«Basta con i buu, vendo il Verona»

«Basta con i buu, vendo il Verona» IL PRESIDENTE ACQUISTO' LA SOCIETÀ' PER 1 8 MILIARDI E LA CEDERÀ' A 50 «Basta con i buu, vendo il Verona» La clamorosa decisione di Pastorello «spiazza» Prandelli il caso Antonio Paloschi VERONA COLPO di scena a Verona: l'am�ministratore unico Giambatti�sta Pastorello ha annunciato ieri manina, nel corso di una confe�renza slampa, che il Verona è in vendila e che nel giro di 48 ore saranno resi noti i nomi degli «advisor» incaricali di seguire lav trattativa di cessióne. «Le mie di�missioni ha abituiti) sono irre�vocabili, tanto C vero che sto pure meditando di lasciare il 41 per cento delle azioni che detengo nel Siena, società che ha appena con�quistato la promozioni! in serie B. Voglio uscire dal mondo del cal�cio». il Verona attualmente può vale�re più di SO miliardi di lire e appare diffìcile che la sua cessione possa avvenire in tempi strettissimi, Pa�storello ha però escluso di voler abbandonare per molivi economi�ci (avendo compralo per IH miliar�di, avrebbe un guadagno di una trentina di miliardi), e ha ballino più volte il tasto dell'emotività. «In due anni e mezzo di permanenza irt riva all'Adige ha detto ho solo ricevuto insulti da certa stampa e da una parte-tìella tifoseria;Specie da quest'ultima mi sono arrivale le maggiori amarezze. A inizio c^im pionalo avevo promesso 100 milio�ni di premio ai supporter ne! caso in cui avessero vinto il premio "Fair play", attribuito ai tifosi che hanno tenuto un comportamento inoppugnabile durante ii campio�nato. Per tutta risposta mi sono visto esporre, a San Siro contro l'Inter alla prima giornata del mas�simo campionato, uno striscione che recitava cosi: "Pastorello, la curva non si compra". A questo vanno aggiunti i "buu" razzistiche mi costano dai venti milioni di multa in su ogni settimana per capire che la situazione era divenu�la insopportabile. E adesso mi so�no stancalo». Giuslificaziftni che, pur condivi�sibili nella critica al comportamen�to razzista di parte della tifoseria, appaiono comunque labili, in un mondo quello del calcio, nel quale ormai è il business a farla da padrone. E che lo sono ancora di più se si pensa che il «consenso» unanime è un optional in politica e lo è ancora di più nel doralo am�biente calcistico, dove società ben più prestigiose del Verona devono confrontarsi con una slampa non schierata e con tifosi che fanno le bizze. Più giusto rimarcare invece la diversità di vedute con Cesare Prandelli, l'allenatore del Verona chp« invece, godo dei /{ivpri ài 'quella Certa stampa e quella pari? della tifoseria astile a.Pabtofollo/ Prandelli, che^si è dichiartAi e8lèr-^ refallo di fronte alla decisione presa dal suo presidente, avrebbe annuncialo domenica prossima le sue dimissioni dal Verona (ZampaGiambattista Pastorello rini lo sia aspellando a Venezia) ma ora sarà costretto ad aspettare. E se davvero Pastorello dovesse andarsene, non ò da escludere che l'i andeHi,*iii'ronte« proposto concrele ganzale dai nuovi proprieta�ri, possa rimanere in riva alfÀdige (ha un contratto fino al 2003). Se cosi fosse, sarebbe una delle poche volle che un allenatore «cac�cia» un presidente e non viceversa.

Persone citate: Antonio Paloschi, Cesare Prandelli, Fair, Giambattista Pastorello, Pastorello, Prandelli

Luoghi citati: Venezia, Verona