solo un terzo dolla popolazioni; online. La sfida? Creare software precisi, solisticati e simultanei por tradurre tutto da qualsiasi lingua nelle liiiginlocali. L'idea di Internet come l'estremo villaggio globale, il medium che chiama lo persone ili tutto il mondo a connettersi e a comunicare, è sul banco di prova Uno degli ostacoli pei raggiungere questo obiettivo, non solo secondo «Wired» ma anche secondo il «New York Times», è lo stato di arretratezza dei servizi di traduzione e degli strumenti ili comunicazione multilingue. Il primo tentativo ili traduzione simultanea onli�ne, diventato un caso emblcmatu o, è stato quello del motoridi ricerca Altavista (babelfish.altavi-.la.comi, che nel 1997 aveva introdotto una versione si-mph co di traduzione per il Web, chiamata Habi-liish lil termine tisatoda DouglasAdams, l'auto re della Guid t degli autostoppi�sti alla Galassia, per descrivere un immaginario congegno di tra�duzione umversalci. li servizio di Altavista traduceva ti-sti in 13 lingue; dall'inglese al francese, dalTìtalianoairinglcso, dal tede�sco al francese, ecc Per usare il servizio, il visitatoridoveva semplicemente t agliare e incolla�re il lesto ni una finestra, selezio�nare la lingua desiderata e clicca�re su un bottone per una tradu�zione simultanea, I risultati era�no comici, se non addirittura catastrofici. In ogni caso, si per�deva quasi sempre il senso del lesto originali!. Sono nati nel frattempo altri strumenti di tra dazione online; l'israeliana Ha bylon iwvvw.babylon.coml offre un dizionario si.-aricabile gratis dal sito (por Windows!, che aiu�ta a pronunciare le parole in inglese correttamente e le tradu�ce poi in dieci lingue, incluso il cinese; ma un altro dizionario è quello dell'italiana Logos (www, logos.ili, la società di traduzioni online di Modena: e-lingo Iwww.e-lingo.com) spedisce an�che e-mail tradotte direttiimente dal silo; e Free Translation (www.freotnmslaiioti.coml tra�duce documenti testuali lino a un massimo di 13 mila parole (circa 20 paginel. Gli stossi pro�grammatori di questo genero di software si rendono conto dol problema di traduzioni troppo lellorali, tanto da perdere lu fedeltà al senso del testo origina�le, e parlano di «traduzione es�senziale», cioè di una traduzione automatica che al massimo la�scia comprendere a grandi linee il senso di un brano. Creare macchino da traduzione davve�ro efficaci richiede uno sforzo formidabile, sostengono Wired e il New York Times. Ma c'è qualcosa che non qua�dra. Non si tratta solo di un problema di software, cioè (li un problema risolvibile con la tec�nologia, lì.' un problema cultura�le lisan.un software traduttore è come doppiare 0 mettere i sottotitoli ai film; ma anche se traduciamo tutto le produzioni americane in italiano, i film di Hollywood restano americani, e quindi il dominio cul�turaliamericano c'è lo stosso. Allora: In�ternet sarà un'americanizzazione globale o un ciberspazio multietnico? In tempi di globalizzazione e di now economy, tra gli americani e la multiculturalità chi vince? Grazie alla Rete il mondo sia por diventare unto americano o lo culture locali emergeranno? Ci sono punti a ANAMa LISI a cra favóre dell'ima e del�l'altra ipotesi. A favore del «ma�de in Usa»? La tecno�logi;!, che e quasi tut�ta americana, visto che lo sono lutti i grandi produttori di hardware e softwa�re (solo qualche nome: Intel, Sun, Ibm, Microsoft, Apple, Oracle...! Poi c'è una maggiore quantità di contenuti in inglese (le pagine in inglese su Internet sono il 70 por cento), perché Internet si è sviluppata e diffusa prima negli Stati Uniti. E, corno nel mondo del cinema, anche online l'industria dei contenuti americani, da Aol Time Warner in giù, ó meglio piazzata delle altro. Renato