Fiera, se son libri fioriranno di Mario Baudino

Fiera, se son libri fioriranno Al via la kermesse del Lingotto: Nobel, poeti e un giardino al posto dello stand Mondadori Fiera, se son libri fioriranno Mario Baudino TORINO OPRA le arrabbiature hanno costruito un giardi�no, che già quale-uno chia�ma scherzosamente il «giardino Mondadori», ed il direttore della Fiera del Libro, Ernesto Ferrerò, definisce «qua�si parco». Sorgerà dove veniva sistemato il grande stand del maggior editore italiano, che que�st'anno ha detto no al Lingotto perché non crede più a questa forma di promozione della lettu�ra e del libro. E accanto al giardino ci sarà un angolo dei poeti, dove tulli potranno far valutare le loro opere da un gruppo di affermali quarantenni e cinquantenni, come Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Erman�no Krumm (che ha avuto l'idea) Antonio Riccardi e altri. Dove sorgeva il Signore del Mercato, spuntano i mule fiori delle tiratu�re quasi amatoriali. Ci dev'essere un'ironia in tutto ciò, anche se non solo con l'ironia la Fiera del Libro cercherà di vincere la sua sfida. Si apre domani, al Lingotto, ore 18 (la prima parte della giornata è per gli operatori pro�fessionali), e si chiude lunedì. Sempre domani uscirà con La Stampa un numero speciale di Tiittolibri dedicalo all'evento. La Fiera punta ai lettori futuri, e cioè ai ragazzi, con tante inziative, dal gioco a Intemet; e a quelli di oggi, a chi entra in libreria abitualmente e a chi non ci va mai, offre ospiti di tutto rilievo. Il tema è il meticcialo culturale, e ati esso dedicherà la conferen�za inaugurale un grande critico come George Steiner, questa se�ra, seguita da un concerta di Giancarlo Sepe, «meticciatore» di generi musicali. In nome della mescolanza di culture arriverà un Nobel della letteratura come Derek Walcotl, poeta caraibico che insegna negli Usa (in Italia è tradotto da Adelphi). Uno scritto�re forse per pochi, ma che vale la pena di scoprire, fra i nomi molto amati dal pubblico che si avvicendano agli sland e nelle tre sale insonorizzate per confe�renze e dibattiti. Ci saranno Claudio Magris e Andrea Camilleri. e nella pattu�glia di scrittori francesi spicca la coppia Daniel Pennac -Daniel Picouly, amici personali e autori di cullo internazionali. Ma ci sono anche Rosella Loy e Vincen�zo Corniolo, Roberto Vecchioni col suo nuovo romanzo e lo storico inglese Eric Hobsbawm che, col passare degli anni, è ormai diventalo una star italia�na nel campo della storiografia di sinistra. Anzi, proprio della storiografia marxista, come si diceva un volta A proposilo di sinistra, verrà il sindaco Guazzaloca, che ha espugnalo la rossa Bologna: ma per assegnare il premio che prende nome dalla sua città. La Fiera del Libro mischia scoperte, ideologie e forse nostal�gie, mentre fa ii pieno di autori provenienti dal Terzo Mondo o dallo minoranze del primo Mon�do, comò Madison Smart Bell che è un grande scrittore nato nel Tennessee e racconta il suo Paese attraverso la metafora del�la sollevazione di Haiti, nel 1791, «quando si danzo la morte di tutti i bianchi» (il suo Im pelle del mondo è edito da Instar Libri). Uno slogan potrebbe esse�re «pelle e lingua», e va detto che quasi lutti i partecipanti si sono uniformati giudiziosamente. Il Grìnzane Cavour, fra i suoi con�vegni, ne organizza anche uno dedicato agli stranieri che scrivo�no in italiano. Ne hanno scovali otto. L'augurio e che tanta lodevole mescolanza non diventi una mi�schia, e le affermazioni virtuose non sommergano lutto in una melassa politicamente corretta. Che cioè non si parli solo di quelli che u scuola chiamavano �«contenuti», ma anche di letteratura. Ma con tanti bravi scrittori sarà inevitabile. FIERA DI TE

Luoghi citati: Adelphi, Bologna, Haiti, Intemet, Italia, Tennessee, Torino, Usa