«Giudici, un verdetto senza cuore» di Maria Corbi

«Giudici, un verdetto senza cuore» «Giudici, un verdetto senza cuore» L'albanese scarcerato: l'ira della madre del bimbo «caso intervista Maria Corbi ROMA Loredana, la mamma di Alessandro Conti, il bambino di 9 anni travolto da un'auto pira�ta nell'agosto scorso non ha pace. Al dolore, incancellabile, che l'ac�compagna (l.i quel giorno, si miSchia la rabbia, la delusione per unii giustizia che liti lasciato libero dopo solo 8 mesi l'albanese respon�sabile non solo di aver ucciso con la sua auto il figlio ma anche di non essersi fermalo a soccorrerlo. Bita Panjot all'uscita dal carcere di Prosinone ha detto di essere «contentissimo)) e (li voler partire per rivedere i genitori. Mentre Loredana e il marito, Stefano, non potranno mia più riabbracciare il piccolo Alessandro. E a lenire il loro strazio non ha ceito contribui�to questa sentenza perfetta jxir il diritto (pena concordata e ridotta da cinque a due anni) ma crudele con le vittime. Adesso in questa casa alla periferia di Roma c'è un grande silenzio. Loredana è minu�ta, sembra prosciugata dalla soffe�renza. Il marito non riesce a parla�re, K in unii stanza il piccolo Valerio, cinque anni, disogna una casa, il posto dove, assicura alla mamma per consolarla, adesso vive il fratello. Signora Loredana lei dopo la sentenza ha detto di sentirsi la vera condanna�ta. «E' cosi. Ilo solo 35 anni e sono già vecchia, porterò questo dolo�re fino alla morte. La morte di un figlio e una ferita che non si rimargina. Ci si può lavorare intorno, ma nessuno può riempi�re il vuoto. Vado avanti solo per l'altro mio figlio Valerio». Valerio capisce quello che è successo. «Adesso inizia a rendersi conto che non rivedrà più il fratello. Lo immagina in un altra casa. Spesso la disegna per tranquil�lizzarsi e dare forse conforto'a me e a mio marito». A caldo, dopo la sentenza, ha detto che l'hanno messa in condizione di farsi giustizia da sé. «Ci mettono in questa condizio�no. Guardi che io non volevo la luna, ma solo la giustizia. Non sono una persona che crede nella pena di morte, nella legge del taglione. Ma questa senten�za è inaccettabile. La vita di mio figlio non può valere solo (i mesi di carcere. Mon o giusto. Mi dispiace por Alessandro, è por lui che volevo giustizia e continuerò a lottare». Cosa farà adesso? «E' ancora presto. Sono due gior�ni che non dormo. Ma parlerò con il mio avvocalo e decidere�mo. Intanto appena avrò riacqui�stato un pò di forze voglio scrive�re al presidente della Repubblica Ciampi. A lui, personalmente, voglio chiedere aiuto. Non può non scandalizzarsi con noi per quello che è accaduto». Ha avuto solidarietà dal mondo politico? «Il sindaco Rutelli ci ha dato un loculo al Verano dove ora ripo�sa Alessandro e so che ha fatto dichiarazioni di sdegno por quel che è avvenuto. Da quando è morto mio figlio, poi, i politici più attenti alla nostra situazio�ne sono stati Storace e Fini», Spera ancora di ottenere giustizia? «Mu come? Non so quanto le cose si possano aggiustare. Ci siamo arrampicati finora con questi bei risultati. Adesso siete voi, giornalisti, che dovete dar�gli addosso a questi giudici che non si rendono conto, che emet�tono sentenze senza pensare al dolore che a noi rimarrà dentro pertutta lavila». Secondo il diritto questa sentenza pare essere inec�cepibile. «Ma corno può essere? Gli han�no creduto quando ha detto di non essersi accorto di aver tra�volto due bambini. Pensava di aver urtalo un animale, un sacchetto della spazzatura. In�vece quando io hanno preso era pronto a scappare con la valigia e i soldi. Cosa che non è stata ritenuta grave dai giudici. Si deve fare qualcosa por cambia�re questa legge, altrimenti tutti possono andare in giro ad inve�stire la genie tranquillamente, tanto si resta praticamente im�puniti», Bita Paryot le ha chiesto perdono? «All'inizio, quando lo hanno preso, il suo avvocato ha fatto qualche approccio. Ma lui non ci ha mai scritto. In aula ha detto che siamo tutti razzisti. In ogni caso non avrà mai il mio perdono. Come si può perdona�re chi ti strappa il cuore?». Lei ha detto che ha sentito i giudici in aula distanti, quasi seccati. «Chi sbadigliava da una parte, chi dall'altra. Insensibili. Per noi nessuna comprensione. E ritengo loro più responsabili dell'albanese che ha investito mio figlio. Al procuratore quando è passato vicino a noi ho detto: "«ognuno ha la sua coscienza". Vorrei dare a ognu�no di loro un pezzettino del mio cuore. Solo cosi, forse, capiranno». «Quei magistrati sono più colpevoli dell'uomo che ha investito mio figlio Scriverò a Ciampi per avere davvero giustizia» Alessandro Conti, 9 anni. E' stato ucciso l'estate scorsa mentre girava in bicicletta nel suo quartiere a Roma Bita Panjot il giorno dell'arresto: dopo aver investito il bimbo era fuggito

Luoghi citati: Ales, Roma