Soni, il fondatore di Tiscali, a commento della fusione Aol-Time Warner ha dot�to che questa è un'operazione che gli fa temere per l'Europa, cho non ha un analogo produtto�re di contenuti cosi forte, e dove tulio è ancora da costruire. Non solo: c'è la supremazia del dolla�ro come valuta di Internet, per�ché il commercio elettronico sta funzionando per la stragrande maggioranza in bigliettoni ver�di. A favore della multietnicità? Su Inlernet ci sono poche barrie�re a pubblicare in qualunque lingua e qualunque cultura e rivolgendosi a qualunque nic�chia di interessi. E benché in termini assoluti il numero degli americani online sia superiore al resto del mondo o il numero di siti in inglese pure, il numero di contenuti in lingue diverse e il numero di utenti che parlano lingue diverse sta crescendo a un tasso più veloce. Poi prevalgo�no le culture che fanno una politica por salvaguardare la lo�ro specificità. Ci sono grandi culture che si oppongono dura�mente all'americanizzazione. Su questo terreno, i principali giocatori sono Francia, Cina, Giappone. I ladini, per citare una mini-minoranza linguisti�ca, potrebbero scomparire, cer�io, ma i francesi, i cinesi, i giapponesi no. Non tanto por una logica di mercato: il confron�to è nella loro politica culturale, per i grossi numeri della popola�zione, per la lingua cosi diversa e fiora di esistere, per l'attitudi�ne a salvaguardare la loro identi�tà culturale, mollo alla. In Cina, c'è addirittura un controllo poli�tico sulla navigazione in Inter�net: giusto o ingiusto, che piac�cia o meno, ha un sicuro effetto anti-amerìcanizzaziohe. In Giap�poni! l'industria culturale è tale (basta vedére il boom di Pokemon) da influenzare già l'Occi�dente. In Francia, l'avversione agli inglesismi è tale che il lin�guaggio informatico è slato tul�io re-inventalo in francese: com�puter si dice ordinateur; softwa�re, logiciel; hardware, maierieL.E il governo Jospin, costruendo sull'esperienza del Minitel e dei siti locali, ha attivato programmi por trasportare quel�l'esperienza di commercio elet�tronico a funzionare su Inter�net. Cosi aziende corno Canal Plus di Vivendi hanno una politi�ca di produzione autonoma (di film e entertainment) che si tradurrà senz'altro anche sulle attività online. E noi, sistema Italia, che fac�ciamo? Anche gli italiani si stan�no moltiplicando: gli utenti so�no raddoppiati a 5 milioni que�st'anno, ma sappiamo che entro il Duemila saranno già IO. La crescila è rapidissima, grazie anche alla moltiplicazione dei siti in italiano. Noi italiani abbia�mo una barriera nalurale all'in�glese, porche non lo sappiamo, e non ci facciamo una bolla figura. E come politica culturale non possiamo diro di fame, salvo la discutibile iniziativa di un porta�le governativo (prima che cades�se il governo, era slato annuncia�lo il "Portale Italia"...), che però col nuovo governo chissà so si farà. Ma alcuni punti di forza, sui quali dovremmo giocare e che non stiamo sfruttando per nien�te, li abbiamo; come per esem�pio, la lodevole iniziativa cho permette all'amministrazione pubblica di accettare il valore legale della firma digitalo, gra�zie alla nuova legge Bassanini. E' un inizio, è tutto da sviluppa�re, ma da qualche parte bisogna pure cominciare. L'importante è rimboccarsi le maniche o fare dei bei siti. Ricchi di contenuti interessanti, utili e belli. Miglio�ri di quelli americani. Non dipende'dagli altri, ma solo da noi. anna.maseraui lastampa.il II super villaggio in Rete, per diventare veramente globale deve però ovviare all'arretratezza dei servizi di traduzione e degli strumenti di comunicazionemultilingue ANALISI Anna Mascra

Persone citate: Altavista, Anna Mascra, Apple, Bassanini, Forrester, Free Translation, Jospin, Renato Soni