TATE tanta arte, siamo inglesi

TATE tanta arte, siamo inglesi La regina Elisabetta inaugura domani la nuova sede della più famosa galleria londinese TATE tanta arte, siamo inglesi cattedrale (nel vero senso) che è St. Patii a cui è collegata dal nuovo UilleitomBridgedi Norman Poster inaugu�rato ieri dalla regina Elisabetta. Rina�sce bianca e luminosa, fantastica astro�nave, quasi una sfida al passato fatto di nebbie e carbone e vapore, immagine della Londra di òggi in conflitto con quella di ieri. Rinasce e domani toccherà alla sovrana inaugurarla, con le bande e la musica e i ballerini e le telecamere e le migliaia di vip delle grandi occasioni come ii più grande museo d'arte moderna al mondo. Rina�sce con il nome di Tate Modem: gigan�tesca costola della Tate Gallery di Millbank, ora dedicata esclusivamente all'arte moderna britannica. E questo monumento della nuova Londra, scrivono i giornali inglesi, la�scerà un segno del Millennio ben più duraturo del tendone da circo il Millennium Dome sorto poco oltre, verso l'estuario, e costato sei volte di più. Qualcuno, ammirando la trasfor�mazione curata dagli architetti moder�nisti svizzeri Herzog e de Meuron, sottolinea quanto sia strabiliante l'equazione dei costi, che ha consentito di trasfomiare Bankside con 430 miliar�di senza un solo penny del contribuen�te o ingresso a pagamento (da venerdì, quando Tate Modem aprirà al pubbli�co): tutti soldi venuti dalla lotteria o dagli sponsor, come Unileverche sbor�sa quattro miliardi per l'onore di un molo inaugurale. La parte centrale del sarcofago co�struito nel 1947 e abbandonato nel 1981, la sala delle immense turbine lunga più di 150 metri e alta 35, è dominau da quattro gigantesche scul�ture commissionate all'ultraottuagenaria artista francese Louise Bourgeois: tre tórri alle 9 metri con scale a chiocciola sormofrtate da inunaasi' specchi convessi, dove il gioco è anche nei titoli [Faccio, Disfo e Ri/accio). «E' riuscita a tradurre le dimensioni della gallerie in quelle delle sue sculture», osserva compiaciuto il direttore di Tate Modem, Lars Niltve. Più la quar�ta scultura, la più controversa: un immenso ragno nero di metallo Marnati, perchè è femmina e ha uova di marmo bianco che poggia le zampe OTi-pavimento e sul graijde ponte di muratura che collega le due pareti laterali. L�sono aggrappati i sette piani della Tate, fra scatole di luce, in una fusione fra l'architettura utilitaristica del 2000 e il grandioso originale di Sir Giles Gilbert Scott (progettò anche la centrale di Hattersea, ma anche il ponte di Waterloo e le celebri cabine rosse del telefono). Ci sono in tutto 84 salo, nella Tato Modem, e mentre due piani sono dedi�cali al repertorio tradizionale («Ora possiamo esporre il 60 per cento del nostro patrimonio, anziché il 15*0 co�me in passato», osserva Sir Nicholas Serota, direttore dell'impero Tate), il resto è per mostre a termino. Più l'ultimo piano, che comprende un ele�fante ristorante: una dello fonti, con la ibreria al pianterreno, por l'autosostentamenw del museo. «Ci aspettia�mo oltre due milioni di visitatori l'an�no», dice Serota. La grande novità della Tate Modem è la decisione di non seguire un criterio cronologico nell'accostamento dello opere, bens�un criterio tematico, sulla falsariga di quattro raggruppamenti In «Nudo, azione, con»» una donna di Uodin divide lo spazio, per esempio, con Brontosaurus, video del 1995 di Sani Taylor-Wood di un uomo che salta su o giù mostrando la dinamica dei suoi genitali. In «Natura mona, oggetto, vita reale» Cézanne è a cospetto di una pila di scatole d'alluminio e plexiglas di Donald .ludd. «Paesaggio, materia, am�biente» colloca Monel accanto a un cerchio di pietre rosse di Richard Long. Lo stesso in «Storia, memoria società», dove futurismo e surrclismo si affianca�no al Prigioniero dell'Ira di Hamilton, ricoperto di escrementi per protesta contro il regime carcerario. Vicinanze non sempre comode per i vari Picasso. Bacon, Warhol, Matisse, Fontana, De Chirico, Dali, Monet; e non lutti i critici som favorevoli. Ma in questo modo i buchi storici della Tale, che negli Anni 20 e 30 non aajuistò abbastanza opere di contemporanei, sono meno evidenti Le cattedrali dell'arte si costruiscono anche cosi. La nuova sede della Tate Gallery, nella centrale termoelettrica di Bankside. A destra Slr Nicholas Serota. direttore della Tate Gallery. accanto ad un'opera dello scultore inglese TonyCragg. "Ci aspettiamo dice Serota più di 2 milioni d�visitatori l'anno». La nuova Tate non è costata neppure una sterlina al contribuente britannico: 1450 miliardi sono stati coperti dagli sponsor e dai proventi delle lotterie

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