CANNES ai tempi di Internet di Lietta Tornabuoni

CANNES ai tempi di Internet Un incontro sul «cinema futuro», alla presenza di Jospin, ha pre-inaugurato il Festival, che si apre stasera CANNES ai tempi di Internet Lietta Tornabuoni Inviala a CANNES" LK cinema n venir» |il cinema futuro), il convegno che ha pre-inaugurato col suo eser�cito di famosi cineasti interna�zionali, con la ministro francese della Cultura Tasca e con il primo ministro Jospin, il Festi�val 2000 che s'apre stasera, è troppo sbrigativo (due piccole mezze giornate, cinque-sei ore In tutto) per essere serio ma è no giust ficaio segno d'allarme per l'avvenire e cade in un maro di semi-notizie e mini-curiosi�tà. Che si dice? Il film di Huy Guerra, «Estorvo», è tratto da un romanzo di Chico Buarque, da sempre e per sempre star della canzone brasiliana. Arriva Anna Thomson, la meraviglio�sa, pallida, fragile, commovente bionda dal grande petto dei film di Kollek, a suo tempo tanto ammirata al festival di Torino. Il primo film (sulla swinging London dei Sessanta, natural�mente) diretto dal chitarrista degli Eurythmics Dave Stewart è interpretato da tre cantanti degli Ali Saints: serve altro? Nuova formula spettacolare in�ventata per il film di Lars von Trier: aragedia musicale». Se Claude Chaorol ha scelto come sfondo della sua nuova storia l'industria ormai perduta della cioccolata, l'universo delle por�cellane di Limoges e l'ambiente del film in concorso di Olivier Assayas. Arriva il piii bello, Mark Walhberg, ex modello, protagonista di «Boogìe Nighls». Ingmar Bergman non ha mai avuto la l'alma d'Oro: l'avrà attraverso il racconto au�tobiografico filmato da Liv Ullinaiin, «Infedeltà»? Se questo ò un presente, il futuro e incerto. Riuniti a conve�gno, seduti a semicerchio in un bel salone, pronti anche a litiga�re, Wenders, De l'alma, Sidney Lumet, Youssef Chahine, Vinterberg, Egoyan, Mendesdi dAmerican Beauty» e tanti altri L'in�terrogano sull'avvenire del cine�ma nel tempo di Internet. In parte noncuranti, in parte terrorizzati, fingono civilmente di nulla, si dicono conlenti e interessati al nuovo, sicuri della propria sopravvivenza. «Non è la line di un'arte, e soltanto un nuovo modo di "vedere"», dice la vecchia scrittrici; Nadine Gordimer, piccola, canuta, decisa, l.a ventenne regista dell'Iran Sandra Makhmalbaf vede, nel�l'attuale sconvolgimento tecni�co, estetico, commerciale che impone al cinema la sua maggio�ro mutazione dopo l'avvento del sonoro, del colore, del consu�mo domestico dei film in tv e in cassetta, una nuova possibile liberta: «Se filmare diventa po�co costoso quanto scrivere, la centralità del capitale nel pròcesso creativo verrà radicalmen�te ridotta. Anche il controllo e la censura governativa non arrive�ranno a fronteggiare il fatto che gli autori potranno mostrare i loro film su Internet per milioni di spettatori nel mondo, nell'in�timità della loro casa». Secondo il regista asiatico Edward Yang si tratta di «una nuova rivoluzio�no industriale, da sfruttare citi saggezza e creatività». Quello che soprattutto potrà cambiare, ma lui non ne è poi cosi sicuro, dice Brian De Palma, è il siste�ma di distribuzione. Isabelle Huppert, che presiede il conve�gno, vede un pericolo: «Che le innovazioni dividano sempre più la logica artistica dalla logi�ca commerciale, creando da una parte superproduzioni ultrasofi�sticata, dall'altra piccoli film ultraisolati», Molti valutano il rischio di venir espropriati e privati dei diritti d'autore dai nuovi mezzi di diffusione. Ca�therine Tasca, minislro france�se della cultura, ha frolla: «Ci vogliono subilo regolo nuovo, all'altezza della sfida che il cinema si trova ad affrontare». I più grandi registi s'interrogano sull'avvenireSi dicono contenti e interessati al nuovo, sicuri della propria sopravvivenza: fìngono? Lfd Fervono 1 preparativi all'ingresso del Festival di Cannes, si stende un tappeto in attesa che arrivino le star

Luoghi citati: Cannes, Iran, Torino