«Sanità, errore la riforma senza strutture» di Gigi Padovani

«Sanità, errore la riforma senza strutture» «Sanità, errore la riforma senza strutture» Veronesi: va migliorata. Ppi all'attacco, Amato lo corresse Gigi Padovani La riforma Bindi che obbliga i medici a scegliere l'ospedale? Un errore farla senza strutture. 11 sani�tometro? Abolirlo. No, rimarrà co�si. I medici? Serve loro una iniezio�ne di fiducia per lavorare meglio. Sulla sanità ieri il governo Amato ha di nuovo rischiato un altro autogol, con dichiarazioni del mini�stro della Sanità Umberto Veronesi e del sottosegretario Labate che hanno scatenato le ire dei Popolari, costringendo il premier ad interve�nire per correggere un membro del suo governo. Un'altra giornata nera, con al centro la sanità. E oggi si replica, in un pericoloso incontro dell'esecuti�vo con le Regioni sul sanitometro, in cui il Polo si appresta a dare battaglia. Al Forum della pubblica ammini�strazione, Veronesi non aveva fatto sconti: «Obbligare un modico in un rapporto esclusivo con l'ospedale senza le strutture pronte è stato un errore», «Nel senso aveva aggiun�to che bisogna tenere presente come un rapporto esclusivo possa decorrere solo dal momento in cui l'ospedale abbia le strutture "intramoenia" realizzate». Perciò sarà varata una «task-force» per correggere e rivedere tutto. Quanto ai medici ospedalieri, «bisogna recu�perare le loro motivazioni» perché, «a torjo o a ragione sono demotiva�ti». In serata, le smentite. Dal mini�stero jj,. e fatto sapere come sia l'abolfnone del sanitometro incau�tamente ipotizzata in mattinata dal sottosegretario alla Sanità, Ma�ria Grazia Labale sia un ritorno indietro rispetto alle scelle dell'cintramoenia» non sono affatto nel programma del governo. Chiamato in causa da un durissimo Pierluigi Castagnetti, è dovuto intervenire anche Giuliano Amalo, spiegando che il ministro aveva semplicemen�te proposto di «attuare nel modo migliore e non di rivedere il rappor�to esclusivo dei medici». Veronesi, per la verità, si era tolto cjualche sassolino dalla scar�pa, che poi in parte si e dovuto rimangiare. E giù a precisare, con una nota ufficiale, che la commis�sione di cui aveva parlalo non sarà incaricala di «correggere» l'esclusi�vità di rapporto del lavoro dei medici pubblici, bens�dovrà «trova�re le soluzioni più rapide ed adegua�te per permettere di esercitare la libera professione all'interno del�l'ospedale». Quindi nessuna volon�tà di rivedere quello che ha definito un «importante momenlo della ri�forma sanitaria», risultato «inevita�bile di un percorso storico». Tutte risposte ai difensori d'uffi�cio di Rosy Bindi e della sua rifor�ma, che per tutto il pomeriggio avevano bombardato le agenzie di dichiarazioni. Secco Castagnetti, se�gretario dei Popolari: «11 premier faccia rispellare al ministro Verone�si gli impegni presi». Come dire, nessuna rottura con il passato, il governo può navigare soltanto se mantiene salda la rolla decisa dal D'Alema Bis, Da sinistra commenti ancora più duri. Il Verde Paolo Galletti: sorprendente volontà di boicottaggio. Maura Cossulla, re�sponsabile del settore Stato sociale del Pedi: «impensabile ritornare indietro come chiedono gli interes�si più corporativi della sanità e del 'università». Paolo Ferrerò, se�greteria Prc: è espressione delle corporazioni mediche. In realtà Veronesi aveva enun�ciato anche . concelli di comune buonsenso: «Avere strutture sanita�rie dove la gente lavora malvolenlieri non è una cosa intelligente». Di sicuro del clima infuocato approfit�teranno i rappresentanti delle Re�gioni governale dal Polo nell'incon�tro fissalo oggi al ministero. Un assaggio è venuto ieri dal responsa�bile nella sanità di Forza Italia, Antonio Tomassini: «Siamo alla confusione più assoluta», ha detto riferendosi alla giornata di dichiarazioni e smentite, aggiungendo: «Il professor Veronesi ha confermato di essere un ministro d'immagine privo di ogni potere». L'incontro oggi sarà comunque istituzionale. E' dedicato al sistema di esenzioni fissato dal sanitome�tro, rimasto però finora lettera morta nonostante sia formalmente in vigore, in quanto mancano le regolo sul come applicarlo. Di fatto, nonostante il decreto del governo sia stato bloccato dall'ostruzioni�smo del Polo alla Camera la settima�na scorsa, le Regioni avrebbero dovuto applicarlo subito. Dal mini�stero invece si e inviata una lettera a lutti gli assessorati con le idee guida di cui si parlerà oggi, nelle quali si conferma che i cittadini manterranno il diritto alle esenzio�ni di cui hanno goduto finora. Da lunedi, dunque, non cambierà nul�la fino a che il Consiglio dei minisi ri non varerà le nuove nonne. Tra questi' sarà anche predisposto un modulo semplificato per l'autocertiticazione dei redditi, in base ai quali si entrerà nella fascia degli esenti, non esenti o esenti parziali. «Una commissione per correggere l'esclusività del lavoro dei medici pubblici» Oggi un vertice con le Regioni per discutere del sanitometro: ma non sarà abrogato I ministro della Sanità Umberto Vei onesi